CAPITOLO 33

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Di qualsiasi cosa sono fatte le nostre anime
la mia e la sua sono uguali

Appena arrivarono al binario 9¾ Harry Potter, Hermione Granger, Ginny e Ron Weasley furono assalita da una Molly Weasley eccitata di rivederli dopo tanto tempo <<Ragazzi finalmente, venite qui fatevi abbracciare>> disse la donna stringendo forte i quattro ragazzi <<Se non ci ha uccisi Voldemort ci ucciderai tu mamma per come ci stai stringendo>> commentò Ron e i tre si misero a ridere mentre Molly mise le braccia sui fianchi <<Che c'è una madre non può essere contenta di vedere i suoi figli>> a sentire ciò Harry ed Hermione la guardarono con gli occhi lucidi, Molly era sempre stata una madre per loro, c'era sempre stata come una madre per Harry che la sua madre era stata portata via per colpa di un pazzo assetato di potere e per Hermione che l'aveva aiutata con la magia e dopo aver cancellato la memoria ai suoi genitori le era stata accanto.
<<Grazie Molly>> disse dolcemente Hermione e la rossa la guardò sorridendo <<Andiamo, ci aspetta la città dell'amore>> e tutti quanti seguirono la matrona di casa Weasley verso l'uscita del treno.
Tutti quegli abbracci e tutti quei sorrisi non erano passati in osservati al gruppo di Serpeverde che li guardava capendo quanto Molly Weasley era una donna e una madre magnifica che nonostante i suoi numerosi figli era riuscita ad accudirne due non suoi quasi come aveva fatto Narcissa Black in Malfoy. La donna infatti non era come la madre di Pansy, di Blaise, di Theo o di Daphne e Astoria che guardavano solamente all'aristocrazia e non al bene dei loro figli o che gli dimostravano affetto, per loro era importante che seguissero l'educazione dei Purosangue e che si sposassero con famiglie di un certo ordine sociale.
Narcissa non era così...lei era buona.
Sin da piccoli lei giocava sempre con loro e li faceva divertire, quando durante la loro educazione per il bon ton sbagliavano qualcosa e quindi venivano puniti ed insultati dai loro stessi genitori Narcissa era sempre lì per medicarli e dirgli di non ascoltare quello che dicevano e che sbagliare è umano e che col tempo sarebbero migliorati e ogni volta dava loro delle caramelle per tirarli su di morale.
Quando poi Draco dovette ricevere il marchio nero lei fu la prima ad imporsi a dire che era solo un ragazzo di sedici anni e che non poteva correre questo rischio ma a Lucius non gliene importava nulla, per lui Draco era stato una delusione e che l'unica cosa che poteva fare per riprendere l'onore dei Malfoy era accettare quel marchio, ma Narcissa continuò ad imporsi e perciò ricevette dal marito, che un tempo amava, dei Cruciatus e Draco che non poteva sopportare così tanto dolore sia per sua madre che per la Granger decise di prendere quel maledetto marchio che gli aveva rovinato la vita.
<<Eccoli qua i miei ragazzi>> disse una voce a loro conosciuta e amata ed infatti quando si voltarono videro la dolce Narcissa Black che veniva verso di loro con le braccia spalancate per poi stringere i ragazzi. Per loro fu un gesto abbastanza sorpreso visto che tutti quegli affetti avvenivano solamente nelle mura del Manor ma decisero di ricambiare a quel affettuoso abbraccio stringendo la donna e mentre Draco per un primo momento aveva tenuto gli occhi chiusi per godersi l'affetto della madre dopo li riaprì e alzò lo sguardo verso l'uscita per notare che la Granger li stava osservando sorridendo e anche Draco ricambiò a quel sorriso, poi però lei andò via e Draco si staccò dall'abbraccio della madre insieme ai suoi amici <<Mi sei mancata tanto, madre>> disse il biondo e Narcissa gli accarezzò la guancia <<Anche tu...tutti voi mi siete mancati>> disse riferendosi agli altri <<Ora andiamo>> e si diressero tutti quanti a Malfoy Manor.
Erano arrivati da circa venti minuti e Draco aveva appena finito di sistemare le sue robe quando sentì qualcuno bussare alla sua porta <<È aperto!>> annunciò finendo di ripiegare l'ultimo panno e voltarsi verso l'entrata per vedere sua madre <<Madre, avete bisogno di una mano?>> domandò e Narcissa negò con la testa sorridendo al figlio <<Draco per favore dammi del tu sono tua madre>> lo rimproverò Narcissa e lui sorrise <<L'abitudine dell'educazione da Purosangue>> si giustificò sedendosi sul letto e la stessa cosa fece Narcissa sedendosi affianco al figlio <<Sai- iniziò guardandolo intensamente- ho notato che c'è qualcosa di diverso in te>> Draco la guardò stranito non capendo a cosa si riferisse la madre <<Cosa di diverso?>> domandò e Narcissa sorrise <<Ti sei innamorato, Draco?>> gli domandò e il Malfoy sentendo la domanda divenne leggermente rosso e Narcissa ghignò divertita <<C-come l'hai capito?>> chiese e la donna lo guardò attentamente <<Sono tua madre, Draco e ti conosco benissimo...chi è?>> <<Chi è chi?>> Narcissa lo guardò alzando le sopracciglia <<Non fare il finto tonto biondino sai benissimo di chi parlo...chi è la donna che ha rubato il cuore di mio figlio?>> gli ridomandò e Draco abbassò leggermente la testa <<Posso dirti prima di come mi sono innamorato di lei e poi ti dico chi è?>> le chiese e Narcissa annuì <<Sono sempre stato innamorato di lei e questo per un bel po' di tempo era un male, non potevo amarla era troppo complicato e rischioso. Decisi quindi che se non potevo amarla allora dovevo odiarla, odiarla perché era tremendamente seccante e perfettina, odiarla per gli amici che frequentava, del fatto che fosse tremendamente bello guardarla mentre studiava o leggeva un libro, odiarla per essere una saputella, che mi sapesse tenere testa...odiavo il fatto che io amassi questo di lei e odiavo il fatto che non potevo averla perché era troppo rischioso e soprattutto perché per le cose che le avevo detto e fatto non mi avrebbe mai perdonato e amato>> confessò Draco <<Ma adesso è cambiato qualcosa, giusto?>> domandò la madre e lui annuì <<Siamo sempre come il giorno e la notte ma andiamo più d'accordo e abbiamo passato molto tempo insieme e non so come sono riuscito a farla innamorare di me>> Narcissa lo osservò attentamente e poi disse <<La signorina Granger ti fa quest'effetto a quanto vedo>> Draco arrossì ancora di più non capendo come la madre fosse riuscita ad arrivare a lei <<C-come>> <<Come ti ho già detto sono tua madre e ti conosco benissimo e poi avevo i miei sospetti già da un po'>> e Draco la guardò stupito <<In...in che senso?>> chiese <<Tu hai detto che ti piace da un po' giusto?- ed il figlio annuì- l'anno in cui ricevetti il tuo marchio nero era ancora estate e una notte ti sentì che stavi delirando nel sonno e dicevi "Granger no, sto facendo questo per proteggerti...io ti amo">> e a quella confessione Draco divenne ancora più rosso e Narcissa sorrise divertita <<Se ti turba il fatto che io non accetti questa relazione ti sbagli di grosso figlio mio, io voglio che tu sia felice e se lei ti rende felice allora l'accetto e poi detto sinceramente l'ho sempre trovata una ragazza affascinante ed intelligente>> affermò Narcissa e Draco sorrise dolcemente <<Grazie, mamma>> la donna gli diede un tenero bacio sulla guancia per poi alzarsi <<Me la devi fare conoscere, intesi>> disse con un tono quasi di minaccia <<Intesi>> rispose Draco e Narcissa sorridendogli uscì dalla stanza.

Al Chiaro di Luna Where stories live. Discover now