CAPITOLO 2

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Non posso vivere con te,
ne senza di te

Draco era a Malfoy Manor quando ormai era invasa da Mangiamorte che si trovavano in ogni angolo della casa. Lucius gli aveva detto che il Signore Oscuro gli voleva parlare e già questo gli metteva abbastanza ansia, era seduto su una sedia e batteva il piede impazientemente quando poi la porta si aprì con un cigolio che lo fece quasi sobbalzare.
<<Draco>> disse Voldemort entrando nella stanza guardandolo con un sorriso che non trasmetteva per niente felicità <<Mi voleva vedere mio signore>> Draco si alzò e fece un piccolo inchino davanti a lui e quando rialzò lo sguardo Voldemort inclinò la testa <<Sì...Legilimens>>

Poteva essere Maggio del quarto anno con quella area calda ma non troppo, Draco era concentrato nell'osservare la figura più bella che avesse mai visto in quella giornata.
Hermione Granger era sotto un albero che rivolgeva il suo sguardo al Lago Nero e tra i suoi capelli passava un soffio di vento che li faceva muovere come spighe di grano quando vengono sfiorate dal vento e Draco rimase ammaliato da tutta quella bellezza e decise quindi su due piedi di farle un ritratto

<<Potrei vomitare>> nauseato da tutto ciò Voldemort uscì dai ricordi di Draco e lo guardava attentamente mentre il biondo si porto le mani alla testa inginocchiandosi per terra, Draco era sempre stato un ottimo Legimens e riusciva a tenere chiunque fuori dai suoi ricordi ma con Voldemort era diverso, lui era più potente.
<<Ebbene, Draco Malfoy innamorato di una Sanguesporco chi lo avrebbe mai detto>> disse mentre lo guardava <<Mio signore>> <<CRUCIO!>> dalla bacchetta di Voldemort uscì un fascio di luce diretto a Draco, il ragazzo iniziò a soffrire ma senza emettere alcun grido <<Lucius me lo aveva detto che eri un fallimento Draco...ma questo>> continuò Voldemort guardandolo schifato <<Mio signore...>> <<CRUCIO!>> continuò e Draco ricevette l'incantesimo ma senza emettere alcun suono di dolore dalla sua bocca <<Ma sai Draco con te mi sento buono nonostante mi abbia davvero deluso...se non vuoi che accada qualcosa a tua madre e a quella...a quella devi ricevere il marchio nero altrimenti dirai addio a tua madre e alla puttana di Potter>>

Draco si svegliò all'improvviso sudato e con il respiro pesate <<Fanculo>> borbottò alzandosi dal letto. Era ormai dalla perdita di Voldemort che Draco rivive ogni giorno quel episodio, perché quello che aveva rivissuto Draco non era un sogno ma un fatto che era successo durante l'estate che portava al suo sesto anno di scuola prima del uccisione di Silente.
Con diavolo per capello Draco andò a farsi una doccia per cercare di calmarsi, oggi avrebbe ricominciato scuola, sarebbe stato assalito dagli sguardi di tutti, avrebbe rivisto Potter e i suoi stupidi amici...avrebbe rivisto lei.
Nonostante avesse sempre cercato, per anni di dimenticarsi di lei ogni cosa lei facesse lui se ne innamorava sempre di più e odiava tutto questo perché sapeva che non l'avrebbe mai avuta, che non avrebbe mai ricambiato il suo amore e che quindi, come accadeva nel amore cortese, Draco si limitava di osservare Hermione da lontano e di amarla senza poterlo realizzarlo proprio come accadeva tra i cavalieri e la donna amata.
Quando scoprì che la Granger si stava avvicinando a Weasley Draco ribolliva di rabbia e quando seppe che pel di carota se la faceva con la Brown e la scoprì piangere l'unico suo desiderio era andare da Ron e ricoprirlo di botte, non riusciva a riconoscere la felicità e avrebbe pagato oro per essere al suo posto...per ricevere l'amore della Granger.

Dopo essersi preparato Draco scese in sala pranzo per fare colazione e non appena arrivò vide la figura di sua madre che lo aspettava per la colazione. Il biondo si avvicinò alla madre dandole un dolce bacio sulla nuca e sedendosi affianco a lei <<Buongiorno madre>> la salutò Draco <<Buongiorno tesoro>> rispose Narcissa mettendo la sua mano sopra quella di Draco <<Andrà tutto bene tesoro, non essere così teso>> disse dolcemente Narcissa mentre Draco teneva la testa abbassata <<Non sono teso>> controbatté Draco <<Lo visto da quando sei entrato in questa stanza che sei teso, ti si legge in faccia>> rispose Narcissa e Draco alzò la testa guardando la madre con uno sguardo assente <<Sarà un anno infernale>> sussurrò il biondo mentre Narcissa gli accarezzò la guancia <<Andrà bene concentrati sullo studio e a non creare casini>> detto questo Narcissa accarezzò un'altra volta la guancia del figlio e dopo essersi scambiati un ultimo sguardo iniziarono a fare colazione.

<<Ancora non ci posso credere che Malfoy e la sua banda torneranno a scuola, ma con quale coraggio poi! Sono la causa della distruzione di Hogwarts e di tutti i morti che ci sono stati come possono essere tornati! E poi voi che testimoniate a suo favore durante le sentenze, andiamo è Malfoy si meritava il bacio dei Dissenatori come tutti quelli come lui>> Ron Weasley era rosso di rabbia, ancora non gli andava a genio che Draco Malfoy e i suoi amici fossero ritornati ad Hogwarts e continuava a lamentarsi facendo avanti e indietro per la cucina mentre Ginny lo guardava seccata, Harry ormai faceva finta di non ascoltare e Hermione invece era ancora più arrabbiata di Ron, ma non per Malfoy ma con il suo fidanzato.
Draco Malfoy è sempre stato il ragazzo che più aveva detestato in vita sua ma durante il sesto anno aveva intuito che c'era qualcosa che non andava, che stava mostrando un suo lato fragile ma che nessuno ci avesse fatto caso...tranne lei e le fece capire che dietro a molte sue azioni o quello che diceva era abbastanza condizionato da quello che era la sua educazione da purosangue.
Per questo decise di testimoniare, gli voleva dare una seconda opportunità e il fatto che Ron non lo capisse e che glielo rinfacciasse ogni volta le si arricciavano, ancora di più, i capelli.
Hermione presa dalla rabbia si alzò e si avvicinò al suo fidanzato che la guardava stranita ma questo suo sguardo mutò in stupore non appena Hermione gli mollò uno schiaffo sulla guancia <<Uh che lo show abbia inizio>> Ginny Weasley sembrò essersi svegliata da uno stato di trans non appena vide il gesto della sua miglior amica e la guardava con un ghigno stampato sulla faccia <<Che si meritasse il bacio dei Dissenatori? Ma ti senti quando parli Ronald Bilius Weasley! Draco Malfoy non sarà stato uno stinco di santo ma era influenzato da suo padre e da tutte le stronzaggini che gli dicevano e adesso mi sono stancata del fatto che rinfacci sempre a me e ad Harry che abbiamo testimoniato a suo favore, era la cosa giusta da fare e l'abbiamo fatta quindi finiscila perché non ti sopporto più>> disse Hermione guardandolo duramente e dalla sua voce si poteva capire tutta la rabbia che aveva dentro di sé e nel mentre Ginny la guardava orgogliosa di lei, non è che odiasse il fratello anzi gli voleva bene come a tutti quanti ma molte volte parlava senza azionare il cervello e in più la rossa non era mai stata molto favorevole al fidanzamento tra lei e Ron perché riteneva che Hermione si meritasse qualcun altro che di certo non fosse suo fratello, mentre Harry fu grato di non trovarsi nella situazione del suo migliore amico <<Vado a sistemare le ultime cose, tra poco abbiamo il treno>> disse Hermione dopo qualche istanti di silenzio per poi andare via mentre Ron guardò scioccato i suoi amici <<Voi non dite niente?>> domandò il rosso <<Io do ragione ad Herm e aggiungo che sei un idiota...ma questo si sapeva già>> disse Ginny alzando le spalle e andando dalla sua migliore amica mentre Harry rivolse uno sguardo a Ron e si avviò verso la porta e prima di uscire si voltò verso il suo amico <<Hai esagerato>> ed uscì via.

Binario 9¾ e come ogni primo Settembre era pieno di vecchi ma anche nuovi studenti pronti ad andare nella magica scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Dopo vari saluti e raccomandazioni da parte dei genitori i ragazzi entrarono nel treno e andarono nei vari scompartimenti.
Il gruppo di Serpeverde era seduto  nel loro vagone pronti, o quasi, ad andare ad Hogwarts <<Andiamo ragazzi so che sarà difficile ritornare ad Hogwarts ma non vi voglio rammolliti, è l'ultimo anno e me lo voglio godere come ho sempre fatto >> Theodore Nott era sempre stato così non gliene fregava mai nulla di quello che potevano dire o fare la gente l'importante era che si faceva riconoscere e se faceva casino meglio ancora<<E sentiamo cosa avresti sempre fatto?>> domandò Pansy Parkinson <<Casino ovviamente>> affermò Theodore come se la risposta fosse ovvia <<Theo già la situazione è complicata di suo non ti ci mettere pure tu con le tue stupide idee>> disse Blaise che teneva sotto braccio Pansy Parkinson, i due durante l'estate si erano avvicinati parecchio e aveva scoperto che non provavano una semplice amicizia l'uno per l'altra ma era tutt'altro e per questo decisero di mettersi insieme, <<Oh Blaise andiamo! Dobbiamo essere i soliti Serpeverde di sempre...Draco dillo anche tu!>> il ragazzo cercò approvazione verso il suo amico che nel mentre stava osservando con sguardo assente il paesaggio che si vedeva dal finestrino e quando si sentì chiamato in causa si voltò verso il gruppo di amici che lo guardavano <<Quest'anno mi concentrerò solo sul Quiddich e a terminare quest'anno di merda...niente di più niente di meno>> rispose il ragazzo e alla sua risposta Theodore Nott sbuffò <<Draco andiamo non mi puoi deludere così, pensaci: le feste, gli scherzi soprattutto ai Grifoncessi, le risse e soprattutto...il sesso!>> disse Theodore cercando di convincere il suo amico <<Te l'ho già detto io non ci sto>> disse il biondo per poi ritornare a guardare fuori dal finestrino <<Che palle!>> borbottò Theodore seccato dalla risposta del suo amico.

Al Chiaro di Luna Where stories live. Discover now