CAPITOLO 3 - 3.1 Provare e riprovare

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Taiki, tra il confuso e il divertito, sorrise e chiude l'armadietto.

Nel trambusto non si era reso conto che Miu lo aveva superato e, quando la scorse, lei era già a metà della scalinata principale. Non si erano più incontrati dalla Feste delle Comete ed era evidente che il piano amicizia non stava affatto andando come avrebbe voluto.

Provando a raggiungerla, si scontrò nell'impresa con altri studenti.

"Ciao, Miu. Tutto bene?"

"Mh, mh", rispose lei, concentrata sugli orari delle lezioni.

"Ecco, io e i ragazzi volevamo scusarci. Non ci siamo più fatti sentire dal festival. Forse sei andata via perché non stavi bene, ma non ce ne siamo accorti, e nemmeno sincerati. Inoltre, non ti abbiamo avvisata della partenza di Eiji e..."

"Non preoccuparti, Kikuchi. Quella volta mi sono ricordata di avere delle cose importanti da fare. Non era mia intenzione impensierirvi. Scusami", spiegò tranquilla, continuando a camminare.

"Ma no, cioè...", balbettò lui, prima di arrendersi. "A ogni modo, con Akane e Kawanari stiamo già decidendo una data per andare al tempio. Se volessi unirti, saresti la benvenuta."

"Non saprei, ultimamente sono molto impegnata", ribatté la giovane con una smorfia di preoccupazione in volto difficile da ignorare.

Al loro ingresso in aula, Miu venne accolta da Akane che la trascinò lontano e la sommerse di domande. Taiki invece, che avrebbe voluto continuare il loro discorso, venne bloccato da alcuni compagni che volevano saperne di più sulla gara di nuoto che si sarebbe svolta a fine mese, e non poté fare altro che fermarsi con loro.

Con l'arrivo della professoressa ogni tentativo di recuperare il dialogo venne vanificato, e se il primo giorno la classe era stata graziata dal test a sorpresa, non valse lo stesso per il secondo.

◾◾◾

Dopo un'intera mattinata trascorsa tra formule e quesiti matematici, arrivò la fine delle lezioni. Taiki scrutò il foglio della prova appena riconsegnato, dapprima solo con un occhio per paura di essere accecato dalle correzioni, poi con entrambi. Anche se risicata, avrebbe portato a casa una sufficienza, ma in cuor suo era un po' deluso.

"Suvvia, non fare quella faccia, era davvero difficile", lo consolò Kawanari battendogli una mano sulla spalla. "Anche io ho commesso un errore. Se non fosse stato per quello, avrei raggiunto Miu e..."

Il resto del discorso si dissolse dopo che l'amico aveva nominato la compagnia e Taiki si voltò a osservarla colto da un'idea.

"Ehm, Miu! Non è che per caso potresti darmi qualche ripetizione di matematica? Il test non è andato molto bene e Kawanari non è affatto paziente con le spiegazioni", ridacchiò nervoso.

Lei restò immobile a fissarlo, poi riaprì la borsa ed estrasse un quaderno.

"Mi dispiace, non posso. Se vuoi puoi usare i miei appunti."

Taiki sorrise sconsolato, ma accettò di buon grado.

"Che cosa combinate voi due?", disse Akane facendo trasalire entrambi.

"Oh, ecco, stavamo solo..."

"Stavi invitando Miu alla pulizia della spiaggia, non è così?", domandò la capoclasse sfoggiando un depliant. "Sarà divertente, collaboreremo con altre scuole per rendere il nostro lungomare più bello che mai! Qui trovi tutte le informazioni", concluse porgendo l'opuscolo alla compagna.

"Va bene, ci sarò", acconsentì Miu, lasciando i compagni di stucco.

"Perfetto, ti segno come volontaria. A domani, ragazzi."

Zemlyan: RebirthWhere stories live. Discover now