𝘐𝘵 𝘪𝘴 𝘵𝘩𝘦 𝘵𝘪𝘮𝘦 𝘺𝘰𝘶 𝘩𝘢𝘷𝘦 𝘸𝘢𝘴𝘵𝘦𝘥
𝘧𝘰𝘳 𝘺𝘰𝘶𝘳 𝘳𝘰𝘴𝘦 𝘵𝘩𝘢𝘵 𝘮𝘢𝘬𝘦𝘴
𝘺𝘰𝘶𝘳 𝘳𝘰𝘴𝘦 𝘴𝘰 𝘪𝘮𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘯𝘵.⸻
A CherryVig .
Ad H.
Due pezzi del mio cuore.
❤️🩹❤️🩹01/02.
Victoria aveva il sospetto che ritrovarsi in quello stanzino sgangherato ben oltre l'orario del coprifuoco, non fosse stata un'idea brillante.
Non che fosse preoccupata per le regole che aveva coscienziosamente infranto, tutt'altro: era preoccupata per il folle compagno di avventure che l'aveva trascinata nei vicoli bui di Castlefield, spezzando poi il silenzio di quella notte con il trillo acuto- che si era divertito a prolungare- di un campanello malmesso.
Sapeva perfettamente che i suoi genitori erano stati capaci, col tempo, di abituarsi a quella presenza sempre più intima. A suo favore giocava il fatto che, malgrado il padre fosse poco entusiasta nel saperla pericolosamente in simbiosi con lui, poteva dormire sonni più che tranquilli quando Vic era in sua compagnia.
La madre, dal canto suo, era molto più propensa a ricordare le sensazioni di un amore neonato e -di conseguenza- aveva imparato a fingere di non aver atteso con gli occhi piantati sul soffitto di sentire le chiavi infilarsi nella porta d'ingresso.
La stessa porta d'ingresso davanti alla quale lui l'aveva sempre accompagnata per assicurarsi che non le accadesse nulla.
La stessa porta d'ingresso che aveva origliato ogni sera una buonanotte sempre più duratura, per nulla intenzionata a farli separare.
La stessa porta d'ingresso che avrebbe potuto spifferare una quantità indecente di baci mai dati, che parevano aleggiare ancora sotto quel delizioso porticato in stile Provenzale.
«Era necessario buttarlo giù dal letto a quest'ora?» mormoró, appollaiandosi sullo sgabello accanto a lui.
«Necessario magari no, ma esilarante sicuramente» ridacchió, incastrando la lingua tra i denti.
Una fossetta solcó la sua guancia, addolcendo quell'espressione che molto spesso Vic era tentata di prendere a schiaffi per via della sua sfacciata insolenza.
«Tu non ti sveglieresti nemmeno se ci fosse in corso un bombardamento aereo» lo prese in giro «mi sembra molto incoerente da parte tua gongolare, adesso» il suo piccolo pugno colpì la spalla definita di lui, facendolo sussultare.
Il riccio aggrottó le sopracciglia, girando con un gesto deciso la seduta di lei in modo che avesse la possibilità di incastrarla tra le sue ginocchia. Avvicinó lo sgabello che ospitava la figura minuta di Vic al suo, avvolgendole il busto con le braccia: assicuró quella presa affondando i polpastrelli nei suoi stessi bicipiti, sorridendo inconsciamente al pensiero di quanto potesse essere piccola per far sì che potesse compiere quel gesto.
«Ehi!» brontoló, posando la punta del naso sulla sua spalla scoperta «chiedimi scusa» finse un capriccio, già dannatamente divertito da quella situazione.
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𝚃𝚎𝚎𝚗𝚊𝚐𝚎 𝙳𝚒𝚛𝚝𝚋𝚊𝚐 ||𝗛.𝗦.
Fanfiction𝗦𝗶 𝗲𝗿𝗮𝗻𝗼 𝘀𝗰𝗲𝗹𝘁𝗶 senza dirselo, in silenzio. Un silenzio che li aveva uniti e poi separati. 𝗦𝗶 𝗲𝗿𝗮𝗻𝗼 𝘀𝗰𝗲𝗹𝘁𝗶 anche quando avrebbero voluto non farlo, incapaci di contrastare ció che la mano esperta del destino aveva scritto p...