{IV} Novità "Infernali"

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Ade: "Forza, entrate, non ho tutto il giorno!" ~disse con tono seccato~

Al suono di quelle parole, Charles e sua madre aprirono l'imponente portone ed entrarono un po' intimoriti. L'interno del castello, pur essendo la dimora del Re dei Morti, era decorato egregiamente, probabilmente per merito del buon gusto di Persefone. Era praticamente una cattedrale, in cui la navata centrale presentava all'inizio in alto un rosone, mentre a terra un tappeto rosso scarlatto, ove madre e figlio stavano camminando, lungo fino al trono situato in fondo. Le navate laterali invece, divise dalla centrale da una serie di alte e larghe colonne corinzie, presentavano sui muri una serie di statue e quadri inquietanti, ma anche porte e passaggi che portavano alle torri unite alla cattedrale e alle altre parti del castello. Infine il soffitto era costituito da volte a crociera, grandi lampadari a soffitto con cristalli e candele, tipici vittoriani, e rappresentazioni pittoriche di torture e scene infernali. Charles e sua madre si sentivano un po' in soggezione a causa dell'immensità della sala, la reputazione di Ade, i quadri e le statue inquietanti, e i pochi demoni affianco al dio che li fissavano, ma nonostante quel disagio, i due percorsero tutta la navata e arrivarono di fronte al Re dell'Oltretomba.

Ade: "Finalmente siete arrivati" ~disse con aria annoiata~ "Vi stavo aspettando da troppo tempo, che noia!" ~si mise a ridere~

Charles rimase in silenzio a guardarlo intimorito, mentre sua madre, ormai abituata al comportamento del dio, gli restituì lo sguardo annoiato.

Madre: "Hai finito? Siamo qui come mi avevi detto, adesso spiegaci cosa vuoi" ~disse con le braccia conserte e uno sguardo sicuro di sé~

Ade: "Oh oh, cara Lexíne, quanto sarebbe bello torturarti, però non voglio discutere con Efesto poi, sarebbe uno sforzo inutile" ~disse con un sorriso sadico e vanitoso~ "Comunque hai ragione: ora che siete qui è giusto spiegarvi perchè vi ho convocati e perché tuo figlio si trova all'Inferno e non in Paradiso o sull'Olimpo"

Charles deglutì un po' preoccupato e ansioso, mentre la madre Lexine annuì seria, cercando di nascondere la preoccupazione.

Ade: "Il motivo è... che siete stati invitati al matrimonio di mio figlio!" ~scoppiò in una grassa e rumorosa risata~

Charles e Lexine rimasero in silenzio ed esterrefatti per qualche secondo, dopodiché dissero in contemporanea "Che?!".

Ade: "Sì esatto. Dovevate vedere le vostre facce ahah, sono il re dei morti e il dio dei demoni, ma non significa che sia necessariamente cattivo" ~disse divertito~

Lexine: "Sempre il solito" ~sbuffò seccata ma un pizzico divertita~ "Verremo ovviamente, in fondo non abbiamo altro da fare"

Ade: "Già, a meno che non vuoi farti torturare, è davvero un bel passatempo" ~ridacchiò~ "Comunque, tornando seri, adesso Caronte vi guiderà nei vostri dormitori; portategli rispetto, dato che ha interrotto il suo lavoro per voi" ~concluse serio~

Prima di salutarsi, però, Charles prese la parola, siccome ancora aveva delle domande, tra l'altro molto importanti.

Charles: "Mi scusi, grande Ade... Prima di morire ho incontrato un vecchio di nome Deucal, figlio di Prometeo. Egli mi ha detto che resusciterò da qualche parte nel cosmo e che il mio destino non si è ancora compiuto. Lei ne sa qualcosa?" ~chiese, speranzoso di ricevere una risposta~

Ade: "Non ho la minima idea di cosa tu stia parlando. Adesso andate a sistemarvi negli alloggi che ho allestito per voi, forza" ~rispose indifferente~

A quel punto madre e figlio, ancora un po' infastiditi dal comportamento di Ade, lo salutarono e seguirono Caronte verso i propri dormitori in una delle torri del castello. Prima di salutarli, il dio specificò che loro erano solo ospiti, perciò non avrebbero avuto per sempre il privilegio di vivere in tale lusso, né di avere la protezione del re in persona. In ogni caso, il dubbio e la preoccupazione principale che aleggiava tra le menti di Charles e Lexine era un'altro in quel momento: Efesto sarebbe venuto al matrimonio? Ma anche: chi diavolo è la sposa? Guarda caso le due cose erano strettamente collegate e arrivò Ade a chiarirle, dopo che i due si erano sistemati nel loro alloggio.

Ade: ~dopo aver bussato, entrò nella stanza della famiglia Doom~ "Vi starete chiedendo chi è la sposa e soprattutto se Efesto ci sarà, immagino. Beh, sappiate che ci sarà sicuramente, dato che farà da accompagnatore alla sposa, sua figlia" ~disse impassibile~

Allora, sorpresi, i due mortali intonarono insieme un altro "Che?!" e rimasero confusi, in attesa di ulteriori spiegazioni.

Ade: ~cercò di trattenere la risata, siccome era troppo divertito dal dare loro tutti quei colpi di scena, vedere le loro reazioni e prenderli in giro~ "Già, si chiama Talein ed è una bellissima ninfa come sua madre, ma anche testarda e focosa come suo padre"

Superato il momento di sorpresa, i due mortali si convinsero e accettarono la novità, dopodiché si rivolsero ad Ade, dubbiosi.

Charles: "E, se posso chiedere, questo matrimonio è frutto di vero amore o..."

Lexine: "...di un motivo burocratico?" ~concluse la frase del figlio, comprendendo il suo dubbio~

Ade, udite quelle parole, si ammutolì e rimase in silenzio per qualche secondo, con un aria malinconica, dopodiché riprese la parola con serietà.

Ade: "Vedete... Noi Dei, come ben sapete, facciamo molti figli, con chiunque, e non ce ne vergogniamo. Tuttavia, mio figlio Axiòker, lo sposo, è il primo maschio che riesco ad avere da Persefone, la donna che ho amato e amo più di tutte (perché sì, anche io posso amare)" ~disse pensieroso e un po' imbarazzato~ "Il punto è che, osservando gli uomini della superficie, ho notato che i matrimoni combinati sono molto utili, anche perché... beh, ho bisogno di un buon fabbro. Sono sicuro che Axy sarà felice, non devo mica giustificarmi con voi!" ~concluse, voltandogli le spalle~

Madre e figlio in quel momento si chiesero, in contemporanea nella mente, "Axy?!". Ma, finito il discorso, Lexine si limitò a sbuffare e scuotere la testa, mentre Charles non sapeva che dire: personalmente lui odiava i matrimoni combinati, gli sembravano altamente ingiusti. In ogni caso, i due Doom non avevano il diritto di intromettersi, dovevano solo partecipare al matrimonio.

Cioè, in realtà dovevano anche aiutare a prepararlo...

Agent Doom: OriginsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora