La vita dopo la morte ★

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CAPITOLO 3

Quel dolore lancinante con cui convive ormai da un anno la sta distruggendo, non può farcela, non resiste, è troppo per lei.
Ma se non fosse davvero solo colpa sua? Forse lo è.
Lui sì è difeso. Lei ha provato a sistemare tutto, ma lui l'ha lasciata sola a morire. Morire. Già... la morte. Quante volte è capitato che la credevano morta, ma non lo era? In realtà poche, tuttavia la verità è che nella sua testa sono tornati a galla alcuni ricordi e lei non vuole continuare a nascondersi ora che ricorda.
Il momento è arrivato, deve cambiare vita, deve cambiare tutto.
 
  
  
Lo stava facendo a pezzi con gli artigli, il sangue di suo padre la ricopriva, ma il veleno ormai era in circolo.
Alzò piano la testa vedendo suo fratello andarsene, la stava abbandonando, la stava abbandonando di nuovo. I suoi occhi si riempirono di lacrime come al funerale della madre e con tutta la rabbia che aveva in corpo lo uccide finalmente, ormai erano rimaste le ossa e la sua carne era solo una carcassa distrutta.
Quel pianto, quel suo pianto disperato e pieno di urla riecheggiava nella stanza finché il veleno nel corpo della donna non l'ha stremata e dolorante fisicamente e psicologicamente svenne tra i resti deprimenti di quel padre che non era un padre.
  
   
   
Sa che sarà difficile, ma tramite una vecchia amica riesce a crearsi una nuova identità: lenti a contatto blu scuro per cambiare il colore degli occhi, tinta castano chiaro con le punte sfumate al viola per i capelli, tutti i documenti nuovi, stessa età, origini e nome diverso, lei non esiste più, ore c'è solo Kara Anderson.
Con i soldi che le sono rimasti, sicuramente non pochi, si compra un attico in un palazzo di New York, nulla di troppo costoso, ma la vista è fantastica. Cerca anche lavoro per poter andare avanti da sola, non sceglie nulla di esaltante, qualcosa di semplice e che non le dia troppi problemi: l'agente immobiliare.
Ha anche comprato un auto: bianca, a 5 posti, bagagliaio spazioso e display touch con collegamento al telefono.
    
  
  
Aprì gli occhi e con sua sorpresa era nella foresta e non in quella maledetta stanza, però, oltre ad essere sporca di sangue era sporca di terra. Il proiettile è stato rimosso, lo capì quando notò di essere guarita totalmente. Non aveva un posto dove andare e nessuno da cui tornare, si guardò intorno pensando a cosa fare.
Camminava, camminava da ore, senza fermarsi e con uno sguardo vuoto che farebbe rabbrividire anche il peggiore degli assassini. Vagava senza meta fino a un ruscello, non ci pensò due volte e bevve quell'acqua ghiacciata per poi immergersi tremando: nonostante il freddo riuscì a lavare i vestiti, o almeno il grosso. Dopo quel bagno freddo riprende il suo cammino verso una meta non decisa. Dopo giorni il corpo non reggeva più, aveva camminato talmente tanto che era in un'altra città, troppo stremata svenne sul marciapiede, non guariva nemmeno, non poteva più nemmeno affidarsi ai suoi poteri.
  
  
  
Il primo mese passa tranquillo e lei è felice, sì a volte ha dei crolli a causa di tutti quei ricordi che tornano prepotenti nella sua mente, ma è finalmente felice.
Il lavoro è partito con lentezza, però nei migliori dei modi, anche la vita non è male e nessuno sa chi è veramente, non le serve altro.
Stava andando in un piccolo quartiere per aiutare dei ragazzi a comprare una casa dove convivere, erano in quattro, al telefono non se ne era accorta, ma quando parcheggia e li vede davanti alla prima casa, sbianca, non ci crede. Non riusciva a scendere, il panico la pervade, cosa può fare? Nulla, quella era la risposta: nulla. Scende dalla macchina con un sorriso amichevole avvicinandosi poi a loro.

<Buongiorno ragazzi>
Porge la mano al ragazzo più alto che subito si era fatto avanti.

<Piacere, Kara Anderson. Sono felice che abbiate scelto me, ho iniziato un mese fa non credevo di attirare anche dei giovani come voi> sorride e poi fa segno loro di entrare.

Lui ricambia la stretta energeticamente sorridendo.
<Grazie a lei, Kara> risponde insolitamente gentile.

<Accomodatevi. Questa rispecchia il più possibile le vostre richieste, in caso c'è ne sono altre due da vedere>

I quattro amici entrano guardandosi intorno commentando da subito qualunque cosa.

"Se vendo subito questa casa non li dovrò più rivedere, spero che la scelgano"
Pensa Kara non vedendo l'ora di farli sparire dalla sua vita.

Argent Family - Una famiglia bugiarda [Teen Wolf]Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ