Capitolo 1 - Il riflesso del passato

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Dalle grandi finestre dello spazioso ufficio entrava una luce quasi accecante, ma avvolgente. Emanava un tepore rassicurante e confortante; scaldava con delicatezza, come una carezza di una persona amata che si assicura che tu stia bene, dandoti tutto il suo affetto.

Quella era la luce delle deliziose mattine di Liyue. Zhongli la conosceva molto bene, ma non sembrava essersene mai stancato: nonostante i tanti anni passati, continuava imperterrito ad assaporarla con piacere, come una lucertola posata su un masso; seduto al suo posto, composto, con gli occhi socchiusi e la testa leggermente piegata da una parte, veniva inondato da quel calore amabile.

Hu Tao invece era completamente stesa sulla sua scrivania, con la testa sopra le scartoffie e un'espressione più che annoiata. Il sole la colpiva direttamente, illuminandola come un frammento di cor lapis: la cosa la infastidiva alquanto, talché ogni tanto sospirava rumorosamente. I lunghi capelli, anch'essi sistemati distrattamente sopra la scrivania, sembravano quasi due serpi morte. Ogni capello brillava di una luce propria, quasi ramata.

- Sei ancora vivo?- mugugnò la ragazza con voce pastosa, poiché Zhongli era immobile come una statua da troppo tempo, sembrando quasi pietrificato.

L'uomo annuì continuando a tenere gli occhi chiusi e ritornando a meditare nella sua tranquillità.

- Sembri imbalsamato- 

- Sono necessari questi commenti?- chiese avvilito, aprendo soltanto un occhio per studiare dove fosse finita: Hu Tao era solita fare scherzetti poco simpatici, come spaventare le persone da dietro.

- Un vecchio imbalsamato- disse Hu Tao con un espressione concentrata, intenta forse ad immaginarsi realmente quello che aveva detto.

- Senti chi parla...Quella che pochi secondi fa stava dormendo sul posto di lavoro- disse l'uomo lanciandole un sorrisetto divertito.

- Ma non è vero- disse scioccata, prendendo improvvisamente vita come una Ruin Guard: Zhongli si pentì di averla stuzzicata e quindi risvegliata dalla sua temporanea "ibernazione". Hu Tao si divertiva tremendamente a fare considerazioni riguardo al fatto che si comportasse come se fosse un vecchio (il che non era del tutto sbagliata come affermazione).

Roteò gli occhi in alto, seccato di essersi appena condannato, ma scoprì poco tempo dopo che non si era rinvivita per quello: 

- Nonnino, al posto di dormicchiare come una lucertola al sole, guarda laggiù- disse la ragazza indicando un punto verso il porto.

Si alzò dalla sedia che grattò contro il pavimento, producendo un suono agghiacciante e strinse gli occhi per guardare al di fuori della finestra.

- Che c'è, hai bisogno degli occhiali?- chiese avvicinandosi a lui con un sorrisetto sadico.

- Non sono cieco Hu Tao, si vede benissimo che stanno attraccando delle navi- disse irritato.

- Sono arrivati allora...di già- disse intristendosi.

- Non devi preoccuparti: alcuni Fatui si sono già sistemati a Liyue qualche settimana fa e non hanno infastidito nessuno...più o meno...Certo pagherei oro per sapere quello che hanno in mente: stanno occupando tutte le nazion...-

La ragazza scoppiò a ridere come una forsennata, turbando Zhongli con il suo scatto improvviso.

- Proprio tu? Tu che ti scordi sempre di portare in portafoglio?! Ma chi vuoi prendere in giro!- disse Hu Tao, neanche provando a contenersi un minimo.

- Questa mattina ti vedo particolarmente di buon umore, a cosa devo tutte queste osservazioni sul mio conto?- chiese l'uomo ironicamente, continuando a fissare il porto colorato e pieno di vita: l'eccentrica direttrice del  Wangsheng Funeral Parlor, dalla lingua serpentina, sembrava più agitata del solito.

ZhonglixChilde (+ oneshot)Where stories live. Discover now