chapter IV

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Entriamo in casa l'uno arrabbiato con l'altro. "Souya devi cercare di smettere!" Si vede che è visibilmente turbato. "Sai che sto cercando di smettere." Dico mentendo spudoratamente. "Non stai facendo miglioramenti, anzi. Perché non ti ci impegni?! È importante che tu smetta." È proprio questo il problema, non voglio smettere. "Nahoya rilassati, non succede niente di che." Non avrei dovuto dirlo perché si è incazzato ancora di più. "Rilassati un cazzo! Ti stai ammazzando e io non posso fare niente..." Mi rispose urlando. Non so che dire, e si è creato uno strano silenzio, poi riinizia a parlare. Con uno strano luccichio negli occhi. "Bene, visto che non hai una buona motivazione per smettere, a detta tua, inizierò anch'io e fumerò esattamente ciò che fumi te." Eh?! No no no no, è l'ultima cosa che voglio. "Non essere stupido. Perché ti vuoi rovinare?" Gli dissi istintivamente. "Ti faccio spesso la stessa domanda ma non rispondi mai." Detto questo se ne va in camera a leggere qualcosa.
Cazzo, l'ho combinata grossa. Si ammazzerà per colpa mia. Devo farlo ragionare, corro da lui. "Non iniziare ti prego." Mi guarda sorridendo e noto che gli sporge una vena sulla testa, ok è veramente incazzato. Sono morto. "Smetti e smetto anch'io. Punto." Si ferma qualche secondo poi riprende "Sai cosa? Ne fumo subito una." Prende il pacchetto ed esce di corsa. No no no no no no no. Lo rincorro, ma non riesco a raggiungerlo. L'ho perso di vista... Cosa ho fatto. L'ho rovinato. Mio fratello si ammazzerà. A pensarci mi vengono gli occhi lucidi, ma non posso permettermi di piangere.
Inizio a cercarlo in giro, lo trovo al parco su una panchina isolata. Gli corro incontro e lo abbraccio. "Sei impazzito a scappare così?!" Gli dico, sedendomi accanto a lui. Noto che ha una sigaretta in mano e mi zittisco.
Sento la testa esplodere, non riesco a pensare e non so che fare. Non riesco nemmeno a sentire cosa mi sta dicendo. Non posso essere stato così ingenuo, è ovvio che tenga a me, abbiamo un legame di sangue molto forte. Sapevo fin dall'inizio che avrebbe fatto di tutto per me. Dopo un po' riesco a tornare nuovamente in me. "Souya, ehy!" Scuoto la testa e mi giro verso di lui. "Scusa..." Riesco soltanto a dire, poi prendo una sigaretta e mi metto a fumare. Finalmente torno rilassato. Nahoya inizia a tossire. "Come cazzo fai a fumare certa roba-" Ma nonostante gli faccia schifo continua.
Passano i mesi e nessuno dei due smette di fumare, io per la poca voglia di volontà e lui per colpa mia. Sta iniziando a peggiorare... Tossisce continuamente, mi preoccupa. Mi preoccupa veramente tanto. Qualche volta cerco di convincerlo ad andare da un medico ma non mi ascolta mai.
Ultimamente sogno sempre la stessa cosa. Io con le mani sporche di sangue e il suo corpo senza vita vicino a me. Lo sto uccidendo. È tutta colpa mia. Dovrei scomparire per far passare tutti i suoi problemi. Perché sono ancora qui? Non dovrei esserci. Lo faccio soffrire e basta. Non riesco più a ricordare un momento felice con lui, vedo solo il modo in cui lo sto distruggendo lentamente.
"Voglio andarmene." Sgrana gli occhi e si gira verso di me. "In che senso?" Mi chiede ingenuamente. "Vorrei cambiare vita." Mi si avvicina. "E perché?" Vorrei potergli dire che lo farei solo per stare distante da lui e non ferirlo ma so che non capirebbe. "Boh così, per vedere che succede." Ridacchia, probabilmente pensa sia un pensiero campato sul nulla, non si immagina nemmeno quanto ci pensi notte e giorno. "Forza andiamo a dormire, domani abbiamo scuola." Gli annuisco e ci addormentiamo nello stesso letto.

Smoke [SouyaKawata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora