•𝐔𝐧𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐭𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐥𝐲||ᵏᵘʳᵒᵏᵒ'ˢ ᵇᵃˢᵏᵉᵗᵇᵃˡˡ ˣ ʳᵉᵃᵈᵉʳ•

•Kᴜʀᴏᴋᴏ Tᴇᴛsᴜʏᴀ||ᴀʟᴡᴀʏs, ғᴏʀᴇᴠᴇʀ•

Stavo sistemando la mia borsa, nello spogliatoio.
Kagami era accanto a me, ma se ne stava andando.
Tuttavia, mi sorprese con una domanda secca e diretta:
Ka:«Come sta andando con mia sorella?»
K:«Bene. Con lei va sempre tutto bene»
Ka:«Ti conviene. Non farla soffrire, Kuroko»
K:«Non lo farei mai»
E se ne va, lasciandomi solo con i miei pensieri.

Sto con (Y/n) da quasi due mesi, e devo dire che mi ha dato moltissimo. Le sarò infinitamente grato per tutto quello che ha fatto per me. Sono cresciuto, ho capito molte cose su me stesso e sulla vita in generale, e ho compreso cosa significa la parola "felicità". Significa stare con lei. Sono quasi certo di amarla, ma sono troppo giovane per sapere cosa significa davvero amare. O almeno, un adulto direbbe questo. Ma se amore non significa sentirsi a proprio agio sempre e comunque con una persona e volere il suo bene sopra a qualsiasi altra cosa, non so davvero cosa sia. Vorrei stare al suo fianco per sempre. Sempre e per sempre. E' come se (Y/n) sia la mia certezza, come un porto sicuro nel mezzo di una tempesta. Mi isolo dal resto del mondo, e c'è solo lei che conta davvero. Tra noi è successo tutto molto in fretta, ma non per questo è stato poco intenso, anzi. Dal primo giorno in cui l'ho vista ho capito che lei era quella giusta. Sembrerà banale, un po' come un inizio di un comune film romantico, ma è andata effettivamente così. Lei mi aveva notato. E, solitamente, la gente si accorge di me soltanto quando parlo, e se parlo. Ma non (Y/n). Lei si è seduta accanto a me e mi ha salutato con un sorriso dolcissimo. Eravamo nel bar dove io e Kagami ci fermiamo solitamente dopo gli allenamenti, e lui l'aveva portata con sè per presentarmela. Loro sono fratelli e lei è un anno più piccola. Ma tralasciando questi dettagli, volevo solamente dire che per me lei è stata speciale fin dall'inizio.

Y:"Ti va di venire a cenare con me?"

Il soggetto dei miei pensieri entra nello spogliatoio, dove sono rimasto solo io, e mi saluta con un caldo abbraccio. La stringo a me e sorrido. Non è un sorriso casuale. E' uno di quei sorrisi che mi vengono spontanei quando sono con lei, un sorriso genuino, puro.

Le prendo la mano mentre camminiamo tra le vie che ci porteranno al bar vicino alla scuola. La timidezza delle prime settimane è ormai scomparsa, quindi lei non toglie la mano come faceva all'inizio. Anche io ora ho lasciato da parte l'imbarazzo, diventando più sicuro di quello che faccio, ma ancora i nostri amici, cioè la squadra di basket della Seirin High, ci accusano di star procedendo con troppa calma. Ma semplicemente non vogliamo forzare nulla, tutto verrà da sè. E poi ci piace la nostra tranquillità, ci piace stare senza pressioni. E visto che entrambi amiamo la starcene per conto nostro, nel piccolo mondo che ci siamo costruiti, va bene così. Mi soffermo a guardarla per qualche istante, pensando a quanto sia bella in questo momento. Ha un leggero rossore sulle guance, forse dovuto al calore di questa serata estiva, che a me non piace molto, o forse dovuto alla vicinanza tra le nostre mani. I capelli si muovono leggermente a causa della brezza, gli occhi le brillano. Sembra uscita da una fiaba. Non mi accorgo subito di aver stretto la presa sulla sua mano, però, appena me ne rendo conto, non mi pento assolutamente di averlo fatto. Continuo a pensare al fatto che dal primo secondo in cui l'ho vista, ho capito che come lei non ci sarebbe mai stata nessun'altra. La sua timidezza, causata dalle numerose insicurezze che secondo me non avrebbero dovuto esistere, la sua dolcezza, il suo senso dell'umorismo, erano state le cose che mi avevano fatto innamorare di lei, fin da subito. E' parecchio diversa, caratteriaPalmente, da suo fratello. Non è sicura di sè e spavalda, non è nemmeno così testarda, ma la determinazione non le manca. Sa di voler raggiungere i suoi obiettivi a tutti i costi, e su queste cose è sempre stata certa.

Arriviamo e ordiniamo la nostra solita cena. Oggi (Y/n) sembra più loquace del solito. Spesso, quando veniamo qui a mangiare, ce ne stiamo in silenzio. No, non è per nulla imbarazzante, semplicemente ci godiamo la quiete dopo una giornata intensa. Invece, stasera, mi sta trascinando in molti argomenti di conversazione, sembra felice. Mi piace vederla così, per questo non le chiedo nemmeno il motivo di tutta quella strana vivacità. La lascio parlare, ascoltando i suoi discorsi con interesse. Passiamo l'intera cena a parlare di scuola e di basket. Già, le racconto un po' della partita del weekend scorso, contro lo Shutoku e di conseguenza contro Midorima. E' stata una partita combattuta, ma ci siamo portati a casa una bella vittoria. Lei mi dice di essere fiera di me, e mi si scalda il cuore. E' sempre bello sentirsi dire una cosa del genere. Mi alzo e pago anche per lei. (Y/n) mi dice che non avrei dovuto, e arrossisce. Arrosisico anche io, in verità.

Decido di accompagnarla a casa, non si sa mai cosa potrebbe succedere, e ci teniamo la mano per tutto il tragitto. La sua compagnia mi piace davvero moltissimo, sto bene con lei, mi sento davvero a mio agio. Ed è strano, visto che solitamente stare solo con le ragazze mi imbarazza. Forse i ragazzi della squadra hanno ragione, forse è ora di fare un passo in più

time skip: 10 anni dopo

Evidentemente avevo ragione, fare quel passo in più è stato giusto, giustissimo. Ora, io e (Y/n), ci stiamo per sposare e viviamo insieme da due anni. La nostra cosa di fare le cose con calma si è rivelata molto utile, e siamo felicissimi, ora. Fermerei il tempo altre mille volte, anche se so che non è necessario. Io e lei siamo e saremo sempre e per sempre così legati, così uniti e così innamorati. Nessuno potrà mai separarci, ne sono certo.
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Angolo Autrice

in ritardissimo, lo so, ma l'inizio della scuola mi ha un po' scombussolato e sto cercando di organizzarmi. Anche le idee scarseggiano, ma posso farcela ;)
Comunque, questa one-shot era per Kia0402 scusa ancora per il ritardo, spero ti piaccia almeno <3