Pochi minuti e sentimmo la porta chiudersi, un attimo dopo Xenophilius tornò nella stanza, le gambe magre infilate in stivali di gomma, con un vassoio di tazze scompagnate e una teiera fumante

Lovegood: posso offrirvi un infuso di Radigorda? -cinguettò posando il vassoio in precario equilibrio su uno dei tavolini stracolmi di oggetti -lo prepariamo noi -e cominciò a versare la bevanda, viola acceso come succo di barbabietola -Luna è giù oltre il Ponte Basso, è emozionatissima all'idea che voi siate qui. Non dovrebbe tardare, ha preso quasi abbastanza Plimpi per preparare la zuppa per tutti. Sedetevi e prendete dello zucchero

Lovegood: ora -spostò da una poltrona una pericolante pila di carte e si sedette, accavallando le gambe avvolte negli stivali -come posso aiutarla, signor Potter?

H: beh -cominciò scambiando un rapido sguardo con noi e Hermione annuì incoraggiante -è a proposito di quel simbolo che portava attorno al collo al matrimonio di Bill e Fleur, signor Lovegood, ci chiedevamo che cosa significa

Lovegood: si riferisce al simbolo dei Doni della Morte? -chiese inarcando le sopracciglia mentre io mi accovacciavo divertita sul pavimento, ruggendo in assenso

Harry si voltò a guardare Ron e Hermione, entrambi poi guardarono me che annuivo. Loro, a giudicare dalle espressioni, non avevano capito

H: i Doni della Morte?

Lovegood: precisamente -confermò -mai sentiti? Non mi sorprende. Pochi, pochissimi maghi ci credono. Ne è prova quella testa di rapa al matrimonio di suo fratello -e fece un cenno a Ron -che mi ha aggredito perché secondo lui esibivo il simbolo di un noto mago oscuro! Quanta ignoranza. Non c'è nulla di oscuro nei Doni, almeno non in senso letterale. Si usa il simbolo semplicemente per rivelarsi agli altri credenti, nella speranza di aiutarsi nella Ricerca

Mescolò parecchie zollette di zucchero nel suo infuso di Radigorda e ne bevve un po' sotto lo sguardo dei tre

H: mi spiace -mormorò -continuo a non capire

Lovegood: beh, vede, i credenti ricercano i Doni della Morte -spiegò schioccando le labbra deliziato dalla bevanda

He: ma che cosa sono i Doni della Morte? -chiese e Xenophilius posò la tazza vuota

Lovegood: suppongo che conosciate tutti La Storia dei Tre Fratelli -io ruggii in assenso mentre Harry rispose di no, ma Ron e Hermione dissero di sì -bene bene, signor Potter, tutto comincia con La Storia dei Tre Fratelli... devo averne una copia da qualche parte.. -fece vagare lo sguardo nella stanza, tra le pile di libri e pergamene, ma Hermione intervenne

He: ho io una copia, signor Lovegood, eccola -e tirò fuori Le Fiabe di Beda il Bardo dalla borsetta di perline

Lovegood: l'originale? -domandò brusco e Hermione annuì -beh, allora perché non la legge ad alta voce? È il modo migliore per assicurarsi che capiamo tutti

He: ehm.. d'accordo -rispose nervosa, aprendo il libro fino alla pagina dove si trovava il simbolo -c'erano una volta tre fratelli che viaggiavano lungo una strada tortuosa e solitaria al calar del sole..

Ron: mezzanotte, diceva sempre la mamma -osservò, lui si era messo comodo con le braccia dietro la testa per ascoltare, ed Hermione gli rivolse uno sguardo irritato -scusa, è solo che se dici mezzanotte fa più paura

H: già, perché abbiamo proprio bisogno di un po' più di terrore nella nostra vita -commentò senza riuscire a trattenersi -vai avanti, Hermione

He: dopo qualche tempo, i fratelli giunsero a un fiume troppo profondo per guardarlo e troppo pericoloso per attraversarlo a nuoto. Tuttavia erano versati nelle arti magiche e così bastò agitare le bacchette per far comparire un ponte sopra le acque infide. Ne avevano percorso metà quando si trovarono il passo sbagliato da una figura incappucciata. E la Morte parlò..

H: scusa -la interruppe -hai detto "la Morte parlò"?

He: è una fiaba, Harry!

H: si, scusa. Vai avanti

He: e la Morte parlò a loro. Era arrabbiata perché tre nuove vittime l'avevano appena imbrogliata: di solito i viaggiatori annegavano nel fiume. Ma la Morte era astuta. Finse di congratularsi con i fratelli per la loro magia e disse che ciascuno di loro meritava un premio per essere stato tanto abile da sfuggirle.

He: così il fratello maggiore, che era un uomo bellicoso, chiese una bacchetta più potente di qualunque altra del mondo: una bacchetta che facesse vincere al suo possessore ogni duello, una bacchetta degna di un mago che aveva battuto la Morte! Così la morte si avvicinò a un albero di sambuco sulla riva del fiume, prese un ramo e ne fece una bacchetta, che diede al fratello maggiore.

He: il secondo fratello, che era un uomo arrogante, decise che voleva umiliare ancora di più la Morte e chiese il potere di chiamare altri dalla morte. Così la Morte raccolse un sasso dalla riva del fiume e lo diede al secondo fratello, dicendogli che quel sasso aveva il potere di riportare in vita i morti.

He: infine la Morte chiese al terzo fratello, il minore, che cosa desiderava. Il fratello più giovane era il più umile e anche il più saggio dei tre, e non si fidava della Morte. Perciò chiese qualcosa che gli permettesse di andarsene senza essere seguito da lei. E la Morte, con estrema riluttanza, gli consegnò il proprio Mantello dell'Invisibilità.

H: la Morte possiede un Mantello dell'Invisibilità? -intervenne di nuovo

Ron: così può sorprendere la gente -spiegò -a volte si stufa di correrle dietro, agitando le braccia e strillando... scusa, Hermione

He: poi la Morte si scansò e consentì ai tuoi fratelli di continuare il loro cammino, e così essi fecero, discutendo con meraviglia dell'avventura che avevano vissuto e ammirando i doni che la Morte aveva loro elargito. A tempo debito i fratelli si separarono e ognuno andò per la sua strada.

He: il primo fratello viaggiò per un'altra settimana o più, e quando ebbe raggiunto un lontano villaggio andò a cercare un altro mago con cui aveva da tempo una disputa. Armato della bacchetta di sambuco, non poté mancare di vincere il duello che seguì. Lascio il nemico a terra, morto, ed entrò in una locanda, dove si vantò a gran voce della potente bacchetta che aveva sottratto alla Morte in persona e di come essa l'aveva reso invincibile.
Quella stessa notte, un altro mago si avvicinò furtivo al giaciglio dove dormiva il primo fratello, ubriaco fradicio. Il ladro ruba la bacchetta e per buona misura taglio la gola al fratello più anziano. E fu così che la Morte chiamò a sé il primo fratello.

He: nel frattempo, il secondo fratello era tornato a casa propria, dove viveva da solo. Estrasse la pietra che aveva il potere di chiamare in vita i defunti e la girò tre volte nella mano. Con sua gioia e stupore, la figura della fanciulla che aveva sperato di sposare prima della di lei prematura morte gli apparve subito davanti.
Ma era triste e fredda, separata da lui come da un velo. Anche se era tornata nel mondo dei mortali, non ne faceva veramente parte e soffriva. Alla fine, il secondo fratello, reso folle dal suo disperato desiderio, si tolse la vita per potersi davvero riunire a lei. E fu così che la Morte chiamò a sé il secondo fratello.

He: ma sebbene la Morte avesse cercato il terzo fratello per molti anni, non riuscì mai a trovarlo. Fu solo quando ebbe raggiunto una veneranda età che il fratello più giovane si tolse infine il Mantello dell'Invisibilità e lo regalò a suo figlio. Dopodiché saluto la Morte come una vecchia amica e andò lieto con lei, da pari a pari, congedandosi da questa vita -la ragazza chiuse il libro, passò qualche istante prima che Xenophilius si rendesse conto che aveva smesso di leggere

Lovegood: beh, ecco qua -commentò distogliendo lo sguardo dalla finestra

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