The most beautiful intelligent and kind

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"Sheela svegliati! dobbiamo partire." disse mia madre.
"Lasciami dormire..." la implorai
"Tra 30 minuti dobbiamo salire sul treno"
Annoiata mi alzai e mi preparai.
Misi un vestito verde, intonato ai miei occhi. Raccolsi miei lunghi capelli castani in due trecce legate con un nastro dello stesso colore del vestito e andai a fare colazione.
Dopo una tazza di latte mi precipitai con mia madre sul treno e tra chiacchiere e sonno arrivammo ad Avonlea. Camminammo fino a casa, fortunatamente non troppo distante, e esplorai il cottage. Amavo la mia camera, era molto accogliente e spaziosa ma decisi di personalizzarla con qualche fiore qua e là.
Il risultato mi piacque molto, ma mia madre mi interruppe chiamandomi, scesi giù in cucina dove la vidi rovistare nelle dispense.
"Sheela, i Cuthbert ci hanno invitate a pranzare. Hanno una figlia, adottiva se non sbaglio e verrà a scuola con te, che ne dici? andiamo?"
mi chiese mia madre.
"Certo perché no. Poi meglio farsi amici prima di andare a scuola così non sarò sola il primo giorno." risposi.
"Va bene, farei dei biscotti come ringraziamento però non ho gli ingredienti. Vuoi andare a comprarli così magari ti fai già un giro di Avonlea?"
"Ok vado, mi servono il cestino e i soldi."
"Ecco tieni, se puoi dopo passa dai Cuthbert e avvisali del fatto che stiamo preparando noi il dolce, abitano nella casa accanto alla nostra."
Mi incamminai verso il mercato di Avonlea e assolta nei miei pensieri mi scontrai con un qualcuno. Era un ragazzo molto carino. "Mi scusi signorina... non l'avevo mai vista, è di queste parti?"
"Beh in realtà mi sono trasferita un'ora fa" il ragazzo fece un ghigno divertito e mi chiese: "Domani inizia la scuola?" "Sì, e ti prego, dammi del tu, mi fai sentire diversamente giovane" dissi ridendo. Lui sorrise, successivamente lo vidi sgranare gli occhi "Che maleducato, non mi sono presentato, sono Gilbert Blythe" disse e mi baciò la mano "Io Sheela Morgan" oltre ad essere bello era anche un gentiluomo, pensai subito fosse fidanzato. "Beh allora a domani" "A domani" dissi con un sorriso. Dopo questo incontro fui ancora più felice di andare a scuola! Presi l'occorrente e passai dai Cuthbert, mi sono subito sembrati simpatici, li avvisai dei biscotti e tornai a casa.
"Bene Sheela prendi quello che devi prendere d andiamo dai Cuthbert"
Presi i biscotti e ci avviammo verso Green Gables.
"Buongiorno! Io sono Anna Shirley Cuthbert, sono onorata di fare la vostra sublime conoscenza. Sheela non vedo l'ora di fare amicizia con te, ci divertiremo tantissimo!" mi è sembrata un po' strana, ma era divertente. "Anche io sono onorata di fare la tua sublime conoscenza!" dissi ridendo e imitando il suo linguaggio. "Buongiorno signori Cuthbert!" dissi. "Buongiorno a te Sarah, chiamaci Matthew e Marilla." disse Marilla sorridendo. Passammo un bel pranzo, Anna voleva portarmi da una sua amica quindi ci avviammo verso casa sua. "Hai già conosciuto qualcun altro oltre me, Marilla e Matthew?" mi chiese Anna "Sì, ho conosciuto un ragazzo che mi pare si chiami Gilbert Blythe" vidi Anna sgranare gli occhi guardandomi come se fossi un fantasma. " TU HAI CONOSCIUTO GILBERT BLYTHE? IL RAGAZZO PIÙ BELLO, INTELLIGENTE E GENTILE DI AVONLEA?" "Beh se la metti sotto questo punto di vista..." " Se sei diventata amica di Gilbert verrai accettata e lodata da tutti" "Tu sei amica di Gilbert?" le chiesi, il suo sorriso e la sua euforia sembrarono spegnersi. "Più o meno, ecco siamo arrivate a casa di Diana!" Anna bussò alla porta e aprì una ragazza con dei meravigliosi capelli corvini, occhi scuri e un vestito d'incanto. Sembra esser appena uscita da un libro di favole. "Ciao Anna! Oh, io sono Diana Barry, tu sei..." "Sheela Morgan, è un piacere conoscerti!" parlammo un po' e scoprì che Diana era davvero simpatica, avevamo un sacco di cose in comune. Soprattutto la passione per i libri e per il pianoforte. "Penso sia arrivata l'ora di andare a casa, domani è il primo giorno di scuola e voglio essere ben riposata! È stato un piacere conoscerti Diana, a domani" dissi prima di tornare a casa con Anna. Cenai e poi andai a dormire, elettrizzata per la giornata a venire.

That smile|| Gilbert BlytheWhere stories live. Discover now