Malinteso.

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Emma era poggiata appena al suo banco e stava ascoltando rapita Rea, Sissi e Luca che cantavano al centro quando il suo sguardo si posò sulla nuca del ballerino davanti alla sua sinistra, lo guardò appena sospirando e precipitando nei ricordi della settimana precedente. 

Ricordò il bacio, i loro sguardi e le risate complici e poi Mattia che apriva la porta e tutta la stanza verde che si gelava all'improvviso, come se le loro sensazioni di qualche secondo prima non fossero mai esistite. Il biondo si era poi scusato separatamente con entrambi per l'interruzione sentendosi in colpa per aver rovinato il loro momento ma aveva ottenuto da tutti e due la stessa risposta.

"Non era nulla"

Emma pensava e ripensava a quella frase cercando di distogliere lo sguardo dai capelli scuri di Christian che invece sentiva gli occhi della cantante bruciargli addosso. 

Anche lui aveva passato la maggior parte del tempo a pensare a quel bacio, si rese conto fin da subito di aver fatto un errore e quando era andato a scusarsi con Emma non le aveva nemmeno dato il tempo di parlare.

"Emma, finalmente ti becco un'attimo da sola" aveva iniziato lui quando ormai la festa era finita. Emma aveva alzato gli occhi e lo aveva guardato per poi provare a parlare ma Chri l'aveva fermata immediatamente. "No senti è stata una cazzata, mi sono fatto prendere dal momento, non volevo trattarti male per poi prendere e baciarti così, è stato tutto un grosso malinteso okay?"

Malinteso.

Quella era un'altra parola che Emma non riusciva a togliersi dalla testa. Come aveva fatto ad intendere male un bacio?

Venne scossa dalle risate dei compagni e poi si concentrò sul led che fece apparire il suo nome e quello di Christian con sotto scritto "presenta Mattia" che si alzò. "Solo questo posso fare" disse poi rassegnato indicandosi il piede ancora un po'dolorante.

Emma ricordava benissimo quando Christian le aveva chiesto di accompagnarla al pianoforte cantando per lui. Lei lo aveva guardato sbalordita. "Vuoi che io ti accompagni?" aveva chiesto un'ottava sopra al suo tono normale di voce. Non si erano parlati molto dal loro "malinteso" e ora le stava chiedendo di accompagnarla al pianoforte. "Certo che voglio" aveva iniziato subito lui "Emma, sei la migliore e sei anche la persona di cui mi fido di più qui dentro, so di poterti affidare la mia esibizione, se tu lo vuoi fare" aveva poi concluso guardandola fisso negli occhi e lei, come sempre si era sciolta sotto il suo sguardo annuendo.

La mora si svegliò da quei ricordi ascoltando la voce di Mattia che iniziò a parlare. "Allora, loro sono due miei grandi amici a cui voglio particolarmente bene. Chri è uno dei ballerini più bravi che io abbia mai conosciuto mentre Emma ha una voce magica che mi fa emozionare ogni volta. Con Portami a Ballare, Chri e Emma" concluse alzando un po' la voce mentre gli altri applaudivano rumorosamente.

Emma si sedette al piano mentre Christian si posizionava al centro della scena, si guardarono e poi la cantante accarezzò piano i tasti e inspirando iniziò.

"Portami a ballare, portami a ballare, uno di quei balli antichi che nessuno sa fare più"

Il moro si mosse riportando in scena quella coreografia che durante la sfida aveva fatto venire la pelle d'oca alla mora che ora cantava guardandolo incantata e cercando di mantenere la concentrazione sul pezzo e su come far risaltare al meglio il ballerino che appena poteva incontrava i suoi occhi.

"Portami a ballare" e lui s'inchinò guardandola ancora, poi si rialzò correndo al pianoforte e lei gli fece spazio. 

Christian suonò insieme a lei delle note mentre la mora continuò.

Embers - Christian StefanelliWhere stories live. Discover now