2)"semplice" giornata

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Mi ero appena svegliata tra le braccia di Bruno
Lui non era ancora sveglio, visto che non era ancora ora di alzarsi decisi di stare ancora un po' nel letto.
Stare nell sue braccia mi fa sentire protetta, anche se a malapena lo conosco, e non so neanche perché sono qui quando dovrei essere da qualche parte nel villaggio a fare elemosina.

La stanza era piena di quadri che sembravano le visioni che faceva di notte prima di venire a dormire.
Illuminavano la stanza di un verde acceso fantastico
Volevo posizionarmi un po' meglio tra le braccia di Bruno perché ero scomoda, ma ovviamente nel farlo diedi un calcio a Bruno

:"Che bel risveglio da parte tua" disse un po' offeso.

:"scusa volevo solo posizionarmi un po' meglio perché ero scomoda"

Lui intanto non si era ancora accorto della posizione che abbiamo assunto nella notte, mi guarda, guarda i nostri corpi e le sue gote incominciano a diventare rosse

Subito si staccò e mi chiese scusa in settantacinque lingue diverse:"no non fa niente tranquillo, anzi non stavo così male in quella posizione" dissi per cercare di rassicurarlo, ma lui si scusò ancora, mi lasciò da sola nella stanza
:"ti aspetto giù per la colazione"

Dovevo fare tutte quelle scale da sola? Ma anche no:"Noo, aspettamii!", Non ascoltò mezza parola che gli avevo detto, allora mi fiondai dal letto, presi su i vestiti da mettermi per la giornata e mi infilai le scarpe per poi correre da Bruno.

Questa volta é stato lui a parlare per primo mentre scendevamo le scale: perché non ti sei cambiata?" disse notando che ero ancora in camicia da notte

:"perché senó saresti partito senza di me e...   a me non piace essere lasciata in dietro"

L'ultima parte della frase la dico un po' più a bassa voce, pentendomi subito di averla detta, gli occhi di bruno incominciano a sembrare tristi
:"Io non volevo lasciarti indietro, é solo che- scusa"

"Tranquillo".

Da qui in poi incominciammo a parlare di vari temi di cui
Ora mi rendo conto che é anche simpatico, mentre penso a ciò, faccio per scendere un altro scalino ma tocco il terreno prima di accorgermene perdendo l'equilibrio
:"Hey guarda dove metti i piedi" dice prendendomi per la vita senza farmi cadere:"Siamo arrivati alla fine della scala se non l'avessi notato" dice :"Grazie" bisbiglio confortata :"Prego".
In men che non si dica siamo in giardino ad aspettare la colazione:
"Vorrei ringraziare tutti voi per aver messo in gioco i vostri miracoli a servizio del villaggio anche questo mese"dice Alma con voce forte "In questa casa é arrivata una nuova fanciulla" dice guardandomi, mi sento un po' a disagio per tutti gli occhi addosso:"Lei si chiama y/n, e starà nella nostra casita" e poi aggiunge "se lo desidera ovviamente" mi guarda e io accenno un gesto per farle capire che a me piace stare qui:"Mangiate pure".
Ora che me ne rendo conto Bruno sembra un po' teso, forse perché dovrò stare nella sua stanza d'ora in avanti, mi avvicino al suo orecchio e bisbiglio:"Scusa se sei obbligato a stare con me in stanza, so di non essere la persona migliore con cui approcciare" lui quasi si spaventa quando incomincio a bisbigliare
Si gira e di rimando risponde a bassa voce:"Sinceramente avrebbero potuto trovare di peggio, quindi a me va benissimo stare con te" Sorrido e lui mi ricambia, allora capisco perché é a disagio, si sente giudicato pure dalla sua famiglia.

Passiamo la giornata a stra parlare dei doni della sua famiglia e delle teorie su di essi mentre camminavamo nel bosco, fino ad arrivare davanti a una grande cascata.
Era altissima, con una spiaggetta, sembrava una piccola osai, mi tolsi i pantaloni rimanendo in maglietta incurante di bruno che mi urlava addosso per quell'atto un po' imbarazzante e poi mi sono buttata nell'acqua.

:"AHHHH É GELIDA" ho urlato mentre mi muovevo nell'acqua cercando di riscaldarmi.

:"E ci credo" dice tirando fuori degli asciugamani dallo zaino che aveva portato.

Bruno Madrigal x Reader (Il Nostro Amore Lui L'ha Già Visto)Onde as histórias ganham vida. Descobre agora