discreto18

65 6 2
                                    

Una volta arrivato a casa, Omar si era chiuso nella sua stanza, suo padre lo avrebbe sicuramente chiamato per chiedergli di dargli una mano nel negozio. Preferiva evitare il confronto con i suoi genitori, molto spesso si sentiva in colpa per il semplice fatto di non essere il figlio che loro speravano fosse. Non sapevano che fosse gay, in famiglia solo Nadia, la sorella, ne era a conoscenza, ma poteva metterci le mani sul fuoco, se solo lo avessero scoperto, sarebbero morti di crepacuore o qualcosa di simile.
I suoi genitori avrebbero voluto che si trovasse una ragazza, o meglio, gliel'avrebbero tranquillamente trovata loro, se solo glielo avesse chiesto. Ci avevano pensato più e più volte, glielo avevano fatto presente altrettante, ma Nadia ogni volta aveva trovato qualche escamotage per tirarlo fuori dai guai. Si erano trasferiti solo da qualche anno in Spagna ed essendo musulmani praticanti e molto devoti, non avrebbero potuto tollerare una cosa simile per la dottrina che professavano.
Omar poteva evitare di dirglielo, alla fine li vedeva poco e per quanto fosse difficile nasconderlo, si sentiva più tranquillo così. Prima o poi avrebbe dovuto farlo, però, lo sapeva. Doveva prendere il coraggio per urlare a gran voce che gli piacevano i ragazzi davanti a tutti, magari a tavola, così il padre avrebbe potuto sfogarsi con piatti e bicchieri pieni e non su di lui. Sperava, comunque, che prima o poi avrebbero potuto accettarlo. Sapeva che presto avrebbe lasciato quella casa, aveva messo dei soldi da parte ed era consapevole che, nonostante questo, doveva continuare a lavorare anche dopo la fine della scuola.

Si mise comodo sul suo letto e tirò fuori il telefono dalla tasca della felpa. Lo sblocca e nel menù principale compare l'icona dell'app di Grindr. Era un po' titubante, non aveva il coraggio di aprirla, per scoprire che quel profilo che aveva scovato la sera prima, era in realtà di Ander Muñoz. In fin dei conti posso sempre sbagliarmi, pensò non troppo convinto delle sue parole. Di solito non sbagliava mai in queste cose, era da sempre stato molto perspicace.

Fece un respiro profondo per prepararsi all'impossibile e aprì l'app, andò sulle sue ultime chat e trovò il profilo incriminato: discreto18 Cliccò sull'icona del profilo e sì, non aveva dubbi, quelli erano i pettorali del capitano della squadra di basket. L'unica cosa a non essere tagliata, erano gli occhi, ma si vedevano il naso, la bocca, l'inconfondibile mandibola e quel neo che aveva appena sotto l'occhio destro. Certo, il suo nome era discreto18, ma nell'impostare quella foto come immagine profilo, di discreto non c'era assolutamente nulla. Chiunque avrebbe potuto identificarlo. Omar cominciò a camminare avanti e indietro per la stanza, la chat aperta e un'espressione preoccupata in volto. Non sapeva che fare, come comportarsi, cosa avrebbe dovuto dire? No, nulla, non avrebbe detto nulla. Si decise sedendosi di nuovo sul letto. Non poteva dire nulla, era in una posizione troppo delicata e anche confidarlo alla sorella sarebbe stato rischioso. Doveva tenere quel segreto per sé, doveva farlo per lui, sapeva come ci si sente a nascondersi.

POV Omar

Non potevo credere che il ragazzo più popolare della scuola fosse gay. In chat sembrava completamente diverso, un'altra persona, molto meno introverso e più sereno. Probabilmente però è facile nascondere le proprie debolezze tramite lo schermo di un telefono e con qualcuno che, probabilmente, non vedrai mai. Io nemmeno avevo la mia foto su Grindr, quindi non poteva essere a conoscenza della mia identità. Sarebbe stato davvero strano a quel punto, incontrarlo. Ci eravamo detti di vederci, tra qualche settimana, con l'avanzare delle vacanze estive, quando lui avrebbe avuto più tempo. Effettivamente, era spesso impegnato con gli allenamenti. Forse nemmeno i suoi amici sapevano comunque, anche perché io l'ho sempre visto flirtare con ragazze di ogni tipo a scuola. mi chiedo se volesse semplicemente fare un'esperienza, o se stesse nascondendo a tutti la sua sessualità. Mi decisi a posare il telefono per rendermi utile, crogiolarmi nei miei dubbi non serviva a niente. Proprio quando stavo per uscire dalla mia camera, per raggiungere mio padre, sentii un trillo.

Nuovo messaggio da: discreto18

ehy

Mi aveva scritto. Mi sentivo accaldato, un po' mi tremavano le mani, adesso che sapevo chi fosse, forse, non sarebbe stato più naturale parlare. Vale la pena provare, però. Mi trovavo bene con lui, mi sembrava di conoscerlo da una vita.

da Odellz10:

Ciao

da discreto18:

ti va di parlare?

Presi a mordermi un'unghia, se mi andava di parlare? Sinceramente no, o almeno, non volevo parlare con discreto18, ma con Ander, per chiedergli cosa ci fosse che non andava, per potergli stare vicino... da amico, si intende.

da Odellz10:

certo, sono qui

Abbandonai l'idea di aiutare mio padre e mi sedetti alla scrivania, i pensieri e le domande si rincorrevano senza fermarsi, ma dovevo concentrarmi su altro adesso. Lui voleva parlare. Omar, concentrati e non fantasticare, lui vuole parlare con Odellz10, non con Omar Shaana.

da discreto18:

Ultimamente mi sento molto solo

Ander Muñoz si sentiva solo? Era sempre circondato dai suoi amici e dalle ragazze più carine della scuola, aveva una famiglia normale, che sembrava volersi prendere cura di lui. Però... effettivamente, questo non vuol dire che non potesse patire la solitudine.

da Odellz10:

che succede? Vuoi parlarne?

Mi limitai a chiedergli, sperando di essergli d'aiuto.

da discreto18:

è solo che... è come se dovessi ponderare bene tutto. Lasciarmi andare diventa sempre più difficile, troppi pensieri mi affollano la testa e non so come fare per fermarli. Niente di quello che voglio riesce a prendere forma, come posso lottare per poter fare quello che voglio, se non riesco nemmeno a dire chi sono al mio migliore amico?

Mi bloccai con il telefono tra le mani.

Fine POV Omar

Non aveva mai guardato Ander in quel modo, quell'espressione da duro non lasciava trapelare nessun tipo di preoccupazione o emozione. Le poche volte in cui si erano incrociati, lui non gli aveva mai dedicato particolare interesse, più che altro i suoi sguardi sembravano solo casuali e vuoti.
Però, quel pomeriggio, quando lo aveva incontrato nell'auditorium, non lo aveva semplicemente guardato, lo aveva notato per davvero, e forse, per la prima volta. Omar si era sentito completamente spogliato, quegli occhi castani lo avevano colto alla sprovvista, non si aspettava di incontrarlo lì, né che potesse fissarlo tanto intensamente da fargli girare la testa.

da Odellz10:

mi dispiace, lasciarsi andare sembra impossibile, a volte, ma forse è l'unico modo per uscirne. E se provassi a parlarne almeno ai tuoi amici? Cerca di farlo, o impazzirai.

Voleva davvero aiutarlo, ma era quasi nella sua stessa posizione, quindi non poteva spingersi troppo oltre, non voleva fare la figura dell'ipocrita. Forse però... se gli avesse detto la verità, sarebbe stato più facile capirsi.

da discreto18:

ti va di vederci?

Omander || StarboysWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu