Tutta colpa di Edipo

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Il 12 Dicembre del 2021, mi trovavo al compleanno di mia sorella, in un agriturismo.
Oltre a noi del compleanno che eravamo una ventina, c'erano altre persone che festeggiavano.
Proprio difronte alla sala dove stavamo festeggiando noi, c'era anche una festa di laurea di una ragazza.
C'erano molti ragazzi della mia età, ma a me non interessavano, ero attratta da uomo che aveva su per giù sessant'anni. Era seduto proprio davanti a me in fondo alla sala, io da lontano lo fissavo e lui dopo un po' se né accorse, e per un attimo mi ha guardata. Io per l'imbarazzo ho guardato altrove, poi dopo qualche minuto si alzato insieme agli altri invitati che erano con lui.

Appena si è alzato ho pensato nella mia testa: "Che figo pazzesco" era un bellissimo uomo, alto e brizzolato e con barbetta bianca, aveva un vestito blu in giacca e cravatta.
Allora l'unica cosa che potevo fare era andare in bagno, perché potevo attraversare la sala dove c'era lui, passandoli davanti.
E così ho fatto, lui stava parlando con un invitato, appena passai io, distolse lo sguardo dal suo interlocutore e cominciò a guardarmi.
Mi sono sentita come un brivido lungo tutta la schiena, al solo pensiero che lui mi stava guardando.
Nel bagno mi sistemai per far sì che mi avrebbe guardata di nuovo all'uscita, ma lui dentro non c'era più.
Allora capii che era andato fuori, così sono uscita fuori anche io.
Anche se faceva un freddo di neve, infatti lui era fuori a parlare con gli altri invitati. C'erano i miei nipoti che stavano giocando con gli altri bambini, sopra ad una altalena a cesto, allora io per farmi notare da lui dissi: " Posso salire anche io?"

Poi dopo un po' stufa di sentire conversazioni adolescenziali, di amiche di mio nipote, mi allontano correndo, giocando con mia nipote di dieci anni, salendo gli scalini.
Ed ecco che lui si gira per fissarmi di nuovo, sentii una fitta allo sterno, pensando che se fossimo stati da soli forse potevamo scambiare due chiacchiere, ma era un'azione che feci di proposito per farmi notare di nuovo da lui.

Poi lui se ne andò dentro, e lo fissai mentre non riusciva ad aprire la porta, era così piccolo e carino, ma poi entrò.
Da fuori potevo vedere dalla finestra, che stava mangiando un bignè, volevo essere quel bignè, per sentire le sue labbra sprofondare su di me.

Appena andai anche io dentro, notai che aveva cambiato posto, era seduto di spalle a me.

Durante la serata, andai al tavolo dei bambini, perché così potevo vederlo meglio e magari fammi notare ancora una volta da lui. Gli facevo le foto di nascosto, anche se non uscivano molto bene, ma lui era sempre in piedi parlando con i suoi parenti.

Poi in tarda serata andammo via, mentre lui era ancora lì.
Mentre andavo lo cercai per guardalo un'ultima volta, e nella mia mente dissi: "Addio amore mio".

Sono scema lo so, ma non posso farci niente, gli uomini maturi mi attraggono.
Forse sarà tutta colpa di Edipo, per una mancanza di figura paterna.
Sarà per qualche ruga in più, il fascino indiscusso che regala l'età.
La seduzione da capelli brizzolati, il fascino da uomo maturo. Quel senso di protezione e al tempo stesso di libertà che regalano le braccia vissute e l'esperienza di vita.
L'uomo di sessant'anni è sempre in ordine e ci tiene al suo aspetto, con quel suo profumo di dopobarba, che mi fa impazzire.

E poi l'uomo maturo è più raffinato, ha vissuto il mondo un po' di più, è di solito più colto e più istruito e può parlare con te di una pluralità di temi da cui imparare. I miei coetanei, invece, sono interessati solo al calcio, alla televisione e ai videogiochi.
Mentre io voglio da un uomo protezione e affetto, voglio che mi faccia sentire come una regina.
Avendo occhi solo per me.

Non riesco a togliermelo dalla testa. UccidimiWhere stories live. Discover now