Capitolo 2

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Ecco qua il secondo capitolo, spero che vi piaccia!

Quell'orribile, maledetto, dannato indumento del demonio
Capitolo 2

Era molto più difficile del previsto. Stiles aveva passato l'intera giornata successiva a cercare di strappare quel maledetto cappellino dalle grinfie di suo padre, che per qualche strano motivo si divertiva come un pazzo ad indossare quello stupido cappellino ridendo ogni volta che lo vedeva. Erano stati vani anche i tentativi di Stiles di sfilarglielo mentre suo padre dormiva sulla poltrona davanti alla televisione. Non si capacitava di come suo padre potesse indossare un cappellino così imbarazzante oltre che di palese dubbio gusto. Eppure, quell'inutile pezzo di stoffa rimaneva saldamente ancorato alla testa di suo padre, quasi cercasse di deridere la sua stupidità. Stiles aveva anche provato ad entrare in camera di suo padre quella stessa notte, alla vana ricerca del cappellino. Suo padre dormiva nel letto, ma del cappellino nemmeno l'ombra e quando aprì l'armadio per vedere se suo padre l'avesse riposto l'oggetto incriminato, lo sceriffo si era svegliato chiedendogli cosa stesse facendo e Stiles, sempre stupidamente, rispose che cercava la sua maglietta preferita. Lo sguardo che suo padre gli riservò, dopo aver visto che la sveglia segnava le 3:48 del mattino, fu fin troppo eloquente e così Stiles batté in ritirata.

Stiles non aveva avuto successo, nessuno dei suoi piani aveva funzionato, ed ora si ritrovava con suo padre ad accendere la griglia con quello stupidissimo cappellino addosso. Sembrava quasi indossarlo solo per metterlo a disagio. Stiles guardò l'orologio, Derek sarebbe arrivato tra poco, non aveva voluto che Stiles venisse a prenderlo in aeroporto, quindi Stiles era rimasto a casa ad osservare suo padre indossare quel cappellino. Forse poteva ancora riuscire a prenderlo e a buttarlo nel fuoco della griglia, pensò. Si coprì il volto con le mani e fece un rantolo disperato, era egregiamente fottuto, e non nel modo in cui piaceva a lui.

"Stiles, tira fuori l'insalata di patate, e mettila sul tavolo per favore." chiese lo sceriffo e Stiles si alzò dalla poltroncina che stava sul patio della casa per andare in cucina.

Appena appoggiò la ciotola sul tavolo, il campanello suonò e Stiles fissò di scatto il cappellino di suo padre e poi l'interno della casa. Lo sceriffo lo guardò sollevando entrambe le sopracciglia. "Quindi? Non vai ad aprire?". Stiles sorrise incerto e corse dentro casa e fino all'ingresso, spalancando la porta di scatto. Davanti a lui Derek, più bello che mai, con addosso un maglione dello stesso colore dei suoi occhi, che si riusciva ad intravedere dal cappotto nero lasciato aperto. In mano aveva una bottiglia di vino che probabilmente aveva un prezzo spropositato. Gli sorrise e Stiles per un attimo si dimentico del suo problema e gli sorrise di rimando.

"Ciao." sussurrò Derek, allungando una mano ed accarezzandogli lo zigomo.

"Ciao." rispose Stiles, poggiando appena il volto contro la mano calda di Derek.

"Mi sei mancato.". Derek si piegò a baciargli la fronte e Stiles respirò a pieni polmoni il profumo inebriante di Derek, sapeva già che gli avrebbe rubato il maglione che stava indossando.

"Stiles! Non mi presenti il tuo ragazzo?!" urlò suo padre dall'interno della casa, e Stiles ritornò immediatamente alla realtà. Sollevò lo sguardo e fissò Derek con gli occhi sgranati.

"Perdonami!" sibilò a Derek con espressione contrita, mentre si spostò per farlo entrare in casa, Derek che lo guardava confuso.

Quell'orribile, dannato, maledetto indumento del demonioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora