Chiara 4/7

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Capitolo tre

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Capitolo tre

Juventus - Inter, una delle partite più attese di tutta la Serie A.

Ero in tribuna con Alessandra, la mia migliore amica, pronta ad iniziare l'ennesimo turno come squadra medica della squadra del mio cuore, quella bianconera.

La tensione aumentava sempre di più, avrei rincontrato Nicolò, che non vedevo dalla nostra notte passata insieme. In più, come se non bastasse in tribuna c'era pure Federica, sua moglie, che non aveva la minima idea di cosa fosse successo non molti giorni fa.

Perché dovevo sempre essere così sfortunata in amore? D'altronde non avevo una relazione seria e sana da... No, forse non avevo mai avuto una relazione normale. Il mio ultimo ex, Luca, è uno stronzo di prima categoria, non ha fatto altro che tradirmi e mancarmi di rispetto, quando invece io non gli sono stata infedele nemmeno un singolo istante.

La mia attenzione venne catturata dall'arbitro che fischiò l'inizio partita, così mi concentrai sul pallone provando a non pensare a Barella, ma fallii miseramente.

Per tutti i 90 minuti più recupero di gioco non feci altro che fissarlo, non gli staccai gli occhi di dosso nemmeno per sbaglio e mi maledii costantemente per essermi concessa a lui dopo così poco, comportandomi da vera ragazza facile. Ma, d'altronde, ero incantata da lui, ogni sua mossa, ogni suo gesto era così seducente e mi lasciava senza respiro; mi aveva fatto completamente spegnere il cervello ed era impossibile resistergli.

- È stato incredibile la scorsa notte... Con lui... - Mormorai ad Alessandra ripensando a quella notte.

Lui mi sfiorava il collo con le sue labbra perfette, poi mi baciava, mi stringeva a sé, mi adagiava nel letto. Lui sopra di me, o meglio, lui NUDO sopra di me che non la smetteva di baciarmi ovunque. Scossi la testa per togliere quell'immagine paradisiaca dalla mia testa una volta per tutte.

- È la ventesima volta che lo dici - La mia migliore amica roteò gli occhi. - Non cambieranno le cose fissandolo e ripetendo quanto sia stato fantastico fare sesso con lui. Dovreste parlarne ed affrontare realmente la cosa, sai? -

Aveva incredibilmente ragione, come sempre d'altronde.

- Per sentirmi dire che sono solo una ragazzina di una notte? È sposato, Ale -

- Shhh! Non urlare - Mi zittì. - Anche i muri hanno le orecchie qui -

- Hai ragione -

- Per me doveste parlarne lo stesso -

Il nostro discorso venne interrotto dall'azione di McKennie, centrocampista della Juventus, che si avvicinò pericolosamente alla porta dell'Inter.

QUALCOSA DI GRANDE | NICOLÒ BARELLAWhere stories live. Discover now