capitolo 5

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POV'S DYLAN

Com'è potuto succedere?! , lei era lì che ballava in quel modo provocatorio con un altro ragazzo e l'attimo dopo ero sopra di lui   sferrando pugni contro il ragazzo. Non doveva succedere. Non so perché io abbia reagito così ma è stato più forte di me. Sentivo a stento che Noemy mi chiamasse suppongo anche piangendo, ma nella mia testa  si ripeteva sempre lo stesso loop infernale. Successe tutto all'improvviso. Lei si avvicinò cercando di separarci ma il ragazzo senza farci caso la spinse e cadde a terra sbattendo forte la testa perdendo i sensi. Cazzo ,non vidi più nulla oltre che a lei lì inerme senza sensi per colpa mia. Rimasi qualche secondo a metabolizzare ma subito dopo mi precipitai da Noemy urlando di chiamare un'ambulanza. Il cuore mi batteva a mille e non dava cenno di rallentare. Come cazzo è potuto succedere?  perché cazzo ho reagito così?. In lontananza mentre la testa di noemy era adagiata sulle mie gambe mentre le accarezzavo la guancia, sentì il suono delle sirene dell'ambulanza. Sospirai. D "andrà tutto bene Nemy, te lo prometto. Capito?"  le sussirai all'orecchio ma lei non poteva sentirmi, "starò con te non ti lascerò però non farlo nemmeno tu capito? ti prego ho bisogno di te....." le sussirai ancora in preda al panico che non si risvegliasse più ,mentre  i medici si facevano spazio tra la folla per raggiungerla. La portarono via e non mi curai di niente e nessuno incammimamdomi a passo più che svelto alla mia macchina. Dovevo rimanere con lei. Dovevo vedere se sarebbe stata bene. Ma nel mentre che mi avviavo alla mia audi R8 nera opaca qualcuno mi strattonò il braccio, E "che cazzo è successo alla mia migliore amica Dylan?!" mi urlò incazzata Ella, D "l'hanno spinta ed è caduta a terra battendo forte la testa perdendo i sensi, devo raggiungerla. ORA." le avevo risposto dirignando i denti per il modo in cui mi aveva aggredito. E "è possibile che tu sia ritornato da poco e già le abbia fatto del male?! cazzo porta subito anche me lì ,è la mia migliore amica, la mia famiglia" sapevo che dovevo accettare questa proposta anche perché mi stava già trattenendo e io dovevo andare da lei. Dovevo raggiungerla. Con un cenno del capo ho indicato la macchina e siamo saliti. Nel mentre che stavo partendo sfrecciando e superando i limiti di velocità fregadomi di tutto ,la testa non potè fare a meno di ripensare  alle parole di Ella. Con il mio comportamento le avevo fatto davvero male . Non oso immaginare tutto il dolore che le ho provocato abbandonandola e prendendola in giro. Ma devo starle lontano. Mi sono già allontanato una volta per non metterla in pericolo e lo farò di nuovo. Solo che dovrò proteggerla da me. Scossi il capo. Non era il momento per ragionare su questo, sapevo solo che dopo essermi assicurato che stava bene mi sarei allontanato da lei. Arrivammo all'ospedale e scendemmo in un baleno, recandoci a passo svelto quasi correndo al suo interno. E "mi scusi sa dirmi la stanza di Noemy Anderson? è stata portata qui pochi minuti fa" mi precedette Ella richiamando l'attenzione di un dottore che non prese nemmeno la briga di darle attenzione. Basta adesso tocca a me. Ero incazzato di gia, e tutto questo non ci voleva. Lo presi dal colletto con un scattato rapido sorprendendolo e lo attaccai al muro. D "senta la mia amica è stata gentile ma per sua sfortuna io non lo sono, invece di stare al quel cazzo di telefono, mi dica dove cazzo si trova la stanza di Noemy Anderson." gli urlai contro incazzato. Dottore "si...., si trova nella stanza 27 al primo piano..." riuscì a pronunciare il dottore ritornando dalla sua trance. Io ed Ella ci recammo subito nella sua stanza, ma gli infermieri ci urlarono che dovevamo aspettare in sala d'attesa aspettando il dottore che si occupava di Noemy.
Cazzo. Non potevo più aspettare. Dovevo vedere come stesse. Tutto questo era successo per colpa mia, e dei miei comportamenti assurdi . Presi così a andare avanti e indietro per la sala.
Quando finalmente un dottore si fece strada verso di noi. "voi siete qui per Noemy Anderson?" disse il dottore appena fu abbastanza vicino a noi.
D "si, ci dica come sta perfavore, cosa ha?" gli domandai speranzoso , Dottore "purtroppo per voi e per lei ha battuto forte due volte  la testa a terra procurandogli un trauma cranico, non si è ancora svegliata. Vi consiglio al suo risveglio di andarci piano con lei" finì di parlare il dottore. Dopo averlo ringraziato se ne andò.
E " vado io e poi ti lascio il via libera" mi propose Ella, ma non avevo più forze per ribattere così accettai. Dopo pochi minuti ricevetti una chiamata da un numero non salvato e risposi. "guarda là chi si rivede. Call. come te la passi?" mi disse una voce familiare. Dirigniai i denti. Non poteva riapparire proprio ora. D "che vuoi Tyler? io non sono più a tuo servizio, smettila di cercarmi e fatti una vita cazzo" gli risposi a tono. T "Call non ti scaldare tanto. Mi devi qualche favore ricordi? e io ora ho bisogno che tu le compia",
D " ma ti sei bevuto il cervello? io non ti devo proprio un emerito cazzo. Sparisci data mia vita , e ritorna alla merda della tua di vita."
T " abbassa i toni con me... sai di cosa sono capace, non sfidarmi.",
D "e tu sai di cosa sono capace io quindi non scassarmi il cazzo Riven" finì di parlare e gli riattaccai in faccia. Io non dovevo proprio un cazzo a Tyler Riven, la persona che mi ha rovinato la vita. Dì lì a poco Ella uscì e venne verso di me, E " va' dentro vuole vederti" mi rivolse la parola Ella, io annuì rispondendogli. Mi incamminai a testa bassa perché se lei si trovava lì era per colpa mia, non me lo sarei mai perdonato. Lei doveva restare fuori dai guai e io dovevo starle lontano. Arrivai davanti alla sua porta ,così, bussai. Quando ricevetti l'invito per entrare ,non mi feci scrupoli e spalancai la porta richiudendola subito dopo essere entrato.
E lei era esattamente lì ,davanti a me che mi osservava.

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