conteggio parole: 1644 plot: Eren Jaeger non é per niente un bravo attore, Kai Everett ha doti deduttive degne di un profiler e guardacaso é da poco passato il suo compleanno universo: modern¡au personaggi: Kai Everett, Eren Jaeger, Jeri Foster, Reiner Braun, altri coppie: Kai/Reiner avvertenze: nessuna
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«Io entro» «No! Non puoi!» Eren le si parò davanti, gambe divaricate, braccia aperte, gli occhi verdi sgranati, Kai mise le mani sui fianchi ed inclinò leggermente la testa di lato.
«Certo che posso, é casa mia!» esclamò la ragazza dai capelli color platino cercando di aggirare la figura dell'amico che le impediva di raggiungere il portone del suo palazzo.
«Non puoi» «Eren dai, smettila. Mi sto gelando il culo qui fuori» Kai andava a destra, Eren faceva lo stesso, Kai andava a sinistra, lui la imitava e si ritornarono a saltellare l'uno di fronte all'altra davanti all'ingresso, se fosse passato qualcuno di lì in quel momento li avrebbe presi sicuramente per pazzi.
«Jaeger!» «Cinque minuti!» Kai sbuffò ed andò a sedersi sul gradino davanti al portone, sibilando per il contatto tra il suo fondoschiena ed il marmo ghiacciato.
A Berlino all'inizio di dicembre il clima é insopportabile, e lei in realtà non era nemmeno una tipa freddolosa.
Eren, soddisfatto, prese posto accanto a lei poggiando a terra, in mezzo alle gambe, la grande busta di Chanel nella quale si trovava il regalo che il ragazzo aveva fatto all'amica, o meglio, il vestito di satin color azzurro polvere che Kai aveva scelto e per cui Jaeger aveva sborsato una cifra blu.
«Possibile che due pezzi di stoffa cuciti insieme costino così tanto?» aveva infatti borbottato lui mentre porgeva la carta di credito alla commessa, la quale con le sue lunghe unghie laccate di rosso aveva battuto la cifra sul registratore di cassa.
E quello era valso come regalo del compleanno per Kai, passato da appena qualche giorno.
Eren non amava andare a fare shopping, il suo armadio era mezzo vuoto e a lui stava bene così, la sola idea di entrare nei grandi magazzini gli faceva girare la testa, gli atelier gli davano la nausea, stare ore e ore chiusi nei camerini a cambiarsi e ricambiarsi sembrava più una tortura di un qualche girone infernale che altro.
Kai, infatti, conosceva fin troppo bene il ragazzo dagli occhi smeraldini e quando le era arrivato il suo messaggio in cui diceva che doveva necessariamente andare a fare shopping le era sembrato piuttosto strano.
Nonostante Jaeger avesse tentato di nasconderlo per lei rimaneva un libro aperto ed aveva capito subito che i stava annoiando a morte sui divanetti dell'atelier di Bulgari sul corso principale, ma quando ti ricapita che un tuo amico metta a disposizione la sua carta di credito promettendo di comprarti qualsiasi cosa tu voglia? Così aveva recitato bene la sua parte ed aveva fatto finta di niente scegliendo ─ con gran sollievo del conto in banca di Eren ─ solo un vestito di Chanel della collezione primavera-estate di quell'anno, assolutamente delizioso, anche se un po' leggero per essere indossato in inverno, avrebbe dovuto escogitare un modo per indossarlo senza morire per ipotermia.
