Capitolo II: Una Notte nella foresta

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Mei ed Eliza si allontanano dal gruppo fastidioso, e iniziano a cercare un luogo in cui passare la notte, ma ad un tratto, dalle loro spalle udono qualcuno che le chiama

- Ragazze, aspettatemi! - esclama. E' il ragazzo a cui Mei ha fatto i complimenti prima che Alexander scomparisse; egli una volta raggiunte le due ragazze dice a loro -Ragazze, posso venire con voi? Quel gruppo non lo vedo molto idoneo a collaborare per uscire di qui... Mentre invece voi due sembrate essere già molto più collaborative.- , Mei subito dice sorridendo -Certo che sì! E tu cosa ne pensi Eliza?- , -Per ve bene. Anche se l'esaminatore non lo ha detto direttamente, questa prova si focalizza sul lavoro di squadra. Hai fatto bene a venire con noi- replica Eliza. -Infatti l'ho capito anche io, e non appena ho notato le reazioni di quegli altri quindici, ho subito capito che non era il caso di collaborare con loro. Poi ho visto voi due che vi allontanavate, e ho capito che era opportuno seguire.- spiega il ragazzo a Mei ed Eliza. Detto ciò egli si presenta - Io mi chiamo Samuel Thomson, piacere di conoscervi, potete chiamarmi anche Sam. - , e le due ragazze replicano - Piacere sono Mei- e -Eliza Deepsea, piacere mio. - . Dopo le presentazioni, tutti e tre riprendono a camminare. Durante il cammino Eliza spiega a Sam la situazione, e nel frattempo il sole inizia a tramontare, ma per fortuna sono riusciti a trovare un bel posto per la notte con a vicino un piccolo fiume; accendono un falò con dei ramoscelli secchi recuperati ai piedi dei grandi alberi lì vicino, iniziano poi a tirare fuori dai loro zani le loro provviste. -Mei ma quello è "il pane dei viaggiatori"?- chiede Sam, e Mei risponde mentre mastica -Mh? Sì perché? Ne vuoi un po'?- , -No no grazie, mi basta il mio tramezzino. Volevo soltanto chiederti se lo avevi cucinato tu; perché è un tipo di pane che ha bisogno di molti ingredienti, e di una lievitazione lunga, e inoltre è abbastanza pregiato qui. - chiede curioso Sam, -Ma no no non l'ho fatto io, è stato un mio amico a regalarmelo. Lui è un bravo pasticciere. Ci siamo conosciuti questa mattina, e siamo diventati subito amici, e quando ci siamo salutati mi ha regalato questo pane dicendo "Questo è un pane dolce è particolare, può rimanere fresco anche per un paio di mesi...è perfetto per gli Outlanders e viaggiatori. Infatti è chiamato anche pane dei viaggiatori".- replica Mei spiegando. -Capisco...Comunque non esagerare, è un pane un po' difficile da digerire... E tu ne hai mangiato quasi metà...- dice Sam a Mei, la quale continua a mangiare annuendo alle parole di Sam; nel frattempo cala la notte nella foresta e Sam ed Eliza dormono, mentre Mei non riesce a dormire per l'emozione di star partecipando all'esame, e continua a girarsi e rigirarsi nel suo sacco a pelo. Mei, ad un certo punto, si alza e si stiracchia, -Aaahh! Non ce l'ha faccio a dormire, sono troppo esaltata! Vado a fare un giro al fiume. Forse riuscirà a rilassarmi- dice esclamando, poi va di corso verso il fiume. -Certo che fa casino, eh?- dice Eliza, -Già è vero...- replica Sam alzandosi dal suo sacco a pelo, -Però effettivamente è dura dormire in una foresta simile... Una bestia potrebbe attaccarci da un momento all'altro... Secondo te non dovremmo seguirla? Potrebbe cacciarsi nei guai...- domanda Sam ad Eliza, ed ella risponde -Ma no no, la conosco da poco però non credo che si così idiota da attirare una bestia in piena notte. Cambiando argomento... Perché hai deciso di fare l'esame in tuta sportiva?-, e Sam imbarazzato risponde -Oh, be'... ecco... perché la trovo comoda, e perché non sapevo cosa mettermi. Sinceramente è stata l'unica cosa adatta che ho trovato nel mio guardaroba...- , -Sei povero, per caso?- domanda Eliza, -Non proprio... è una storia lunga...- replica Sam con lo sguardo rivolto verso l'alto. Nel mentre arriva Mei correndo e ridendo con entusiasmo inseguita da un orso. In quell'attimo Eliza e Sam guardano la scena a bocca aperta, poi si mettono a correre immediatamente per sfuggire alle zanne dell'orso. Mentre corre Eliza esclama arrabbiata -Mei ma cosa diavolo hai combinato!?- , -Nulla di che ahahahaha. Stavo andando al ruscello per bere, e ho trovato questa orsa e il suo cucciolo che stavano bevendo, così ho deciso di accarezzarlo visto che era molto carino, ma evidentemente il mio gesto deve averla infastidita...!- replica Mei ridendo con entusiasmo, -Mei ma non sai che le orse sono molto protettive nei confronti dei loro cuccioli?!- domanda Sam a Mei esclamando, -Davvero? Gli orsi della mia foresta mi lasciavano accarezzare i loro cuccioli ahahahahaha- risponde Mei ridendo ancora, -Ma dove cavolo sei cresciuta tu!?- esclama Eliza. Dopo otto minuti di corso Mei, Eliza e Sam riescono a nascondersi dietro un grande masso. L'orsa allora non vedendoli più decide di tornare alla sua tana. Il trio riprende il fiato; Eliza e Sam rimproverano Mei per essere quasi stati sbranati da un orsa a causa sua. -Me te rendi conto che potevamo morire!-, esclama Eliza, -Sai Eliza...Potevi tranquillamente usare un incantesimo illusorio per renderci invisibili e sgattaiolare via senza affaticarsi tanto... Perché non lo hai fatto?-, chiede Sam sospettoso a Eliza, -Già... perché non l'hai fatto?- interviene Mei. Eliza nervosa risponde - Be' ecco... io... non ne conosco... In realtà gli incantesimi che conosco sono abbastanza pochi-, -Ma come pensavo che tu fossi una potente maga...- dice Mei con fare deciso. -In realtà sto ancora studiando... Non sono ancora una maga "completa", ho ancora tanti tomi di incantesimi da leggere. Scusate se ho deluso le vostre aspettative...- spiega Eliza con fare timido, -Allora perché hai deciso di diventare una Outlander, se non sei ancora una maga completa?- chiede Sam, -Perché ho bisogno di guadagnare soldi per aiutare le mie sorelle, e sostenere i miei studi. Io stranamente ho un innato talento nella magia, quindi quattro anni fa decisi di intraprendere gli studi per diventare una maga: nel nostro regno i maghi sono tenuti in grande considerazione dai nobili e dal re, per istruire i loro rampolli o per qualche preveggenza, e giustamente guadagnano parecchio... Però per completare gli studi servono almeno dieci anni, ecco perché ho deciso di fare l'esame e diventare una Outlander, e una volta terminati gli studi diventerò la maga di corte del re: guadagnerò, vivrò una vita agiata e aiuterò le mie sorelle.- spiega Eliza con orgoglio. -Wao Eliza...! Lo sapevo che eri fantastica ahahahahah! Sono sicura che attraverso l'impegno e la forza di volontà riuscirai a diventare una maga famosissima e potentissima!- esclama Mei con entusiasmo, -Be' effettivamente è un bell'obiettivo... Hai la mia stima Eliza... Io invece non sono così ambizioso...- dice Sam con lo sguardo rivolto verso il basso. -Perché dici così, Sam? Quale è il motivo per cui ha deciso di diventare un Outlander?- chiede Eliza; Sam fa un respiro profondo e spiega -Io voglio diventare un Outlander per guadagnare soldi. Tutto qui. La ricompensa di un Outlander nel compimento di un contratto su commissione è quasi sempre medio-alta - , -Quindi ti interessa solo guadagnare soldi dai contratti su commissione? Niente curiosità o voglia di vedere le terre sconosciute?- chiede Eliza curiosa, -No, nessuna in particolare. Mi interessano solo i soldi per poter avere una vita tranquilla. Non voglio guadagnare una grande somma, ma soltanto quanto basta per vivere bene, permettendomi anche di levarmi qualche sfizio ogni tanto - spiega Sam, -Be' desiderare soldi per avere una vita tranquilla non è sbagliato: non devi sentirti in soggezione rispetto ad Eliza, Sam; voler vivere una vita senza preoccupazioni è un ottimo obiettivo -, interviene Mei. -Ha ragione Mei , Sam, poi i nostri obiettivi non sono poi così diversi: vogliamo entrambi guadagnare soldi per vivere bene, anche se io lo faccio anche per la mia famiglia. Tu Sam hai una famiglia?- dice Eliza, - E' complicato...Non ho voglia di parlarne adesso- risponde Sam; Mei si alza all'improvviso ed esclama -Adesso è il mio turno!-, Sam ed Eliza non vedono l'ora di sapere l'obiettivo di Mei che l'ha spinta a voler diventare una Outlander. Entrambi si siedono a terra e puntano i loro occhi fissi su Mei. -Io voglio diventare una Outlander perché è divertente! Andare di qua e di là in giro per il continente, combattere contro creature misteriose... E' tutto molto esaltante, non trovate? - spiega Mei, -Quindi lo fai per avere una vita non banale, in poche parole: non sei spinta da un ideale come noi due?- chiede Eliza, -No, forse sarà perché sono ancora giovane e non conosco bene il mondo, ma attualmente non ho un ideale in cui credere-, replica Mei, - Vabbé se è così non fa niente... Aggrapparsi ad un ideale, e vivere soltanto per esso è sbagliato... Bene, detto questo penso che ora sia meglio ritornare al nostro accampamento - afferma Sam. Il trio ritorna sui propri passi nel buio della foresta, illuminato dalla luce lunare. Dopo qualche minuto di cammino riescono a ritornare al loro accampamento, ma udono dei rumori sospetti, per cui si nascondono dietro a dei cespugli e vedono qualcuno che sta rovistando tra le loro provviste. E' un elfo; Mei in passato, in uno dei racconti di sua Zia aveva già ascoltato una storia sugli elfi e delle loro varianti etniche; ora ne ha una davanti ai propri occhi: capelli biondi, occhi verdi, con addosso un'armatura di cuoio e un arco come arma. Mei non riesce a contenere l'emozione, quindi si getta esaltata verso l'elfo per parlarle -Wao! Un Elfo in carne ed ossa! Come ti chiami? Da dove vieni? Perché stai rovistando tra la nostra roba...?- grida ad alta voce. L'elfo spaventato le punta una freccia del suo arco alla gola di Mei, -Hey, fermo questo è il nostro accampamento!- esclama Eliza puntando il suo bastone verso l'elfo, ed a questo punto interviene anche Sam esclamando - Non osare farle del male! -Ma questo è il nostro accampamento!-. Mei all'improvviso si abbassa tirando giù con la mano l'arco dell'elfo, ed Eliza ne approfitta per usare un incantesimo per colpire l'elfo con un forte getto d'acqua, che lo scaraventa contro un albero facendogli perdere i sensi. Sam lega l'elfo con una fune per bloccare i suoi movimenti, mentre è privo di sensi, e una volta sveglia iniziano tutti e tre a interrogarlo. Tuttavia l'elfo non vuole parlare. Così tutti e tre discutono sul da farsi -Che facciamo? Non possiamo tenerlo legato... Forse anche lui è un esaminando come noi- dice Eliza, -Ha puntato una freccia al collo di Mei senza pensarci due volte, quindi significa che è aggressivo... - replica Sam, - E' un elfo dei boschi. Sono una variante etnica della razza degli elfi, e diversamente dai loro "cugini di città" sono meno inclini a risolvere i conflitti con il dialogo, preferiscono le frecce e le sciabole... Sono abili cacciatori, eccellono soprattutto nel creare trappole...- spiega Mei. Sam e Eliza rimangono per un attimo sbalorditi dalla conoscenza di Mei, -Mei ma... Come fai a sapere tutti questi dettagli...?- chiede Eliza curiosa, -Mia Zia Margaret mi raccontava spesso delle storie... Una di questa raccontava proprio di tutte le varianti etniche della razza degli Elfi. Il racconto non proveniva da un libro per bambini, ma da una vera e propria enciclopedia illustrata, scritta e disegnata da Paulo Ross , il primo a scoprire "Le terre sconosciute" . Avevo sette anni quando gli chiesi di leggerlo insieme a me- risponde Mei, -Aah...Sei stata tu chiederglielo? E' la prima volta che sento di una bambina di sette anni di voler leggere un'enciclopedia...- dice Sam dubbioso, -Glielo chiesi perché la copertina mi piaceva, però le parole al suo interno, quando lo aprì, erano ancora complicate per me, però volevo scoprire cosa raccontasse- spiega Mei sorridendo, -Capisco, eri molto curiosa già a quell'età, eh? Questa è una delle qualità di una vera outlander, complimenti- dice Eliza accarezzandole gentilmente la testa. -Ragazze...scusate... Ma adesso cosa ne facciamo di questo qui...?-, chiede Sam alle ragazze, ma nessuna di loro sembra avere qualche idea, così Sam prende dal suo zaino un foglio di carta e una penna e inizia a disegnare qualcosa, suscitando la curiosità delle due ragazze: -Perché ti sei messo a disegnare così all'improvviso?- chiede Eliza, -Voglio provare a comunicare con lui tramite il disegno...Sto disegnando un grosso punto interrogativo, e sotto una faccina con l'aureola e una con le corna che rappresentano le sue intenzioni: quella con l'aureola se non vuole farci del male, o quella con le corna se vuole farci del male-; finito il disegno, Sam lo mostra all'elfo e gli indica le faccine. Dopo pochi secondi l'elfo indica con la punta del naso la faccina con l'aureola, quindi non ha intenzioni nocive, però Sam ed Eliza sono ancora scettici e continuano bisbigliare qualche altra idea per capire meglio le sue intenzioni, -Ma non puoi usare un incantesimo su di lui per tradurre ciò che dice, Eliza?- chiede Sam bisbigliando, -Purtroppo non ne conosco nessuno, mi dispiace- risponde Eliza sospirando. Mei, mentre Eliza e Sam discutono, nota che l'elfo non ha uno zaino, allora interviene nella discussione -Guardate ha perso il suo zaino con le provviste... Ecco perché ci stava saccheggiando...-, dice Mei, -Effettivamente ora che ci faccio caso stava rovistando tra le nostre provviste prima...- dice Sam, -Cosa vogliamo fare, allora?- domanda Eliza, -Io direi di liberarlo e offrirgli del cibo- propone Mei, -Vabbè tanto non possiamo tenerlo legato per sempre... Inoltre potrebbe anche essere un esaminando come noi- dice Sam, così lo slegano e gli offrono un tozzo di pane, dell'acqua e un pezzo di formaggio . All'inizio l'elfo si mostra diffidente di fronte al loro gesto, poi però il brontolare del suo stomaco lo spinge ad accettare l'offerta; dopo aver consumato l'elfo dice -Grazie...-, sorprendendo tutti e tre -Ma allora parli la nostra lingua!- esclama Mei, -Si...- risponde l'elfo timidamente con lo sguardo rivolto verso il basso, -Perché prima non hai detto niente?- chiede Sam, -Ho i miei motivi- dice freddamente l'elfo continuando a tenere lo sguardo rivolto in basso. - Non sarà perché gli esseri umani ti hanno fatto qualcosa di male? Se è così ti capisco...Anche a me che sono un essere umano non piacciono alcuni tipi di essere umano, mentre però altri tipi di essere umano mi attraggono ... Ma non mi va di parlarne in modo più approfondito...- spiega Sam. All'improvviso interviene Mei esclamando annoiata - Uffa! La volete piantare con questi discorsi pesanti a quest'ora? Avete addirittura dimenticato la cosa più importante quando ci si approccia a una persona sconosciuta: presentarvi e chiedere il suo nome- e detto ciò Mei si presenta all'elfo prendendo la sua mano e scuotendola con vigore e gli fa delle domande, -Piacere sono Mei, e sono un'aspirante Outlander. Adesso insieme a loro due sto sostenendo l'esame per ottenere la licenza da Outlander. Tu come ti chiami? Sei anche tu un esaminando come noi?- , l'elfo sorpreso dall'energia di Mei si presenta anche lui e risponde alle domande di Mei -Il mio nome...? Oh... è Hàttori... e sono un elfo dei boschi. Sì sono un esaminando anche io...- , e continuando a dialogare Eliza e Sam si presentano e sembrano riuscire a conquistare un po' di fiducia reciproca. -Il motivo per cui stavo rovistando tra le vostre provviste è che ho perso il mio zaino mentre stavo dormendo su un albero qui vicino: ho pensato che sarebbe stato un luogo sicuro per evitare attacchi di bestie selvagge, ma ad un tratto ho udito il ruggito di un orso e sono balzato dal sonno impaurito, ed è stato lì che lo zaino mi è scivolato dal braccio. L'ho cercato per un po'. Poi quando l'ho trovato, era vuoto... La paura per l'orso nelle vicinanze e la ricerca del mio zaino mi avevano messo appetito, stranamente. Poi ho trovato il vostro campo e ho pensato di prendere in prestito un po' delle vostre provviste... Ed eccoci qui- spiega Hàttori, -"Prendere in prestito del cibo...". Sul serio?- replica Eliza sarcasticamente, -Ok vi stavo derubando...- dice Hattori annoiato, -Non sarebbe stato più civile chiedere il nostro permesso prima? Saremmo stati ben disposti ad aiutare una persona in difficoltà...- chiede Sam, -Perché ecco... non mi piace chiedere aiuto...preferisco cavarmela da solo- risponde Hàttori, -Per "...cavartela da solo..." intendi dire che preferisci rubare piuttosto che chiedere aiuto?- dice Sam sarcasticamente, -Ok in questo caso ammetto di aver sbagliato...Infatti ho accettato la vostra offerta...Comunque sia, ora devo andare. Mei ti chiedo scusa per aver puntato una freccia alla tua gola, e vi ringrazio per avermi perdonato e offerto del cibo- dice Hàttori alzandosi. -Che ne dici di restare qui con noi? Andarsene da soli in una foresta piena di bestie è pericoloso- dice Mei prendendo gentilmente la mano a Hàttori, -Già ha ragione... E poi senza provviste non durerai molto, caro mio "non ho bisogno di nessuno"- dice Eliza ironicamente, e allora Hàttori arrossito risponde -E va bene... Ma io dormo su questo albero, intesi?-. Così il trio è diventato un quartetto. Chissà cosa riserverà loro il domani.

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