prologo

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Lo strano uomo che seguivo ormai da ore si ferma davanti ad un magazzino della famiglia ferros. Si prospettava una giornata produttiva.
Non appena apre il grande cancello che proteggeva un inestimabile montagna di rottami approfitto del primo momento di distrazione per entrare. Sgattaiolo dietro ad una piccola pila di rifiuti per nascondermi alla vista dell uomo e aspettando con ansia il momento in cui sarei finalmente rimasto solo in quella miniera d'oro.
Tutto li sembrava interessante,il mio stesso nascondiglio non era che una piccola pila di schiacciabot, erano tutti distrutti e alcuni addirittura smontati. Per molti poteva essere semplice spazzatura, ma per un abitante di zaun, beh quello era un tesoro.
Preso dall impazienza inizio a smontare alcune utili parte dai rottami di schiacciabot, tentando di tutto pur di non attirare l'attenzione dell'uomo. Ogni tanto lo controllavo da una fessura tra le presse dei cadaveri metallici tra le mie mani, spostava rottami e aggeggi vari da una stanza chiusa a quella in cui mi trovavo, ammassandoli in una grande piramide di scarti al centro della stanza, non appena si avvicinava troppo mi fermavo, certo era difficile non far rumore in una stanza piena di pezzi di metallo, tanto che ad ogni passo dell uomo sudavo freddo quando la distanza fra noi diveniva troppo breve.
Tra uno sguardo al misterioso uomo nel magazzino e l'altro strappo qualche ingranaggio fortunatamente intatto e qualche cavo semi-rosicchiato dai ratti del sump.
Dopo chissà quanto tempo di attesa finalmente l uomo esce dal magazzino, ero libero di esplorare, non sapevo quanto tempo avrei avuto ma me lo sarei fatto bastare.

Mi lancio a testa bassa nell immensa pila di scarti nel centro della stanza, recupero qualche ingranaggio che mi ritrovo tra le mani, alcuni frammenti di vetro che potevano sempre tornare utili, sparsi tra quei tesori trovai anche qualche attrezzo arrugginito che avrei potuto facilmente sistemare. Una volta trovati i pezzi piu utili trovati passai ai giocattoli rotti e agli oggetti d'uso comune, a benzo sarebbero piaciuti una volta sistemati.
Trovai qualche carillon, trenini giocattolo e un asciugacapelli. Sono abbastanza pieno di tesori da poter andar cia quindi passando da un rottame all altro provo a scendere dalla montagna di oggetti distrutti. Purtroppo sono sempre stato un po maldestro e mi ritrovo a scivolare se una lastra d'acciaio arrugginita, l'ormai rottame di un jackbot, ancora una volta sono salvo grazie ai rottami tra cui sono cresciuto, avverto una nota di ironia in tutto ciò. Poggiai le mani sul bot per aver un punto d'appoggio per potermi rialzare, proprio allora trovai il vero tesoro, impigliata tra le placche metalliche che costituivano il corpo del jackbot un respiratore piltoviano accese i miei occhi con una gioia rara quanto un complimento di benzo, presi subito quel respiratore semi-distrutto, lo avrei analizzato piu tardi, recuperò i rottami presi ed esco di fretta dal magazzino. Dovevo sbrigarmi a tornare al negozio, oggi mi aspettava molto lavoro.

Finalmente dopo minuti interminabili di cammino giungo al benzo's. Apro la porta e vengo abbracciato dall ombra soffusa degli oggetti sul bancone di benzo creata dalle candele che di solito illuminavano la stanza.
Benzo esce dalla sua officina sul retro, colgo quasi un espressione delusa quando realizza che sono soltanto io e non un cliente.

-trovato qualcosa di interessante?-
Mi chiede senza nemmeno guardarmi, sembrava molto preso dal riparare quello che sembra il rottame di una scatola a molla, una di quelle inquietanti scatole con il pagliaccio che esce a scatto, una specie di attentato per bambini.
-ho trovato un nuovo tesoro. Aspetta ti mostro tutto!-
Tirai fuori dalla sacca che di solito uso per trasportare le parti metalliche che trovo per il Sump e tiro fuori tutto ciò che avevo recuperato da quel magazzino. Ma tutto sembra passare in secondo piano quando vede il respiratore, quei cosi sono rarissimi a Zaun.
L'aria dei vicoli di Zaun è inquinata tanto da risultare letale a lungo termine, si dice che abbassi le aspettative di vita fino ai 50 anni, anche se è raro morire di vecchiaia nei vicoli.
A causa dell'aria che loro stessi inquinano con gli scarichi della loro grande città del progressi, le guardie piltoviane non osano mettere piede per i vicoli senza indossare uno di quei respiratori, per non rischiare di prendere malattie come quelle che noi soffriamo da sempre a causa loro, uno di quei respiratori funzionante è letteralmente un tesoro, a benzo spesso li richiedono ma proprio a causa della loro rarità non puoi mai fornirne abbastanza ai clienti, quindi quando se ne trovava uno poteva significare solo una cosa, un imminente, enorme, guadagno.

colui che infranse il tempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora