It's an Alpha's world pt.2

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Si svegliò con un leggero mal di testa, la pioggia ancora scrosciava sul tetto

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Si svegliò con un leggero mal di testa, la pioggia ancora scrosciava sul tetto. Emise un basso gemito mentre si rigirava: la sua stanza era ancora buia.

Doveva essere già mattina, ma fuori la tempesta rendeva il cielo grigio scuro, giorno e notte mischiati insieme.

Si sedette sul letto, strofinandosi gli occhi doloranti e gonfi per le lacrime della notte precedente.

Si chinò, afferrando dal pavimento la sua sacca da viaggio che non si era mai preso la briga di disfare, aprendola e afferrando l'ultima lattina di fagioli.

Se fossero restati lì per altri giorni, Taehyung avrebbe avuto bisogno di chiedere a Jimin di aiutarlo a cercare del cibo.

Si sentiva leggermente meglio; le mille sensazioni esplodevano e avevano sempre la meglio durante la notte.

Probabilmente avrebbe dovuto spiegare almeno a Jimin perché non si era presentato nell'area principale, dubitando che l'alfa dai capelli corvini avesse effettivamente informato gli altri di averlo visto passare. Finì la scatola di fagioli e appoggiando la testa contro il muro, sospirò.

Ancora pochi giorni.

"C-Ciao?"

Taehyung aprì gli occhi scioccato, l'odore di fiori di sambuco fluiva nell'aria. Girò il viso per vedere l'alfa dai capelli corvini, esitante vicino alla porta, con i grandi occhi da cerbiatto che fissavano l'omega.

Un piccolo istinto di pericolo divampò al suo interno, ma si ricordò delle parole di Seokjin. Agli alfa era permesso entrare negli alloggi degli omega.

"Non abbiamo avuto modo di presentarci formalmente; il mio nome è Jeongguk." disse l'alfa con un piccolo inchino.

Un inchino, verso un omega?

"Pensavo che ti avrebbe fatto comodo avere un'altra coperta, dato che eri abbastanza, mmmh... Fradicio, la scorsa notte." Disse il più giovane, con un sorriso imbarazzato sulle labbra. Si avvicinò esitante, posando la trapunta rossa piegata sul bordo del letto di Taehyung.

L'omega poteva sentire l'odore dell'alfa diffondersi tra le sue coperte, sapendo che probabilmente quella che gli aveva portato era una che aveva usato per dormire o comunque tenuta vicino.

Taehyung fece un rispettoso inchino dalla sua posizione seduta sul letto, senza guardare l'alfa negli occhi.

Non perché fosse intimidito dal capo alfa, ma a causa della sensazione di disagio nello stomaco ogni volta che alzava lo sguardo. Voleva proteggersi dal bel viso, non volendo cadere nella falsa trappola della sicurezza.

"Taehyung".

"Come ti stai ambientando?" chiese Jeongguk, sembrando sinceramente curioso mentre guardava l'omega con i suoi grandi occhi da cerbiatto.

Wherever you are (I'll go back to you) | [TRADUZIONE ITALIANA]Where stories live. Discover now