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È una calda giornata d'estate. Oggi il sole è così affettuoso che ha deciso di abbracciarmi davvero molto. Intanto io sono sull'erba, ad accarezzarla, e subito dopo mi stendo su di essa, lasciando che mi abbracci anche lei, ma un pò più sofficemente. Grazie a lei la mia temperatura corporea non è troppo alta, perché è davvero molto fresca. Prendo un bel respiro. E, via! Via con l'immaginazione!
Comincio a fissare un pò il cielo, cercando di formare delle immagini con le nuvole. Ah! Ecco un cagnolino! Uh! E lì c'è un gatto! E lì c'è...
Cavolo, è davvero molto realistico! Mi alzo per vedere di cosa si tratti. Metto abbastanza a fuoco l'immagine, subitissimo i miei occhi si spalancarono, ma si spalancarono così tanto, che piansi. Non che le lacrime mi siano scese involontariamente. Anzi, forse era il momento perfetto. Ma che dico: niente forse. Era il momento perfetto!
La cosa brutta era che non era uno dei momenti più perfetti che abbia mai vissuto.
I miei occhi videro il pianeta terra, che era lì, bello comodo, purtroppo, a rovinare la sua comodità, fu un'esplosione improvvisa! Non credo proprio che le nuvole riescano a creare un'immagine simile. Quindi, mi era rimasta un ultima risposta. No, no, no! Non può essere vero! Quella risposta la misi subito da parte, il che non funzionò, perché il battito del mio cuore accelerò e le lacrime aumentarono. Ma aumentarono e aumentarono così tanto che ormai il sole mi stava baciando con il suo calore solo in quel punto. Purtroppo era così: avevo accettato il fatto che quella era una previsione.

Alla faccia della bella giornata d'estate! Solo questo mi ha rovinato tutto! Però mi servono un pò di informazioni: "quando" e "perché accadrà"? Mi alzai di colpo, con l'ansia che aumentava mentre nella mia testa rimbombavano continuamente le stesse parole: "Morte", "Urla", "Paura", "Distruzione", "Esplosione", "Sangue", "Dolore" e altre ancora. Quando arrivai a casa, mi tolsi le scarpe e corsi immediatamente nella mia stanza. Presi tutto il materiale che potesse essermi utile in quel momento per rispondere alle mie domande, tra cui: calcolatrice, matita, penna, gomma, foglio di carta, ma sopratutto, mente. Passai le ore lì davanti, e dopo un pò presi anche il computer per fare delle ricerche. Quando cliccai il tasto "invia", mi arrivò un colpo mentale, che mi fece perdere i sensi. Per fortuna non durò molto: quando svenni erano le 10:20, quando mi risvegliai erano le 10:30. Raramente perdo i sensi quando prevedo cose veramente brutte: la prima volta ho perso i sensi a 4 anni, quando ho previsto la morte della mia sorellina Bao.
Poi li ho persi di nuovo a 10, 5 anni fa, perché previdi che mia nonna stava per essere investita. Per fortuna riuscii a salvarla, pregandola di non uscire di casa. Ma torniamo al presente. Per non perdere la testa, provai a bere un pò d'acqua e mangiai una caramella, per recuperare gli zuccheri persi. Passarono ben 2 ore. Ancora non ero riuscita a risolvere i problemi che mi affliggevano, quando poi arrivò l'ora di pranzo, che mi staccò totalmente da tutti quei pensieri negativi. Avevo deciso di raccontare tutto ai miei genitori, ma mia madre, con espressione contraria, disse:
"Tsk, non è vero tesoro, forse avrai sognato ad occhi aperti. Certo, posso capire Bao, ma l'esplosione del mondo! È la cosa più stupida che abbia mai sentito!". Ovviamente... nemmeno lei mi crede.
Mio padre invece ignorò del tutto il discorso. Decisi allora di mangiare in fretta per andare subito per continuare le mie ricerche. Fatto! Apro di scatto la porta e mi fiondo sulle scale, correndo come se non ci fosse un domani. Appena aprii la porta della mia stanza, i miei occhi si spalancarono: avevo previsto tutto.
Sarebbe successo tra 2 anni, al mio compleanno, al mio diciassettesimo compleanno. Il problema era che non riuscii a prendere il perché di ciò. Bah, forse lo scoprirò più in là. Mentre ero immersa nei miei pensieri, mi arrivò una telefonata...

MiraiWhere stories live. Discover now