CHAPTER TWENTY-ONE

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"Assolutamente."- rispose il suo amico -"per un'ora"- continuò Harry -"molto probabile.."- tagliò corto lui, come se fosse una cosa di poco conto.

"Molto probabile?"- esclamò Harry esterrefatto -"beh ci sono dei controversi tra erboristi sugli effetti dell'acqua dolce e dell'acqua salata"- rispose Neville.

"E tu me lo dici adesso!"- sussurrò infuriato Harry -"vuoi scherzare?"- continuò il corvino avvicinandosi al ponte -"i-io volevo solo...aiutarti"- disse affranto.

"Mi aiuti più di Ron Hermione e Sofia, ma dove sono andati a finire?"- chiese lui preoccupato.

Quella notte si era sentita la mancanza di Sofia, delle sue parole incoraggianti, del suo profumo e della sua dolcezza. Harry dormì a stento, senza venir coccolato dalle braccia di Sofia.

"Mi sembri un pò teso Harry.."- commentò Neville -"davvero?"- chiese lui ironico guardando verso il castello, ma non c'era nessuna traccia dei tre...

Harry rinunciò, camminando avanti, lasciandosi alle spalle la speranza per il loro ritorno.

La seconda prova si svolgeva su delle palafitte a livello del mare, elevate in diversi livelli per permettere posto agli spettatori.

Gli studenti urlavano i nomi dei loro campioni preferiti, mentre la voce di Silente sovrastava il tutto.

"Benvenuti alla seconda prova, ieri sera è stato rubato a ciascuno dei campioni, un tesoro per così dire. I quattro tesori , uno per ogni campione, giacciono ora sul fondo del Lago Nero"- esclamò Silente, mentre i campioni si preparavano -"per poter vincere ì, ciascun campione deve trovare solo il suo tesoro e tornare in superficie , è semplicissimo!"- continuò il preside.

I campioni si avvicinarono al limite della palafitte -"mettila in bocca"- sussurrò Moody ad Harry .

"Tranne che per una cosa. Per farlo avranno un'ora, soltanto un'ora. Dopo di che conteranno sulle loro forze"- disse Silente, mentre Harry si strozzava con l'Algabranchia  -"l'inizio verrà dato dallo scoppio del cannone"- aggiunse lui.

Una palla uscì dal cannone. I tre campioni si buttarono, mentre Harry, torcendosi per il dolore si buttò solo quando Moody lo spinse di forza.

Il corvino affondò nell'acqua del Lago Nero. Il freddo trapelò nelle ossa, il corpo si bagnava, mentre Harry si divincola in acqua in preda al mutamento.

Urlò immerso in acqua, e poi si toccò il collo...gli erano appena apparse le branchie.

Stava funzionando, e forse, non tutto era perduto.

Guardando sotto di se, vide che i piedi erano cambiati, come pinne. Guardò le mani, che erano come quelle di una rana...

Adesso si iniziava a ragionare.

Seamus e Dean continuavano a guardare il corpo apparentemente fermo di Harry -"ma che gli succede?"- chiese Seamus -"non lo so, non riesco a vederlo.."- rispose Dean, mentre Neville si girò di scatto, mettendosi le mani tra i capelli, in preda al panico.

"O mio Dio, ho ucciso Harry Potter!"

Di sicuro non sapeva che il caro Harry Potter stava già nuotando liberamente in mezzo al lago, prendendo forza per poi salire in superficie.

Il corvino schizzò fuori dall'acqua sotto le urla contente dei suoi compagni, per poi ritornare in acqua -"cosa c'è?"- chiese Neville confuso.

Ma era troppo tardi, il corvino nuotava tra le alghe e gli scogli. Si trova davanti a un bilico, davanti a se, il buio più assoluto.

Scese giù, nuotando con le pinne, seguito da un branco di pesci, che poi lo sorpassarono. 

Il corvino li seguì, come se fossero una guida. Davanti a se, il percorso proseguiva con delle fitte alghe.

𝐆𝐫𝐞𝐞𝐧 𝐄𝐲𝐞𝐬||𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫||Where stories live. Discover now