Capitolo 19 - Area Video Sorvegliata

Magsimula sa umpisa
                                    

Stuart le diede indicazioni, e scoprirono che i filmati restavano salvati per un mese, dopo 30 giorni il sistema li cancellava automaticamente, lasciando solo quelli dell'ultima settimana.

"Quindi dovrebbero ancora esserci le registrazioni di quando sono state accese, non sono ancora passati i 30 giorni."

"Nel menù principale dovrebbe esserci un tasto che ti porta alla cartella dei video, divisi per data e numero di camera."

"Uh...Sì, trovati!" Jasmine aprì la cartella, andando subito ai primi video registrati. "Il primo giorno ci sono tutte e otto."

"Cerca direttamente il giorno in cui spariscono, poi guarda i video del giorno precedente."

"...il terzo giorno."

"Cosa?"

"Il primo e il secondo giorno ci sono tutte e otto le telecamere, già dal terzo giorno ce ne sono solo quattro."

"Questo vuol dire che devono aver smesso di funzionare il secondo."

"Il vero problema sarà capire perché. Resta in attesa mentre controllo."

Jasmine iniziò a visionare i video delle telecamere, quattro dei quali duravano 24 ore, mentre gli altri quattro solo 2. Andando direttamente alla fine di quei video, la ragazza notò che erano in modalità notturna, e che prima di interrompersi l'unica cosa strana era un rumore che non sembrava affatto appartenere a quelli normali della foresta. Si sentiva il vento tra gli alberi, il frinire dei grilli e il bubolare di un gufo. E non si vedeva nulla fuori dal normale. Poi, proprio mentre i video si interrompevano, un suono secco, seguito da un secondo di statico, come se qualcosa avesse colpito le telecamere e le avesse messe fuori uso. La ragazza lo disse all'amico, mentre riguardava di nuovo i filmati.

"Questa cosa non mi piace per niente."

"Non promette nulla di buono..."

"Pensi a quello che penso io?"

"Credo di sì. Vado un attimo fuori a controllare."

"Non lasciarmi qui, portami con te."

"Sì, non preoccuparti." Jasmine uscì sul portico e, per la prima volta da quando era arrivata, guardò verso le telecamere di sorveglianza. Quella a destra della porta funzionava, mentre quella a sinistra no. La ragazza la osservò meglio, e parte di lei non fu troppo sorpresa di constatare quello che stava vedendo. La cosa non la rese meno nervosa però.

"Stuart..."

"Jas? Cosa hai visto?"

"Il cavo della telecamera del portico è staccato. Anzi, è come se fosse stato tagliato."

"Ma non avevi detto che i cavi erano interni?"

"Sì, ma all'esterno ne rimane fuori un pezzetto, giusto la parte finale per collegarlo alla videocamera."

"Quindi sono state manomesse davvero?"

"Aspetta, mi sembra di vedere qualcosa sul muro." Appoggiò il telefono alla panchina che sua madre aveva messo sul portico e, come aveva fatto la sera prima, ma dal lato opposto, si arrampicò sulla ringhiera. Sul muro, proprio nel punto dove passava il cavo, c'era un segno: un taglio, piccolo ma abbastanza visibile da vicino, sul legno che rivestiva l'esterno. Come se qualcosa fosse stato piantato lì e poi staccato. Lo riferì a Stuart dopo essere scesa e aver ripreso il telefono.

"Ho una pessima sensazione."

"Controllo le altre." La stessa cosa che aveva visto si ripresentava anche per le altre tre telecamere fuori uso. Cavo tagliato e buco sul legno.

Welcome to Crystal Lake (ITA)Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon