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12.10.2020

Quando ho provato a raccontarlo a mia madre, mi ha quasi aggredita.

Mi ha presa in giro, mi ha chiamata pazza.

Non era mai stata così cattiva con me, ho sempre avuto un'ottimo rapporto con mia madre, ma per qualche ragione, quando ho provato a spiegarle ciò che passavo, quella terribile sensazione che qualcosa non andasse, che qualcosa fosse diverso dal solito nelle cose, nell'aria, ha reagito così male che non ho osato dirlo a mio padre, per paura di una reazione simile.

"Se devi dire queste ca**ate, allora puoi anche andare a fare la pazza sotto i ponti".

Aveva un'espressione strana quando me lo disse, gli stessi tratti, erano diversi, qualcosa era sbagliato anche in lei in quel momento, come nel resto della casa.

In quel momento era anche lei

[...]

Finta.

[...]

Ho dormito soltanto due ore negli ultimi tre giorni.

Non oso aprire la porta di camera mia.

Non oso levare il poster da quel punto specifico della parete.

Ho quel poster da quando avevo otto anni, da bambina lo guardavo immaginandomi grande, come le celebrità nella foto, mi vedevo adulta e sicura di me, mi metteva così tanta gioia e ansia per il futuro.

Ora non riesco a guardarlo.

Ironicamente, l'ansia dell'ignoto non è cambiata, ho sempre paura, ma questa volta non ha nulla a che fare su come andrà la mia vita in futuro, ma se mai arriverò a vederlo.

Non ho idea di cosa ci sia dietro quel poster, qualcosa si muove sotto la carta in maniera disordinata e se smetto di digitare sulla tastiera, la notte, riesco a sentire il viscido strisciare di qualcosa lì dietro, come decine e decine di larve.

Pensarci mi da i brividi.

Non tolgo mai le cuffie, anche se non posso ascoltare la musica, non smetto mai di digitare sulla tastiera. di fare almeno un po' rumore, la giusta quantità per far si che il mio cervello ignori quel disgustoso strisciare viscoso alle mie spalle.

[...]

Mi manca [REDACTED].

Sto tenendo stretta l'ultima briciola di speranza.

Se non ci credessi fino all'ultimo, se non lo ritenessi assolutamente necessario, non avrei mai cominciato a scrivere questo diario.

Non voglio essere presa per pazza.

Il diario di Lavinia FerriWhere stories live. Discover now