LVIII. Candida essenza
Ma tu che vuoi dalla mia vita maledetta?
Prendi le mie emozioni e scappa,
Perché ora sono stanco,
Ma quando passerá il tempo,
Potrei cominciare a cercarti,
per le strade affollate,
nelle case di altri stanchi,
tra mille foreste e campi desolati:
Ti troverò.
Desiderarti poi, non é tanto difficile,
basta affrontare le emozioni con il ricordo.
L'uno é letale all'anima
e l'altro é respiro per i sentimenti.
Ah, sento il passare del tuo profumo,
candida essenza,
sul mio volto e ne sento l'innocenza,
di quei deliziosi cieli che porti nei tuo occhi con te.
Percepisco quel sottile tono della tua paura,
che uno maledetto possa trovare il fiore tuo nobile.
La bussola del cuore non m'inganna,
trova sempre la sua destinazione: Felicità.
Eccoti, tra i miei pensieri, racchiusa in ogni angolo
della mia musica, tra il fiorire di un Amore e l'appassirsi della noia; perché mi annoio quando il tuo nome
non si eleva tra tutti gli altri,
lui re e gli altri schiavi.
E riuscirò a sentire il tuo respiro,
anche se non ci sarai,
perché la vita di ogni essere umano
si sente di più quando una persona non è con noi.
Mi sembra di seguire ogni tuo passo
dovunque tu vada,
anche a distanza di miliardi di stelle,
ti sentiró comunque.
Tu me li hai rubati i sogni con un solo tuo sguardo,
e durante la notte non mi rimane altro che quello.
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10.000 Parole d'amore
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