||serata tra donne||

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LARA'S POV

avevo ormai riposto in Anna gran parte della mia fiducia e alla fine,l'accontentai la mia storia che mi chiedeva constantemente,senza arrendersi,dal primo giorno in cui ho messo piede qui dentro.
Sinceramente non sapevo cosa gli importasse tanto da insistere così tanto,ma ormai,la conoscevo abbastanza bene da poterle svelare quello che voleva.
《Perchè ti interessa così tanto?》 Ridacchiai. Mi alzai dall'angolino in cui ci eravamo sedute prevedendo il suono della campanella,che non tardò ad arrivare.
Non riuscii a prestare un minimo di attenzione alla lezione di geografia che occupava l'ultima ora della mia giornata solastica.
Scarabocchiai la copertina del diario più di quanto già non lo fosse e una strana senzazione mi fece capire che il mio cervello si era addormentato,ma era una situazione piacevole,quindi non la interruppi.
Anna non era seduta vicino a me e avrei pagato pur di cambiare posto,non tanto per stare vicino a lei,ma per liberarmi di quell'essere orribile che occupava il posto accanto al mio sei ore al giorno.
La campanella finale suonò e a scoppio ritardato rimisi i libri e i quaderni nello zaino che mi tirai in spalla.
Salutai distrattamente Anna mentre i miei occhi vagano tra la folla in cortile,alla ricerca di un volto conosciuto.
Spuntò dal cancello Liam e mi affrettai a corrergli incontro. Gli saltai addosso e lui mi prese lo zaino.
Saltellai verso la macchina,contenta del fatto che fosse finalmente arrivata la primavera. So che è strano,ma il sole mi mette di buonissimo umore,magari perchè l'estate è la mia stagione preferita e perchè sono un pò una lucertola,nel senso che amo stare al sole.
I fanali della Toyota di Liam,lampeggiarono due volte quando l'aprì.
《Perchè sei venuto tu?》
《Non so,avevo voglia,ma non dirlo ai ragazzi,se no s'incazzano di brutto. Perchè? Non mi vuoi?》 《Scherzi?! Ovvio che ti voglio,ma è strano vederti da solo.》 Ridacchiò e mise in moto la macchina.
Imboccò una serie di strade mai viste in vita mia,ma non ci feci molto caso e mi lasciai cadere sullo schienale del sedile in pelle.
Fermò l'auto in riva ad un fiumiciattolo immerso in un bosco.
La luce illuminava quel magnifico posto e dalle chiome degli alberi,facevano capolino tanti uccellini cinguettanti,che con i loro versetti striduli,riempivano il silenzio del posto.
Liam rimase in silenzio,senza dire niente ed io non sapevo cosa fare...quindi mi limitai ad osservare il paesaggio.
《Ti piace?》 Ruppe il silenzio. Sorrisi entusiasta e mi voltai verso di lui che ricambiò il sorriso.
Mi venne un lampo,scattai verso i sedili posteriori e agguantai lo zaino. Lui mi guardo perplesso ed io frugai nella tasca esterna dello zaino. Si tranquillizzò auando ne tirai fuori due caramelle e gliene porsi una.
《Grazie.》 Sorrise afferrandola e cacciandosela in bocca.
《Scendiamo?》 Chiesi ed aprii lo sportello.
Scesi ed iniziai a correre nel prato inseguita da lui. Dopo non molto,persi il fiato e mi lasciai cadere a terra,non avevo una soglia di resistenza molto alta,devo ammetterlo.
《Perchè mi hai portato qui?》 Fissai gli occhi al cielo e qualche raggio di sole mi accecò. 《Così,mi è sempre piaciuto questo posto.》 Il suo telefono squillò. 《Ma goditi gli ultimi secondi,è tuo padre.》 Disse aprendo la telefonata.
*Ehi Haz*
*Sì,tranquillo,è qui con me,stiamo tornando.*
《Senza offesa ma tuo padre si preoccupa troppo.》 Fece per alzarsi. Gli afferrai il cappuccio della felpa blu e lo ritirai giù. Gli cadde il cappellino dalla testa. Lo raccolse,se lo risistemò in testa aggiustandosi la visiera e mi guardò confuso poggiandosi sui gomiti. 《Non voglio andare.》 Ridacchiò. 《Bhe,ci ritorneremo se tuo padre non mi fa fuori prima di sta era.》
Scoppiammo a ridere e tornammo in macchina.

***

A casa c'era zia seduta sul divano intenta ad accarezzare il nuovo gatto (Lilo,tutto merito dell'immaginazione di Zayn).
Papà scese giù dalle scale imprecando.
《Signor Styles,qualche problema?》 Chiese garbatamente Hellen mentre stranita,lo guardava cacciarsi le mani in qualsiasi tasca possedesse.
《Papi?》 Masticò freneticamente la cicca che aveva in bocca mentre continuava a ficcare le mani nelle tasche dei jeans neri. 《Ehi piccola.》 Fece cenno con la testa.
《Okay Harry,ora i spieghi che stai facendo.》 Affermò la zia dal divano.
《Cavolo. C'erano cinquanta sterline poggiate sul comodino ed ora sono sparite.》 Sbuffò poggiandosi alla parete. 《Non le avete prese voi giusto?》 Indagò con aria sospettosa. Noi lo guardammo accigliate e lui riprese la sua ricerca.
《Ma a cosa ti servivano?》 Chiese Haeily vedendolo quasi dare di matto.
《Niente,erano per Zayn...》 《Oddio,è successo qualcosa?》 Fece allarmata.
《No no,tranquilla...stiamo...sì,stiamo risolvendo.》 Sviò. Afferrò le chiavi della macchina ed uscì. 《Torno subito.》 Disse e sparì fuori dalla casa.
Io,Hellen e zia ci guardammo perplesse,finchè zia non s'illuminò.
《Vi va di passare un serata tra donne?》 Scoppiammo a ridere. Okay,zia a volte era strana,ma forte.
《In che senso?》 Domandai. 《Ma sì,giochiamo un pò,ci facciamo i capelli,le unghie,ci raccontiamo le cose. Quando ci capita più di restare a casa da sole?》 Ghignò lei.
Mi piaceva questo suo lato.
Hellen si avviò quatta quatta verso la cucina per non farsi vedere,ma zia,senza staccare gli occhi dal gatto,l'ammonì. 《Vale anche per lei l'invito.》
Dopo non molto,eravamo chiuse in camera della zia e avevamo messo in subbuglio tutto.
Accesi la musica mentre zia metteva lo smalto ad Hellen e presi Lilo prima di lanciarmi sul divano.
Ridemmo tutta la sera,scordandoci del mondo che si trovava all'esterno della stanza. Ci raccontammo un sacco di cose,alqune alquanto imbarazzanti,ma pur sempre divertenti.
Hellen stava facendo asciugare lo smalto. 《Vieni Lara.》 Disse zia con l'arriccia capelli acceso in mano.
《Ma non si asciuga!》 Si lamentò Hellen. Zia continuò ad arricciarmi le ciocche mentre le indicava un ventilatorino da scrivania. 《Ecco,accendilo e mettici le mani sotto.》
Scoppiammo a ridere ed Hellen testò il consiglio della zia,che si rivelò molto utile.
Sapevo che a causa dei miei capelli lisci,i ricci non si sarebbero tenuti più di tanto,ma era giusto per divertirci,quindi lo feci lo stesso.
Ad un certo punto arrivò la canzone preferita di zia,piantò lì la piastra e alzò al massimo il volume,prese una spazzola impugniandola come microfono,saltò sul letto ed iniziò a cantare i  playback.
Io ed Hellen scoppiammo in una fragorosa risata e ci fiondammo sul letto a ballare,lascinado piastra e ventilatore acceso.
Eh sì,avevo bisogno di un influenza femminile e questa serata era davvero perfetta.
Ci divertimmo un sacco e tanto il caos,che non ci accorgemmo nemmeno dell'ingresso di papà.
Salì le scale e si affacciò nella stanza,quando ci vide,ci guardò come se fossimo completamente fatte. Ineffetti lo sembravamo,ci lasciammo cadere sul letto e scoppiammo a ridere. Lui fece per andersene ma lo fermammo facendolo entrare. Lui si chiuse la porta alle spalle e guardò come un alieno il casino circostante che avevamo combinato in tre ore.
《Oddio.》 Boccheggiò. 《Che c'è,sconvolto fratello?》 Ridacchiò zia. 《Certo che gli anni sono passati ma tu non sei cambiata eh?》 Ghignò papà lasciandosi cadere sul letto in mezzo a noi. 《No.》 Fece zia arricciandosi un ricciolo scuro di papà fra le dita.
Lui rise. 《L'ultima volta che ho visto 'sto casino saranno stati anni fa ai pigiama party che organizzavi al liceo,bimba.》 《Dai,ammettilo,ti divertivi alle mie feste.》 Ridacchiò. 《Certo,i tuoi piagiama party mi facevano passare le notti in bianco e le tue amiche mi tormentavano.》 《Giusto! Dovete sapere che lui era ancora un pò piccolino ed era tenerissimo-》 《Ehi! Anche ora lo sono!》 Protestò lui dal materasso.
La scena era esilarante. 《Sisi,continua ad illuderti bimbo.》 Lui mise il broncio e la zia continuò. 《Allora,tutte le mie amiche andavano pazze per lui,diceva che era figo (?) Fatto sta che,ogni volta che la sottoscritta organizziava feste,lui si trovava sempre,involontariamente dentro,per volere delle mie folli amiche che ci provavano con lui dalla mattina alla sera. E devo essere onesta,per un periodo ero anche gelosa perchè loro pensavano più a lui che a me.》 Disse stringendosi le braccia al petto.
Papà ridacchiò e la tirò giù su di lui. 《Eh sì,sei sempre stata una gran festaiola. Era presente a qualsiasi festa ed era sempre la più popolare,ne organizzava a palate.》
Scoppiammo tutti a ridere e cademmo addosso a loro due.

||spazio me||
Ormai sapete già cosa vi dirò ed io saprò già che non mi perdonerete per il ritardo,ma vevo paura di avere il blocco dello scrittore ed oggi,dato che ero malata,mi sono messa a letto a leggere 'uno splendido disastro' (lo adoro,chiunque non l'abbia ancora letto,glielo consiglio) e mi è venuta un briciolo d'ispirazione (?).
Spero vi piaccia,byee✋

DaughterWhere stories live. Discover now