Lui annuì, concordando. La guardò per un attimo e a lei bastò quel singolo sguardo per capire che la stesse ringraziando in silenzio per avergli lasciato i suoi spazi.

«Mi dispiace averti lasciata sola» ricominciò ad accarezzare quella foto che aveva in mano «Però... però...» gli occhi gli si inumidirono e la voce gli si spezzò in gola «Mia sorella è morta... per colpa mia»

«Smettila Nick» lo ammonì immediatamente Beth, strabuzzando gli occhi al solo sentire quella parola «Aria è ancora tra noi, non dire così... lei ce la farà»

«E se non ce la facesse?» si era posto quella domanda ogni secondo da quando le era caduta tra le braccia sei giorni prima.

Se morisse? Cosa ne sarebbe stato di tutti loro? Cosa ne sarebbe stato di lui?

«Se non ce la facesse?» domandò di nuovo «Morirebbe per aver salvato me...» urlò in prenda alla disperazione «La pistola era puntata contro di me, quei proiettili erano destinati a me, non a lei»

«Nicholas...» provò a dire Beth per farlo calmare, ottenendo però l'esatto opposto.

«Lei si è buttata davanti a me... perché cazzo l'ha fatto?»

«Perché è tua sorella e darebbe la vita per te, proprio come anche tu faresti per lei»

«Io le ho rivolto i peggiori insulti...» il senso di colpa per la terribile litigata avuta fino a pochi minuti prima dell'arrivo di Nate lo stavano torturando «Lei non meritava nessuna di quelle parole... e se ora lei non riuscisse a svegliarsi...»

Strinse la fotografia più forte nella mano e per un attimo Beth pensò che fosse sul punto di strapparla.

«Se non si risvegliasse io non le potrei mai più chiedere scusa»

Quel pensiero lo aveva tartassato per intere nottate ed ancora in quel momento non era riuscito a metterlo da parte in un angolo del suo cervello, ma d'altronde come avrebbe mai potuto farlo?

«Nick ascoltami...» strinse i suoi palmi graffiati dagli scogli nelle sue mani calde e morbide «Aria ha bisogno di te»

«Io le ho rovinato la vita... di nuovo» scosse la testa con insistenza «Lei non ha bisogno di me»

«Nicholas» lo richiamò costringendolo ad alzare il volto e guardarla negli occhi «Vieni in ospedale e parlale, potrebbe fare la differenza, credimi»

I suoi occhi verdi furono in grado di calmarlo e come se fosse sotto effetto di ipnosi annuì poco dopo.

«Devo andare prima in un posto, però» si fece forza sulle braccia e si rialzò da quel grande masso a due passi dal mare.

L'aria fresca lo investì in pieno volto e lui si sentì subito meglio, come se quella dolce brezza gli avesse ridato tutto d'un tratto la vita.

«Promettimi che verrai» gli urlò dietro Beth, mentre lui si allontanava a grandi passi.

«Te lo prometto»

Salì in macchina e guidò in religioso silenzio fino a Saint Breath.

Non era nemmeno più abituato a tenere le mani sul volante e gli occhi fissi sulla strada, o forse era solo la stanchezza a fare la sua parte.

Il piccolo quartiere si stagliò poco dopo davanti a lui. Parcheggiò l'auto in fretta e furia, senza neanche badare se lo stesse facendo correttamente, e scese in men che non si dica. Lasciò andare lo sportello alle sue spalle, non curandosi minimante che con la forza che aveva usato avesse potuto graffiarlo o ammaccarlo. Niente sembrava interessargli particolarmente in quel momento. Tutto intorno a sé era ovattato, come se si sentisse rinchiuso in una bolla che gli permetteva di tenere il mondo distante.

AriaWhere stories live. Discover now