LII (parte 2) - Le ultime volte

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«Tutto bene?» Aria lo affiancò e poggiò i gomiti sulla ringhiera della balconata.

«Non proprio» Noah decise di parlare sinceramente «Non credevo che facesse così male vederti così vicina a lui... se non sapessi la verità direi che foste per davvero una coppia»

Aria ci aveva pensato a lungo ed era arrivata finalmente alla conclusione che era inutile continuare quella farsa.

«Ti devo dire una cosa» lo guardò e prima di continuare aspettò che lui facesse lo stesso «Qualunque cosa ci sia tra noi, dobbiamo chiuderla qui»

Noah aggrottò le sopracciglia confuso, gli sembrava che andasse tutto normalmente. Non si era spinto oltre - come quel venerdì sera, - aveva rispettato i suoi spazi, aveva persino nascosto i suoi sentimenti pur di non perderla.

Il buio della sera sembrò avvolgerli ancora di più e la flebile luce delle stelle non servì proprio per nulla ad illuminarli.

«Non serve a nulla continuare un qualcosa che non c'è»

Che non c'è da parte tua, pensò inesorabilmente lui, ma tenne quel pensiero per sé.

«Non avercela con me, per favore»

«Non è colpa tua»

Aria gli sorrise leggermente «Buona fortuna per tutto» gli poggiò poi una mano sulla spalla, voltandosi di poco verso di lui.

Noah fece lo stesso, e la abbracciò.
Un ultimo saluto per lasciarla andare via, per poi ritornare alla stessa vita di sempre, quella di qualche mese prima di aver conosciuto la donna più incredibile di tutte, un'alcolizzata ladra di Barbie e fan degli Avengers.

«Non farti beccare di nuovo a rubare stupidi giocattoli però» la salutò con un occhiolino.





🌬







La leggera musica classica che scandiva i passi di quella dolce danza tra le varie coppie al centro della sala accompagnò l'affievolirsi delle luci per rendere l'ambiente più caldo e romantico.

Nicholas aveva invitato Aria a ballare per aprire le danze, ma poco dopo lei se n'era ritornata al suo posto, lasciandolo nelle mani di Beth che aveva da poco terminato il tradizionale ballo padre-figlia.

«Mi devi ancora un ballo» una voce che conosceva fin troppo bene le arrivò dritta alle orecchie, facendola sussultare per la sorpresa.

«In realtà sono stata io a chiederti di ballare» ci tenne a precisare.

Dimitri non ci diede tanto peso e trascinò i piedi della sedia di Aria verso la sua, ritrovandosi a pochi centimetri dalle sue labbra «Mi concede questo ballo, mademoiselle Lawrence?»

Lei sorrise compiaciuta e senza nessuna esitazione afferrò immediatamente la sua mano, lasciandosi trasportare da lui, dalla musica e da quel valzer.

Dimitri spostò le mani sui suoi fianchi ed Aria gli avvolse le braccia dietro al collo, appoggiando la testa sul suo petto.

La abbracciò stretta a sé, senza distogliere nemmeno per un attimo lo sguardo.

A vederli dall'esterno sembravano solo loro due in una bolla con tutto il resto del mondo fuori.

Si guardarono per un breve istante e fu inevitabilmente per Dimitri lasciare andare un lungo sospiro.

AriaWhere stories live. Discover now