𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟒

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- multiples

"Posso andare in bagno?" chiedo alla professoressa di matematica non appena suona la campanella.

Durante quest'ora ho capito abbastanza i concetti spiegati anche se non mi piace molto la matematica. Preferisco le materie letterarie alle materie scientifiche. In un'espressione non posso esprimermi, non posso esporre le mie opinioni né immaginarmi di volare in un mondo parallelo come faccio quando scrivo.

La prof risponde in modo affermativo alla mia domanda, così esco dalla classe dirigendomi poi verso i bagni.

Quando sto per entrare, alcune voci mi fanno bloccare all'improvviso: sono Clare e Anna.

"Ma te hai capito qualcosa?" Anna chiede all'amica riferendosi alla lezione appena finita.

"Poco, tu invece?" sento che apre il rubinetto e fa scorrere l'acqua.

"Non tanto" fa una pausa "questo pomeriggio scriverò un messaggio a Winter chiedendole i compiti" dice scoppiando a ridere.

"Esatto" Clare si mette a ridere con l'amica "tanto non dirà mai di no"

È brutto sapere che parlano di te così come se niente fosse, alle tue spalle ti dicono tante di quelle cose brutte che però poi non ti diranno mai in faccia.

"Ma secondo te è muta?" Anna dopo un attimo di pausa riprende il discorso su di me.

"Chi? Winter?" Clare ride "secondo me sì"
Sento le due amiche scoppiare in una risata.

"Non l'ho mai sentita parlare al di fuori delle lezioni" continua la bruna.

"Poveretta, io se fossi in lei mi farei vedere da qualcuno di bravo" le due non smettono di ridere, come se ci fosse tanto di divertente in questo discorso.

Sento che le due voci si avvicinano e cerco di nascondermi dietro la porta dei servizi finché le vedo entrare in classe.

A quel punto entro in uno dei bagni e capendo che nessun'altro era presente nella stanza, scoppio in un pianto liberatorio cercando di essere il più silenziosa possibile.

Mi lascio cadere e mi ritrovo seduta a terra con la schiena appoggiata alla porta a piangere con le parole delle mie compagne che mi rimbombano nelle orecchie.

Dopo un tempo che a me pare lunghissimo sento qualcuno entrare nei bagni.

"Ei Winter, sei qui?" è la voce di Samantha "ho chiesto alla prof se potevo venire dato che sei uscita venti minuti fa" fa una pausa "volevo solo sapere se era tutto apposto"

A quelle parole cerco di asciugarmi le guance il più in fretta possibile e apro la porta.

"Ei Sam" non la guardo negli occhi e provo a nascondere il viso tra i capelli per non far vedere che ho pianto "scusami ma non sto molto bene"

"Oh mi dispiace" afferma sinceramente "vuoi chiamare casa? Posso chiedere alla prof se vuoi"

"Tranquilla" sto tentando di nascondere le lacrime che ancora scorrono sulle mie guance ma la voce mi tradisce.

"Winter" sussurra la mia compagna "cosa ti è successo?" Chiede come se le interessasse davvero il motivo per cui sto male.

"Nulla davvero" non voglio che mi veda in queste condizioni, quasi non la conosco nemmeno.

"Ei vieni qua" inaspettatamente avvolge le sue abbraccia attorno al mio corpo e mi stringe forte.

Rimango un attimo spaesata fino a quando decido di ricambiare.
Da quanto tempo non ricevevo un abbraccio?
Da quanto tempo qualcuno non si preoccupava così per me?

𝐖𝐀𝐓𝐓𝐏𝐀𝐃, jaden hosslerWo Geschichten leben. Entdecke jetzt