Usciamo dall'edificio, è la prima volta che tocco "l'esterno".
Mi piacerebbe iniziare a correre tra i viali stretti e pieni di alberi che ci sono in questo posto ma la corda è ben legata a me, non posso allontanarmi da mia madre.
"Allora, dove si trova questa ragazza?"
Mi giro.
"Non lo so, ti va di cercarla per il paese? Non sembra molto grande come posto"
Mia madre sorride accennando un si con la testa, iniziamo a perlustrare il posto.
Whitby.
È un posto molto piccolo e a primo impatto tranquillo, lo trovo molto... Accogliente.
Le foglie degli alberi sono già tutte a terra e il vento che soffia è molto piacevole, nonostante sia autunno c'è il sole.
Ogni casa ha un colore diverso ed è pieno di negozietti.
C'è anche un'immensa vastità d'acqua che circonda parte del paese.
Chissà cos'è...
Gli abiti delle ragazze sono formati principalmente da gonne lunghe e camicette colorate o abiti eleganti e con quel non so cosa di bello e affascinante.
I ragazzi indossano camice normali o a quadri e dei semplici pantaloni lunghi...
Si sente un rumore come del vetro che si rompe e subito dopo una grande puzza, un odore forte ma dolce allo stesso tempo.
"Cos'è questo odore mamma?"
Prima che potesse rispondere, dall'alto lato della strada, vicino ad un'enoteca, esce un ragazzo piuttosto alto, è da li che arriva l'odore.
Questo ragazzo ride ma si può percepire del dolore nelle sue risate e dentro casa sua si intravede del vetro rotto a terra, proprio come immaginavo è stata una bottiglia di liquore, ad aver provocato quell'odore forte.
Il ragazzo inizia ad urlare e a tirarsi i capelli, li ha scuri come gli occhi, e lisci, li ha abbastanza lunghi da poterli tirare indietro. Indossa un cappuccio come se non volesse farsi vedere.
È Matt, ha 17 anni ed è il mio migliore amico, ora che ci penso è da un po' che non lo vedevo.
Dal primo giorno che è entrato al manicomio abbiamo iniziato a parlare, è molto solo e depresso, ha spesso attacchi di rabbia quando pensa a suo padre.
Aveva un giorno per andare a salutare suo padre e respirare aria fresca ma credo ne abbia approfittato per scappare anche se suo padre... Non credo sia stato felice di averlo rivisto.
Si sono sempre odiati, Matt aveva iniziato ad incolparlo per aver ucciso sua madre, nonostante ciò fosse vero, suo padre aveva sempre negato tutto e iniziò a provare un certo odio verso Matt che voleva solo giustizia...
Inoltre suo padre è un alcolizzato e non capisce nulla se gli parli mentre è ubriaco ma sa solo urlarti contro...
Mi dispiace per Matt, ma lui dice di stare bene in camera sua con me e la sua radiolina.
Vado da lui.
"Matt, cosa ci fai qui??"
Lui ha un'espressione di terrore, un sorriso in volto e delle occhiaie molto visibili, si mangia le unghie delle mani.
"Devi smettere di frequentare quella persona cattiva, promettimelo"
Annuisce piano e mi guarda.
"Tu cosa ci fai qui?"
"Ecco... Ehm... cerco una persona..."
"Ora mi abbandoni anche tu??"
Scuoto velocemente la testa.
"No!! Ovvio che no!!! È... Alice... Sto cercando lei..."
"Sei ossessionato da lei!"
"Io voglio solo conoscerla"
"Fai ciò che vuoi, torna presto al manicomio ok?"
Annuisco.
"Inizia verso le 11, torna prima delle 11"
"Puoi essere più preciso? Di cosa parli??"
"Del Paradiso!!"
Ancora con quella storia, mia madre e Matt non sanno fare altro che di parlarmi del "Paradiso".
È solo una leggenda metropolitana e io non ci credo.
"Ok... Ora devo andare, ci vediamo Matt"
Cerco di evitare quell'argomento, mi irrita leggermente, decido di andarmene, e perso tra i miei pensieri, torno a cercare Alice.
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Over the gate: but in the end... What it means to be normal?
МистикаAxl è un giovane ragazzo, il suo futuro sembra essere già stato segnato per colpa del lavoro dei suoi genitori, anche se questo non lo entusiasma affatto. Axl è costretto a dover raccogliere informazioni e ad investigare riguardo al manicomio dove...
