«E allora? Sai che Cheryl ha occhi solo per te, non farebbe mai nulla per ferirti, lei ti ama Toni!» Esclamò.
«Anche io la amo.» Ribatté prontamente.
«Eppure stai qui mentre molto probabilmente la tua ragazza si sta disperando nel letto da sola, chiedendosi cosa ha fatto di sbagliato.» La rimprovdrò, portandola a distogliere lo sguardo.
«Forse a scuola avevano ragione, una Topaz e una Blossom non possono stare insieme.» Disse con rammarico, percependo gli occhi iniziare a diventare umidi.
«Smettila di dire stronzate! Cheryl è una delle poche persone che ti valorizza, cercando di non farti mai mancare nulla, non farebbe mai niente per ferirti e lo sai.» Puntualizzò.
«Forse non sono adatta per avere delle relazioni.» Mormorò tristemente.
«Lascia la possibilità alle persone di amarti, di viverti, non chiuderti in te stessa.»
«Ho perso tutto quello che avevo, i miei genitori, i miei nonni e sono fottutamente spaventata dall'idea di perdere anche lei, cazzo!» Sbottò, lasciando che una lacrima le rigasse la guancia.
«È per questo che sono così gelosa, che mi arrabbio per delle cazzate; ho il terrore che qualcuno me la porti via.» Aggiunse, lasciando crollare le sue difese.
«Cerca di farglielo capire, anche lei ha bisogno di ricevere rassicurazioni.» Le propose.
«Grazie Sweet, adesso credo che andrò a casa per riposare un po'.» Ammise.
«Chiamami se hai bisogno, okay?» Affermò, socchiudendo gli occhi.
«Lo farò, ti voglio bene.» Contestò teneramente.
«Anche io nana.» Ribatté scompigliandole i capelli, sorridendole amorevolmente, osservandola mentre usciva dal locale.
Nel frattempo Cheryl si svegliò, stropicciandosi gli occhi, fermandosi per qualche istante a fissare il soffitto, pensando a ciò che era successo qualche ora prima, rilasciando un pesante sospirò, imponendo ai suoi occhi di non diventare lucidi.
Si alzò lentamente, regolando la temperatura dell'acqua, insinuandosi successivamente sotto la doccia, lasciando che le leggere gocce le ricadessero delicatamente sul corpo, rilassando i nervi ancora tesi.
Uscì una ventina di minuti più tardi, indossando un grande accappatoio, strusciando i piedi contro il tappeto per asciugare la suola, posizionandosi successivamente davanti allo specchio, strofinandosi il cappuccio sui capelli, cercando di togliere l'acqua in eccesso.
Afferrò la spazzola, passandola delicatamente tra le ciocche ramate, districando attentamente i nodi, per poi usare il phon per asciugare i capelli, adoperando successivamente il ferro per acconciarli facendosi i boccoli.
Dopo di che tornò nella propria camera, indossando l'intimo, dei semplici jeans, una maglietta bianca e per finire una giacca di pelle rossa, accompagnando il tutto con delle scarpe con il tacco.
Rispose i suoi oggetti personali in una borsetta, recandosi successivamente all'esterno della casa, salendo a bordo della propria vettura, guidando verso il Pop's.
«Ehi rossa.» una voce attirò la sua attenzione nell'esatto momento in cui mise piede all'interno della tavola calda.
«Ciao idiota» ribatté andando incontro all'amica, cingendole il collo con entrambe le braccia.
«Come stai?» Domandò teneramente Rachel, corrugando la fronte non appena la vide rattristarsi.
«Potrebbe andare meglio.» Ammise sospirando.
«Come mai?» Domandò preoccupata, accarezzandole il dorso della mano.
«Ho litigato con Toni.» Ribatté abbassando lo sguardo, cercando di trattenere le lacrime.
«Sediamoci e parliamo.» Affermò, prendendo posto ad uno dei tavoli infondo alla sala.
«Perché avete discusso?» Domandò poco dopo, tenendo lo sguardo fisso su di lei.
«Mi aveva chiesto di uscire con lei, e le ho detto che ero già impegnata perché avevo un impegno con te, e si è arrabbiata.» Confessò puntando gli occhi sulla superficie del tavolo.
«Cavolo Cher, potevi dirmelo in caso rimandavamo l'uscita.» Disse dispiaciuta.
«Ma certo che no, ci eravamo organizzate da tempo,e la colpa non è assolutamente tua. Semplicemente Toni è una persona molto gelosa, e appena qualcosa non le va bene bene si infastidisce.» Rispose con una scrollata di spalle.
