Benessere O Malessere?

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📍Milano Malpensa 🛫

Non so se è l'ansia di rivedere Charles o la gravidanza che si fa sentire, ma sono nel bagno dell'aeroporto e sto male.
La colazione che ho fatto con i miei amici è completamente nello scarico del water e il bello è che ho subito fame.
Oh signore così non ci siamo per niente!
Mi sciacquo la bocca e una signora che è vicino a me mi guarda sorridendo
"passa in fretta, stai tranquilla. Di quanto sei?"
Capisco che ha capito che sono incinta
"5 settimane"
"è appena iniziato il periodo delle nausee e del vomito, resisti ci sono passata"
Una bellissima bimba con i riccioli biondi le si avvicina e si abbraccia alle sue gambe.
Le sorrido
"Marta sai che nella pancia di questa bella ragazza c'è un piccolo bimbo?" le dice
La bambina viene da me e con gentilezza mi tocca la pancia. Sono sopraffatta dalla dolcezza di quel gesto.
"come si chiama?" mi chiede la piccola e capisco che innocentemente sta chiedendo il nome del piccolo
"Charles" le dico mentre i miei occhi si riempiono di lacrime.
La mamma mi guarda "buona fortuna e resisti, non c'è cosa più bella" prende per mano la figlia e mi lasciano da sola.
Esco e i miei amici sono davanti al bagno.
"stai bene?" mi chiede Max
"si ora si"
"tieni" Ele mi passa una bustina con dentro un cornetto al miele. Lo apro e mangio divorandolo.
"wow" esclama Pierre
"Non rompere, ho fame!" gli rispondo e ci incamminiamo verso il nostro gate.

"signore e signori benvenuti a bordo. Vi preghiamo di restare seduti con le Cinture allacciate, stiamo iniziando le procedure per il decollo. Grazie"
Sono seduta vicino a Max e Ele, Simo e Pierre sono nei sedili davanti a noi.
Il cornetto al miele che ho mangiato sta ballando nel mio stomaco, sono in difficoltà. Chiudo gli occhi, devo resistere. Conto e mi concentro... 1... 2...3... Ce la faccio non vomito... 4...5...respiro... 6... 7...8... Ti prego ti prego... Basta! Mi slaccio la cintura e mi Alzo di scatto scavalcando Ele e guardando in direzione della toilette, l'aereo si sta muovendo. L'hostess sta venendo verso di me
"signorina si sieda!"
Simo si è alzata, ha capito e mi da il sacchetto di carta. Lo apro convulsamente e davanti alla hostess che mi ha raggiunto e a tutti i passeggeri che ci guardano, ci vomito dentro.
Max e Ele sono in piedi, Ele mi fa sedere mentre Max spiega alla hostess
"è incinta, ci scusi"
"capisco. Le porto dell'acqua"
Che vergogna! Mi faccio più piccola che posso nel sedile, ovviamente ora sto bene.
La povera hostess torna con dell'acqua, dei crackers e qualche bustina di emergenza.
Le sorrido ringraziandola in silenzio.
Pierre mi guarda dallo spazio dei sedili
"ce la fai a resistere per qualche ora?"
"dipendesse da me Pierre!"
Li vedo ridere tutti
Ele mi prende la mano e me la stringe
"Non è colpa sua Amy, vuole farci sapere che c'è"
Sorrido annuendo accarezzandomi dolcemente la pancia ancora invisibile.
Chissà come la prenderà il tuo papà piccolo, penso tra me e me.

Due ore e mezzo di volo e tre bustine di carta dopo stiamo atterrando. Tra poco rivedrò Charles.
Sono uno straccio. Mi trascino la valigia dietro nei corridoi dell'aeroporto con in mano l'ultima bustina di carta che ho preso dall'aereo.
Non credevo fosse così, quando mi era successo avevo interrotto la gravidanza ancora prima di arrivare a 5 settimane, non lo volevo neanche un giorno in più dentro di me, ora è tutto diverso. Amo questo piccolo forse perché sono follemente innamorata del suo papà.
"Amy ci sei?" Max mi chiama, sono rimasta indietro.
"si si eccomi, scusa"
"sta tranquilla, non sei sola, ci siamo noi con te"
"lo so Max ma non so come la prenderà"
"nessuno lo sa Amy, vedremo insieme e affronteremo la cosa"
Siamo in macchina diretti al Grand Hotel nel circuito di Zandvoort, è tutto arancione, i colori dell'Olanda, tutti a festeggiare Max, la sua gara a casa sua.
Arriviamo in hotel, mi guardo intorno e non c'è. Prendo la chiave della mia camera e saluto i miei amici.
"ci vediamo dopo ragazzi, vado in camera mi riposo un po' e poi vado da mio padre"
"sicura? Veniamo con te se vuoi" mi dice Max
"goditi tutto questo campione, è tutto per te, io sto bene"
Mi da un bacio e mi dirigo verso l'ascensore con la bustina di emergenza ancora in mano.
Si aprono le porte dell'ascensore mentre mi guardano ancora, entro e mi volto per salutarli ancora e lo vedo.
Oddio! Mi tremano le gambe. È strepitoso, bellissimo, con il completo della squadra, i suoi deliziosi capelli leggermente scompigliati e gli occhi sorridenti che mi guardano.
"Amyyyyy" mi urla
Le porte si stanno chiudendo piano, sento un calore nella gola, apro l'ultima bustina e mentre corre verso l'ascensore vomito. Per fortuna che le porte si sono chiuse.
Non sono pronta, non lo sono per niente. Butto la bustina nel cestino dentro l'ascensore e spengo velocemente il telefono. Devo calmarmi prima, assolutamente.

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