Capitolo 9

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Quant'era bello stare tra le sue braccia,quelle braccia possenti che mi stringevano forte. Quanto volevo rimanere abbracciata a lui per sempre.

-Iris...io devo andare...-
-Dove??-
-Devo tornare nel mio mondo...mi spiace lasciarti sola...ma devo farlo!-
-NON VOGLIO!! Resta al mio fianco....-
-Oh...piccola mia...-
-Quando tornerai?....dimmelo altrimenti...io impazzisco senza te!-
-Amore mio non lo so...ma non presto!-
-Allora voglio venire con te...per favore...-

-Piccola...io non posso...-

Delle lacrime bagnarono il mio volto,e le sue braccia mi strinsero forte i fianchi,tirandomi a sé.

-Amore...nono ti prego non piangere! Va bene...però ti posso portare con me ad una sola condizione.
Devi diventare la mia compagna di vita. Per diventare ciò devi diventare la custode dell'inferno,e quindi diventare un'immortale!
Devi abbandonare la scuola e seguirmi...devi essermi sempre fedele e giurarmi di non tradirmi mai con i miei fratelli.
Sei disposta a fare tutto ciò? Io ti porto con me solo se accetti queste condizioni.-
-Va bene,va bene...però voglio stare con te...la mia vita non ha senso senza di te...-dissi asciugandomi le lacrime.

-Amore mio...! Sei la persona più bella che abbia mai conosciuto in tutti questi anni di vita...! Resta come...resta al mio fianco per sempre vita mia.-
-Lo farò! Amore...ma come faccio a diventare immortale?-
-Amore...devi bere il sangue di un dio...-

-Il sangue? Che schifo!!-
-Ahahahahhah!!! Lo so...ma se vuoi rimanere al mio fianco...devi bere il sangue di un dio!...-
-Di chi?-
-Se vuoi...ti faccio bere il mio sangue...-
-Va bene! Quando e dove?-
-Dovremo andare nel mio mondo...-
-Va bene...sono pronta!-

Hades prese il mio ciondolo e disse delle parole in greco,che io non capii e mi prese per mano.

Dinanzi a noi si aprì uno squarcio che attraversammo mano a mano. Arrivammo di fronte ad una porta...enorme,con sopra una scritta..accanto a noi scorreva un fiume rosso. Come il colore del sangue. Io,lo fissai inorridita,e Hades mi strinse ancora di più la mano.

-Amore...quello non è un fiume vero e proprio...e quella che scorre lì dentro..non è acqua ma sangue. È il sangue di tutti i morti che passano nel mio mondo.-
-Che cosa? È sangue...ma come..-
-Nel mio mondo transitano tutti i morti...che da mortali hanno ingannato le persone,le hanno uccise...insomma...tutte le anime dannate,che hanno commesso peccati imperdonabili.-
-Amore...ma che cosa succede alle anime una volta arrivati..qui?-
-Qui...tutte le anime vengono punite amaramente per i loro peccati...commessi nella vita.-
-Cosa???-gridai sgranando gli occhi.

-Vieni...Iris...ti faccio fare una visita nel mio mondo...ma prima...devi diventare la custode dell'inferno !-
-Q-quindi...devo bere del sangue?-

-Si amore...ora che siamo qui..hai ancora la facoltà di scegliere se tornare nel mondo degli umani,o restare al mio fianco.
Ricordati che sei stata tu a scegliere di seguirmi..! Se ora ti lascio andare,questo sarebbe un ADDIO definitivo.-
-Amore non voglio lasciarti...giurami che rimarrai sempre con me!-
-Certo piccola...te lo giuro...starò sempre con te!-

Aprimmo insieme la porta dell'inferno...e dinanzi ci si parò un cane a tre teste,Cerbero,che faceva da guardia dell'Ade e sorvegliava che nessun'anima tentasse di scapparvi fuori.

Quando vidi questa creatura,per un attimo smisi di respirare,ed Hades lo notò.

-Ehi..piccola tranquilla..è solo Cerbero! Non può farti niente...non finché ci sono io qui con te..-detto questo mi abbracciò forte continuammo il nostro cammino.

Arrivammo vicino ad una strana sorgente,dalla quale sgorgava un'acqua buia e ribollente,un triste ruscello che presto s'impantanava nel grigio di una palude.

Mentre scendevamo per un sentiero impervio di fianco al ruscello,guardavo quelli che erano nel pantano:nudi e infangati,che si picchiavano non solo prendendosi a pugni,ma anche dandosi calci,spintoni,testate e morsi,sbranandosi a vicenda.

-Questi dannati sono anime,di coloro che in vita si lasciarono vincere dall'ira. Sott'acqua poi ce ne sono altrettante,che con i loro sospiri fanno ribollire il fango..-
-È una cosa disgustosa...quindi è questo l'inferno...-

Girammo intorno alla pozza,schiacciati tra il fango e le rocce della riva fino a quando non arrivammo ai piedi di una torre.

Hades scese nella barca e mi fece entrare dietro di lui,e solo quando anch'io fui dentro la barca parve carica. Subito essa partì.

Le torri rosse della città di Dite si vedevano già dalla palude,ma quando arrivammo ai piedi delle mura mi parvero ancora più incandescenti,tanto il fuoco che bruciava al loro interno,arroventandole.

Allora vidi più di mille diavoli appollaiati sulle porte della città,che con la bava alla bocca dicevano...

-Chi è questa,che senza morte va per il regno della morta gente?-

-Questa...è la vostra futura signora ...la mia donna,la mia sposa!-rispose Hades freddo.

-Ahahah...tu sposi una fanciulla..così innocente...anche se non sei in grado di amare?-
-Silenzio voi altri! Io amo questa fanciulla...più di me stesso..e voi luridi diavoli non oserete torcerle un solo capello! Lei è la signora,che domina incontrastata su di voi dannati!-grugnì Hades.

Mi voltai nella sua direzione e lo baciai sulla guancia,ricevendo in cambio un bellissimo sorriso.

Il sentiero continuava e scendeva su un fianco così spaccato e scosceso che sembrava di camminare sui resti di una frana. A metà sentiro,c'imbattemmo in un essere mostruoso,il Minotauro, che appena ci vide si morse da solo e iniziò ad inseguirci finché non fummo vicini al Flegetonte.

Il fiume di sangue bollente dove bruciavano tutti quelli che in vita erano stati violenti.

Io,vidi un ampio fossato,che faceva un arco tutt'intorno al girone infernale. Tra la riva del fiume e la parete rocciosa correvano dei centauri armati di saette.

Hades mi guidò ad un punto in cui il sangue era più basso,tanto che le anime dei dannati uscivano con tutto il busto e alcuni erano immersi solo con i piedi. Qui attraversammo il Flegetonte e proseguimmo il nostro cammino.

A volte era difficile riuscire a trovare le parole giuste per raccontare ciò che si è visto,per esprimere le emozioni più profonde. Per questo dirò le cose così come le vidi.

Vidi uno,aperto,spaccato in due dal mento fino alle gambe. Tra le gambe gli pendevano le budella,lo stomaco,l'intestino,il fegato e il cuore. Lo fissai esterefatta ed egli si aprì il petto con entrambe le mani.

Ritrovai il coraggio di guardarmi intorno e vidi un'altro dannato che aveva la gola forata e io naso diviso a metà fino sotto le ciglia e quando capì che lo stavo guardando,afferrò la mascella di uno,che gli stava accanto e la spalancò con rabbia come se volesse staccagliela.

Un altro non aveva più le mani,ma sollevò in alto i moncherini e il sangue gli colò tutto sulle braccia mozze.

Quel che vidi in seguito,faccio fatica a raccontarlo.

Mi si rivoltò lo stomaco a guardare quello spettacolo orribile;sbiancai e per poco mi sentivo male.

Mi girava la testa e tutto d'un tratto mi si ofuscò la vista,mi agrappai al braccio di Hades,che mi accarezzò dolcemente la schiena.

-Forse è meglio che ci fermiamo qui...-
-Nono! Sto bene...continuiamo..-

BACIO MORTALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora