Capitolo 1

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Driiiin.

-Questa cavolo di sveglia!!!! Maledico quel dannato figlio di buona mamma che ha inventato questo stupidissimo oggetto!!- strisciai fuori dal mio letto a malavoglia. Cercai di sistemare i miei lungli capelli mossi in una coda di cavallo alta,ma fu inutile così lasciai perdere, mandandoli al diavolo.

Ero in ritardo per la scuola incominciai a correre,stando attenta a non cadere, sbattendomi dietro la porta.

-Scusi prof. sono in ritardo- arrivai in classe con il fiatone e raggiunsi l'unico posto libero che c'era. Feci finta di seguire le solite e noiosissime lezioni,che ogni giorno mi perseguitavano,e che ogni giorno dovevo sopportare. Accanto a me c'era un ragazzo a dir poco strano. Aveva gli occhi neri,come la pece, e i capelli anch'essi neri,era alto e muscoloso. Continuava a fissarmi insistentemente fino a quando non andai su tutte le furie -Hai finito di fissarmi?? È da più di due ore che non stacchi quei cavolacci di occhi che ti ritrovi,da me! Si può sapere che diamine vuoi???- dissi scattando in piedi e beccandomi il rimprovero da parte della nostra professoressa di letteratura.

Pochi minuti dopo mi arrivò un bigliettino da parte del ragazzo -Ehi...come siamo scontrosi micetta. Ma vedi di non alzare la voce con me! Perché potresti ricevere un provvedimento divino,da un momento all'altro,quindi meglio non rischiare,baby- quando lessi quelle parole,riuscì a stento a mantenermi dal ridere. Impugnai la mia matita e gli risposi con tanta arroganza - Una...punizione divina??? Ahahahahah!!! Ma fammi il piacere di tenere quella boccaccia chiusa...non sei altro che un bambino viziato!- tsk che rabbia...ma chi si credeva di essere quel tipo lì?

La giornata scolastica trascorse lentamente, al suono della campanella mi precipitai fuori dalla classe e mi diressi verso casa frettolosamente.

Mi buttai sul letto con tutto il peso corporeo,facendo aderire perfettamente la mia schiena sul materasso. Chiusi gli occhi e cercai di distrarmi dal mondo che mi circondava, con l'accompagnamento di una musichetta.

Improvvisamente,il mio cellulare incominciò a vibrare,ed io afferrai quel merdosissimo cellulare e risposi alla chiamata da parte di un numero sconosciuto.

- Pronto?-
-Ehi...baby...-
-Tu...che diamine vuoi? E poi...come fai ad avere il mio numero di cellulare..?
-Baby...non scaldarti troppo...ti ho chiamata per chiederti...di affacciarti alla finestra della tua camera!-

Non appena mi affacciai ,lo vidi sul ramo dell'albero,che si affacciava di fronte alla camera. Con un salto atterrò perfettamente sul pavimento della mia stanza e mi tirò a se.

BACIO MORTALEWhere stories live. Discover now