"Stai facendo esattamente la scena del padre geloso..."- lo informò Selene -"Oh andiamo, ma tu da che parte stai?"-rispose Alex.

"Dalla loro ovviamente, sono così carini"- disse addolcita la donna.

***

Anche in questo momento, i loro genitori li osservavano da quella Costellazione.

"Per non parlare dei miei lettori accaniti"- continuò lei, facendo risvegliare Harry dai pensieri dolci sulla ragazza -"Dunque, chi se la sente di confidarsi?"- chiese Rita.

Nessuno parlò, Harry girò la testa di lato, cercando di evitare la donna -"Partiamo dal più giovane"- parlò lei trascinandolo via -"Splendido!"- aggiunse infine.

La porta del magazzino si aprì, dentro volò un taccuino, e una piuma per scrivere, infine fecero il loro ingresso i due.

La porta venne socchiusa, mentre la donna si avvicinava a Harry -"Uhm, è intimo"- commentò lei.

"Ehm, ci mettono le scope.."- rispose lui con sguardo diffidente -"Ti sentirai a casa tua allora"- concluse lei spingendolo avanti.

"Non ti dispiace se prendo una penna prendi appunti, vero?"- chiese lei, nel frattempo che Harry si accomodava -"Oh, ehm, no"- rispose lui, i suoi occhi verdi si illuminarono.

"Dunque, dimmi Harry...eccoti qui, un ragazzo di appena dodici-"

"Ne ho quattordici, scusi"- la interruppe il corvino.

"Che sta per competere contro tre studenti, non solo di gran lunga più emotivamente maturi di quanto tu sia, ma maestri in incantesimi che tu non effettueresti neanche nei tuoi sogni più vivaci.."- continuò lei. La penna sfrecciava sul taccuino -"Agitato?"- intuì la donna, e la penna puntò su di lui.

"Ehm io, io non so in realtà, non ci ho pensato"- iniziò Harry distrattamente, perchè la sua attenzione era rivolta verso il taccuino, sopra cui la penna sfrecciava imperterrita. -"Ignora la penna"- esclamò la Skeeter.

"Certo tu non sei un ragazzo di dodici anni qualunque"- esclamò lei -"Quattordici"- la corresse Harry -"La tua storia è leggenda"- continuò non ascoltandolo.

"Credi sia stato il trauma del tuo passato a renderti così incline, a iscriverti a un torneo tanto pericoloso?"- chiese lei -"Ehm, no...no, io non mi sono iscritto"- disse Harry.

"Oh, no...certo che no"- disse in un primo momento, per poi fargli un silenzioso e impercettibile occhiolino complice -"Tutti amano i ribelli Harry"- rise lei. Harry sorrise soddisfatto dentro di se, pensando se a Sofia piacesse il suo lato ribelle -"Cancella l'ultima frase"- disse la giornalista seria, risvegliando Harry dai suoi pensieri di Sofia un altra volta.

Diamine, quante volte pensava a lei? 

La penna cancellò l'ultima frase, e la donna continuò a parlare -"Parlando dei tuoi genitori, se fossero vivi, cosa credi proverebbero? Orgoglio o ansietà?"- chiese lei.

"Perchè il tuo atteggiamento dimostra almeno un patologico bisogno di attenzioni...o peggio, uno psicotico desiderio di morte.."- chiese lei provocandolo.

Harry la ignorò, o forse era troppo preoccupato a leggere nel taccuino, con un'espressione accigliata -"Ei, non mi luccicano gli occhi per i fantasmi del mio passato!"- disse indignato.

𝐆𝐫𝐞𝐞𝐧 𝐄𝐲𝐞𝐬||𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora