Capitolo Due

Depuis le début
                                    

Harry, nella luce delle sei del pomeriggio, calante e pesante sui mobili di legno bianco, è ancora più bello. Guarda fuori dalla finestra, la camicia finalmente sbottonata fino al tatuaggio della farfalla, una mano a girare uno dei suoi anelli. Alza gli occhi verdi solo allo scatto della serratura, e sorride di riflesso, tutto labbra rosse e fossette. Louis non è più stanco.

''Stasera non ho più un impegno'' confida, come se fosse un segreto tra loro due ''O meglio, l'ho annullato a causa di un libraio per cui ho comprato una guida come pretesto per parlargli qualche minuto, quindi-''

''Tu cosa?'' Louis sbuffa una risata quando Harry sgrana gli occhi e arrossisce appena, ma lui è sicuramente in condizioni peggiori, a meno che il calore sulla sua faccia non sia una sua impressione.

''Niente. Comunque, stasera'' Harry dondola sugli stivaletti, continuando a guardarlo e sorridere timidamente, ma in maniera spontanea, solo per lui. ''Potremmo-''

''Merda'' interrompe Louis, facendo sobbalzare le spalle dell'attore. Si schiaccia il palmo della mano sulla fronte, dandosi dello stupido e dell'irrimediabilmente sfortunato almeno una decina di volte. Insomma, ha la data cerchiata sul calendario e il regalo sul comodino da una settimana, come ha fatto a passargli di mente? ''Merda, stasera è il compleanno di mia sorella. Io- Davvero, posso provare a liberarmi, è solo una cena tra amici, alla fine, e lei posso vederla domani- Fa vent'anni, non è niente di-''

''Posso venire con te.'' interrompe Harry, tenendosi nervosamente le dita mentre Louis abbassa la mano e riprende fiato. Non è sicuro di aver sentito bene. ''Nel senso, se puoi avere un più uno, posso accompagnarti. Non è un problema. A meno che tu non voglia, ovviamente, è la tua famiglia e i tuoi amici e io non- Non avrei nemmeno dovuto chi-''

''Va bene'' devono smetterla di interrompersi a vicenda, non è vero? La prossima volta, Louis lo lascerà finire, prima di stroncarle le sue paranoie sulla maleducazione. Si limita a sorridere, rispecchiando l'espressione rilassata di Harry.

''Quindi ci vediamo stasera?''

''Sarò quello davanti casa tua'' risponde subito l'attore, forse un po' troppo di getto, ma a Louis va benissimo così, soprattutto quando il tutto è accompagnato da un sorriso a trentadue denti.

***

Maya ha risposto al suo messaggio 'porto un amico' con una stringa di pollici in su e faccine dagli occhi a stella, segno che sì, ne è entusiasta, e sì, lo sapranno già tutti. Ovviamente, Louis ha evitato di aggiungere che il suo amico è un modello e attore di fama mondiale, di cui hanno visto lo spot mentre pubblicizzava l'ultimo profumo di Gucci (questa cosa non manda a puttane il cervello di Louis, che ancora non processa come Harry abbia voglia anche solo di parlargli. Nemmeno un po').

E' anche tardi per dirlo, comunque, dato che hanno appena suonato il campanello di casa Payne: Harry, in skinny bianchi e morbida camicia di seta color carta da zucchero, si rigira un pacchetto tra le dita ingioiellate. Louis osserva quel movimento: ''Non dovevi.''

''E' il minimo'' risponde, sotto la morbida nuvola di ricci color cioccolato. Gli stivaletti si scambiano il suo peso, mentre con occhio curioso guarda la facciata viola e bianca della casa. Louis si passa una mano sui pantaloni marroni, osservando una piega sulla camicia bianca. Harry gliela aggiusta con gesto veloce, discreto.

Sta per ringraziare, quando il suo migliore amico Liam, in grembiule rosso ed espressione corrucciata, spalanca la porta. I corti capelli sono drizzati, segno che è nervoso. La luce morbida della casa li inonda nel vialetto già buio.

''Ho quasi bruciato il tacchino ripieno'' dice infatti, lasciandoli accomodare da soli e filando di nuovo in cucina. Louis non ne è nemmeno stupito, e ha già anticipato ad Harry che il cibo non sarà nulla di che. Liam è universalmente conosciuto come pessimo cuoco. Entrano e si chiudono la porta alle spalle, mentre Harry mormora a Louis:

Notting Hill ||L.S.||Où les histoires vivent. Découvrez maintenant