XLIII - Two peas in a pod

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«Ariaaa» si sentì anche chiamare poco dopo, e visto che era piuttosto improbabile che degli uccelli sapessero pronunciare il suo nome o qualsiasi altra parola, capì che si trattasse di qualcuno che stava cercando di attirare la sua attenzione lanciando dei piccoli sassolini contro la finestra di camera sua.

Si alzò controvoglia dal divano e stoppò l'episodio proprio nel momento in cui Rachel, Chandler e Ross cercavano di portare sù per le scale il nuovo divano di quest'ultimo mentre urlava a squarciagola "Pivot!".

Spalancò la finestra e guardò in basso, ritrovandosi davanti proprio l'ultima persona che si aspettava di vedere.

«Ehi» esclamò Noah a gran voce per farsi sentire da laggiù.

Nonostante cercasse di mostrarsi indifferente e per niente turbato, rivederla dopo un bel po' di settimane l'aveva destabilizzato, e non poco. Non sapeva neanche lui cosa gli fosse passato per la mente nel momento in cui il suo cellulare gli aveva ricordato attraverso un promemoria che erano passati esattamente cinque mesi da quando si erano ritrovati per caso nella stessa sala a guardare uno dei tanti film degli Avengers.

«Ehi, che ci fai qui?»

Lui sorrise contento di sentirsi rivolgere quella domanda «Vieni?» agitò in aria due biglietti del cinema.

Aria lo guardò confusa, non capendo bene cosa fossero quei due pezzi di carta che stringeva in una mano.

«Solo un vero fan degli Avengers sa che oggi torna al cinema, per la seconda volta, Avengers: Endgame» continuò a sorriderle, speranzoso che accettasse il suo invito «Ho comprato i biglietti il giorno dopo aver visto Infinity War con la speranza che stavolta i biglietti per le coppie sarebbero serviti a qualcosa»

Anche Aria sorrise nel ricordare quando quella volta la cassiera aldilà del bancone dei pop corn le aveva fatto perdere la pazienza con le sue domande stupide.

«Allora che fai? Vieni con me?»

«Aspettami, cinque minuti e sono pronta»




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«Bentornata!» ad accoglierla una volta rincasata c'era Beth seduta a braccia conserte in camera sua e con tutta l'aria di essere più seria che mai «Io e te dobbiamo fare quattro chiacchiere, signorina...»

«Ti avviso, se continui a parlarmi della proposta, delle lacrime di felicità, del cuore che stava per esplodere e dell'anello che ti pesa terribilmente al dito, mi metto ad urlare» aveva detto lei prendendola sul ridire, anche se non ci trovava proprio niente di divertente nell'ascoltare per l'ennesima volta quella storia che conosceva ormai a memoria.

«Non provarci neanche a fare la spiritosa» la ammonì la bionda che si alzò e le andò incontro, stringendo in una mano un pigiama rosa di Victoria's Secret «Carino questo pigiama, vero?» glielo sventolò davanti al viso «Mi ricorda molto il mio... e guarda caso Dimitri l'ha prestato un paio di settimane fa ad una ragazza che ha dormito da lui. Io credevo si trattasse di Sophie, eppure eccolo qui, in camera tua... che strana coincidenza non trovi anche tu?»

«E invece potrei stupirti mia cara Betty Boo! Questo pigiama è mio e l'ho nascosto fino a questo momento perché non volevo far sapere a nessuno che tutto d'un tratto mi piacesse il rosa»

«Racconta, muoviti!» le indicò il letto alle sue spalle per invogliarla a prendere posto in quella che era la sua stessa stanza «Quando ti ho detto che Dimitri era strano non credevo di certo che lo fosse perché tu centrassi in tutta questa storia!»

«E va bene...» si sedette al suo fianco e si lasciò andare per la prima volta, permettendo alla sua migliore amica di venire a conoscenza di quelle che erano le improbabili sensazioni che provava da un paio di mesi, quando in una stanza piena di gente nel guardarsi intorno incrociava gli occhi di Dimitri e si sentiva terribilmente strana.

«Quindi ricapitolando, avete dormito insieme due volte e tu hai capito che provassi qualcosa per lui quando quel tranquillissimo venerdì sera eri ubriaca e lui ti teneva i capelli mentre vomitavi?» riassunse in breve Beth, sentendo la testa scoppiarle per tutte le informazioni di cui era venuta a conoscenza in meno di dieci minuti. Insomma si parlava di Aria che si era presa una cotta - e ciò già bastava per sconvolgerla, - ma se poi si aggiungeva anche che colui per cui aveva una cotta era Dimitri, suo fratello Dimitri, allora nulla aveva un senso.

«Ma non è finita qui...» emise in un leggero sussurro «Ci siamo anche baciati»

Beth spalancò la bocca ma da essa non uscì nessun suono.

«È successo la sera del suo compleanno... poco dopo che lui e Sophie si fossero lasciati» pronunciò per la prima volta il nome della rossa correttamente, senza che nessuno dovesse intervenire per correggerla «Il problema adesso è che entrambi ci evitiamo da quel giorno»

«Tu e Dimitri? Cioè mio fratello e la mia migliore amica?»

«Ti devo ricordare che tu, la mia migliore amica, ti stai per sposare con Nicholas, mio fratello?» le rinfacciò Aria a sua volta.

«No, giusto, hai ragione» ridacchiò ancora scioccata nell'immaginare quei due insieme come una vera e propria coppia «Però aspetta un attimo, tu stasera sei uscita con Noah...»

«E quindi?»

«Ma sei scema?» le tirò un cuscino dritto in faccia «Non puoi ignorare tutto stavolta. Devi parlarne sinceramente con Dimitri e chiarire tutto»

«Non c'è nulla da chiarire. Con il passare del tempo impareremo a far finta di niente»

«Quindi tu vuoi fingere che nulla sia accaduto?» le domandò con gli occhi fuori dalle orbite, non potendo accettare che commettessero un tale errore «Vuoi fingere che non abbiate mai avuto voglia di baciarvi e che poi quando vi siete baciati tu non ti sei sentita in gabbia, come invece accade di solito?»

Aria annuì con decisione senza neanche un minimo cenno di ripensamento. Sapeva beve cosa avesse provato e nonostante fosse stata terribilmente bene, quella cosa non poteva funzionare, persino lei era a conoscenza che due come lei e Dimitri o si lasciano il giorno dopo e perdono tutto a partire dall'amicizia o restano insieme per tutta la vita.

«Perché vuoi rinunciare a qualcosa di così bello?» Beth allungò le mani nella sua direzione e le strinse forte «Perché continui a perdere tempo dietro a Noah se già sai che non potrà mai esserci nulla tra di voi?»

«Io con Noah sto bene»

«E allora vedila così: tu e Noah siete come pane e burro d'arachidi»

«E che cavolo significa questo?» domandò confusa Aria, aggrottando le sopracciglia difronte alle solite stranezze dell'amica.

Ne aveva davvero viste di ogni ormai. Beth credeva in molte cose, come l'oroscopo per esempio, ne era completamente ossessionata, e proprio per quel motivo ogni volta che facessero colazione insieme passava una buona mezz'ora a leggerglielo. In quel momento, invece, se ne uscì con il pane ed il burro d'arachidi, che tra l'altro ad Aria neanche piaceva il burro d'arachidi e trovava il suo odore alquanto ripugnante.

«Il pane ed il burro d'arachidi stanno bene insieme...»

«Ma?» Aria capì dal suo sguardo e dalla titubanza alla fine della frase che ci fosse un ma grande quanto una casa.

«Ma in natura nascono divisi»

«E con ciò cosa stai cercando di dirmi?»

«Che mentre tu e Noah siete come pane e burro d'arachidi, tu e Dimitri siete come due piselli in un baccello»

«Ma che razza di paragoni sono? Due piselli in un baccello?»

«Si, two peas in a pod!» esclamò con un gran sorriso «Il pisello ed il baccello nascono insieme e sono destinati a stare insieme per tutta la vita»

«Stronzate»

«Nah, tu sei la sua pea e lui è il tuo pod

AriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora