3.Little Dream

237 19 5
                                    

Light Yagami. Diciassette anni. Non poteva credere che il suo primo giorno di scuola sarebbe finito così. La pioggia batteva violenta creando tintinnii sulle finestre di quella piccola casa. La casa del suo, presunto, nuovo amico.
Fin da quando aveva visto quel ragazzo per la prima volta, era attirato da lui come una calamita.
Ryuzaki. Diciassette anni. Era un tipo strano, aveva la pelle chiara e spenta, i capelli corvini anche troppo spettinati, pesanti occhiaie ed era abbastanza esile. Nulla. Assolutamente nulla di queste cose, poste su un'altro essere umano, sarebbero potute piacere a Light Yagami. Eppure ora si trovava a fissarlo intensamente mentre preparava del tè caldo
"Tieni, è ai frutti rossi. Non so quanto ti possa piacere, ma avevo solo questo" disse con voce cupa e spenta, con una sfumatura di apatia.
"No no va benissimo, anzì grazie mille per l'ospitalità" Light sorrise e Ryuzaki annuì.
𝘊𝘩𝘪𝘴𝘴𝘢̀ 𝘴𝘦 𝘴𝘰𝘳𝘳𝘪𝘥𝘦 𝘮𝘢𝘪 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘢
Penso il castano iniziando ad immaginarsi il sorriso dell'altro.
"Tu...ecco...vivi qui da solo?"
Light cercò di iniziare una conversazione con la prima domanda che gli venne in mente.
"In realtà no, vivo con il mio tutore legale che per me è come un padre."

"Capisco..."

"E...la tua famiglia? Come va?"

Light sospirò.Con qualcuno doveva pur sfogarsi e il malcapitato era quel Ryuzaki dalla voce atona.
"...Diciamo benino, mio padre è morto qualche mese fa. Per questo ci siamo trasferiti, però io, mia madre e mia sorella ce la caviamo"

Light si aspettava un 'mi dispiace' o qualcosa di simile, ma invece non ricevette nulla di simile.
"Non è poi così grave"
Iniziò a dire.
Light rimase scioccato da quelle parole.
Come poteva dirle?
𝘔𝘢 𝘴𝘪 𝘳𝘦𝘯𝘥𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘪𝘰̀ 𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘪𝘤𝘦 𝘰𝘱𝘱𝘶𝘳𝘦 𝘯𝘰?
Pensò il castano con gli occhi semi sbarrati.
"O meglio, la morte non è altro che una conseguenza delle azioni da noi compiute...però io mio padre non l'ho mai conosciuto quindi non saprei che dirti a riguardo"
Concluse il corvino.
Light era una via di mezzo tra lo scioccato, il disgustato e l'ammaliato.
Il modo di pensare di quel ragazzo lo aveva sorpreso e non poco. Ma allo stesso tempo si sentiva sempre più attratto da lui. Sentiva delle strane sensazioni.
Dopo qualche secondo di silenzio, Light parlò.
"Oh, ha smesso di piovere. Sei stato davvero gentile, ma credo che sia meglio che io vada a casa"

"Ehm...si, certo"

Il castano era sicuro di aver sentito un briciolo di imbarazzo in quella frase.
Strano. Ryuzaki era uno che non si imbarazzava mai.
O forse era solo lui a crederlo?

Il giorno dopo si rividero a scuola e, come il giorno precedente, Light non riusciva a staccare gli occhi da quel tipo così...affascinante.
Un attimo. Aveva appena considerato affascinante un ragazzo.
Certo lui non era mai stato particolarmente interessato alle donne. Ma questo perchè non era proprio interessato all'amore.
E allora come mai quel Ryuzaki riusciva a mandargli in pappa il cervello?
Dopo la scuola, il sole splendeva.
𝘐𝘯 𝘐𝘯𝘨𝘩𝘪𝘭𝘵𝘦𝘳𝘳𝘢 𝘪𝘭 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰 𝘤𝘢𝘮𝘣𝘪𝘢 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘪̀ 𝘧𝘢𝘤𝘪𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦?
Si chiese, ma una voce monocorde attirò la sua attenzione con un'inaspettata richiesta.
"Light, ti va se torniamo a casa insieme?"







Sick Bells ~ lawlightWhere stories live. Discover now