𝓬𝓪𝓷 𝔀𝓮 𝓳𝓾𝓼𝓽 𝓭𝓪𝓷𝓬𝓮?

~chapter five~

La mattina seguente, l'aria è stranamente tranquilla. Sembra quasi che il mondo intero stia trattenendo il respiro, in attesa che qualcosa accada. Non so se sia una sensazione positiva o negativa, ma decido di non pensarci troppo mentre mi preparo per la scuola.

Jay mi aspetta in cucina, come al solito, ma stavolta non ci sono battute o sorrisi. Mi guarda con un'espressione seria, come se stesse per dirmi qualcosa di importante.

"Y/N, oggi fai attenzione," dice finalmente. "Non so perché, ma ho un brutto presentimento."

"Che vuoi dire?" chiedo, cercando di non sembrare preoccupata.

"Non lo so. Forse sono solo io. Ma... se succede qualcosa, promettimi che mi chiamerai subito."

Annuisco, cercando di tranquillizzarlo. "Va bene, oppa. Promesso."

Il viaggio verso scuola è più silenzioso del solito. Anche Jay sembra immerso nei suoi pensieri, il che non fa che aumentare il mio senso di inquietudine. Quando arriviamo, scendo dalla macchina con un saluto veloce, cercando di scrollarmi di dosso quella strana sensazione.

---

La giornata inizia senza intoppi. Durante la prima ora, Doojin sembra stranamente assente. Non fisicamente – è al suo posto, circondata dalle sue solite seguaci – ma il suo sguardo è distante, come se stesse pianificando qualcosa. Mi sforzo di ignorarla e mi concentro sulla lezione, ma non posso fare a meno di sentire il peso della sua presenza.

Durante la pausa, decido di evitare la mensa e di rifugiarmi di nuovo nel giardino. Non è un posto del tutto sicuro – Doojin sa dove trovarmi se vuole – ma almeno è tranquillo. Mi siedo sotto lo stesso albero del giorno prima e tiro fuori il mio quaderno per scrivere qualche pensiero.

Non passa molto tempo prima che Ni-ki mi raggiunga.

"Sempre qui, eh?" dice, sedendosi accanto a me senza invito.

"Mi piace questo posto," rispondo, alzando lo sguardo dal quaderno. "E poi è meglio che stare dentro."

Lui annuisce, appoggiandosi al tronco dell'albero. "Non posso darti torto. Ma hai pensato a quello che ti ho detto ieri?"

"Sì," ammetto. "E penso che tu abbia ragione. Non posso continuare a scappare."

Ni-ki sorride, e per un attimo sembra quasi orgoglioso. "Bene. Allora, qual è il piano?"

"Non ne ho ancora uno," confesso. "Ma sto lavorando su di esso."

"Va bene. Quando sei pronta, fammelo sapere. Ti coprirò le spalle."

Le sue parole mi danno conforto, anche se non sono sicura di cosa significhi "essere pronta". Forse lo capirò quando arriverà il momento.

---

Il pomeriggio si rivela più complicato. Durante la lezione di scienze, la professoressa ci assegna un lavoro di gruppo, e io finisco per essere accoppiata con Doojin. Il mio stomaco si stringe all'idea di passare un'ora con lei, ma cerco di mantenere la calma.

"Allora, Y/N, cosa facciamo?" chiede con un sorriso che non raggiunge gli occhi.

"Possiamo iniziare dividendo il lavoro," rispondo, cercando di mantenere un tono neutro.

Lei annuisce, ma è chiaro che non ha intenzione di collaborare davvero. Passa la maggior parte del tempo a scrivere sul telefono, lasciandomi a fare tutto il lavoro. Non mi sorprende, ma non posso fare a meno di sentire un misto di frustrazione e rabbia.

Quando la lezione finisce, mi alzo per consegnare il lavoro alla professoressa, ma Doojin mi blocca.

"Aspetta," dice, afferrandomi per il braccio. "Non pensare che questo cambi qualcosa tra noi."

La guardo, cercando di mascherare il mio nervosismo. "Non lo penso affatto."

Lei mi fissa per un momento, poi lascia andare il mio braccio e si allontana senza dire altro. Il mio cuore batte all'impazzata, ma cerco di non pensarci. Ho fatto il mio dovere, e questo è ciò che conta.

---

Quando la campanella finale suona, mi sento sollevata. Raggiungo l'uscita della scuola, dove Jay sta già aspettando con la macchina. Mi accoglie con un sorriso stanco.

"Come è andata oggi?" chiede mentre salgo.

"Non male," rispondo, anche se non è del tutto vero.

Jay mi guarda di sfuggita, ma non insiste. Durante il viaggio di ritorno, mettiamo su la nostra playlist preferita e cantiamo insieme, cercando di scacciare le tensioni della giornata. Per un momento, tutto sembra normale.

---

A casa, dopo cena, ricevo un messaggio inaspettato sul telefono. È da Doojin.

**Doojin:** "Domani ti voglio parlare. Sola. Non fare storie."

Il messaggio mi manda in confusione. Cosa potrebbe volere? Non ho tempo di pensarci troppo, perché subito dopo ricevo un altro messaggio, questa volta da Ni-ki.

**Ni-ki:** "Se hai bisogno di aiuto, chiamami."

Come fa a sapere? Scrollo la testa, ma non posso farea meno di sentirmi un po' più al sicuro. Qualunque cosa accada domani, non saròsola.

______________
Ma salve amici lettori e amiche lettriciiii
Vi sta piacendo la storia? Ho intenzione di farla molto intrigante, così da mettervi più curiosità hihihi
Si lo so sono malefica però vi amo giuro
Alla prossima!!
-val