Capitolo 34.

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Il 55 non era mai stato così piacevole come quella sera. Essere in compagnia di Federico e divertirmi con lui, era di gran lunga migliore di passare la serata con il terrore di incontrarlo.

Era passata qualche settimana dalla nostra litigata furiosa avvenuta per colpa di quelle fotografie. Nessuno dei due aveva più accennato all'argomento. Io avevo bloccato il numero di Chiara, in modo tale che non mi potesse più mandare nulla, lui aveva fatto lo stesso. Avevamo deciso di chiuderla fuori dalle nostre vite e di non darle più tutto quel potere. Non poteva farci vacillare.

Smisi di osservare Paulo, che accarezzava Sophia e le faceva delle facce buffe per farsi perdonare di aver detto qualcosa di troppo poco prima, appena sentii Chiesa irrigidirsi al mio fianco. Gli lanciai immediatamente un'occhiata confusa e lui girò la testa verso di me, aveva un'espressione indecifrabile sul volto

-Amo, che hai?- cercai di usare un tono dolce, vederlo così perso non mi piaceva per nulla. Il suo sguardo era come vuoto

Arricciò le labbra e poi scosse appena il capo -nulla, ho visto Luca. Tutto qua.-

Le sue parole mi causarono un leggero disagio, insomma, era da quando mi aveva lasciata che non lo vedevo. Non avevamo mai avuto un confronto da quando ero tornata con Chiesa, e un po' mi dispiaceva -Lo sai, che io ora sto con te, vero?-

Lui sbuffò appena e mise un braccio intorno alle mie spalle, attirandomi più verso di sé. -Lo so, ma per certi versi lui è stato migliore di me con te e questo mi fa sentire maledettamente geloso.-

-Non pensare a quello che è stato, ma a quello che è. Quello che noi siamo, che noi abbiamo, non lo avrò mai con nessuno al di fuori di te- gli sorrisi dolcemente e lui sembrò rilassarsi, tanto che mi rubò un piccolo bacio sulle labbra.

Era ancora strano che mi baciasse così davanti a tutti. Che mi stesse accanto come se niente fosse. Che non temesse di far sapere al mondo che ero sua e basta.

-Sai come calmare i miei pensieri e questo mi manda in panne. Tu mi mandi in panne. Basta che mi stai vicina per mandarmi in totale confusione- sussurrò al mio orecchio, solleticandomi la pelle con le labbra e il respiro.

Sentii tanti brividi percorrermi interamente, sia per la sua vicinanza sia per l'intensità delle sue parole. Quanto avevo sognato che mi parlasse così? Tante volte, forse troppe, e finalmente stava accadendo. Mi sentivo così felice, come non lo ero davvero mai stata.

Alzai la mano per aria e lui fece lo stesso, così feci intrecciare le nostre dita in un gesto dolce e quasi simbolico. Le nostre mani unite proprio come le nostre anime e i nostri cuori. -Non facciamola mai più finire, Fede. Non lo sopporterei più- decisi di essere sincera e aperta come non mai, per fargli capire che piano piano la fiducia nei suoi confronti si stava ripristinando totalmente

Eravamo nuovamente Venere e Federico, anzi... Eravamo una versione migliore di ciò che eravamo stati, di gran lunga.

-Te lo giuro, mai. Non posso più stare senza te- mi intenerii immediatamente sentendolo parlare e nascosi il viso sul suo petto per alcuni secondi, lasciandogli un bacio all'altezza del cuore.

-Ora, devo andare in bagno, ok?- mi alzai dal divanetto e lui annuì leggermente, sembrava preoccupato da qualcosa -Che c'è?-

-Nulla, prima ho visto un gruppetto di ragazzi che hanno bevuto tanto, non so se siano ancora qua. Sta attenta. Ti direi che posso accompagnarti, ma so che non accetteresti- rise leggermente e io con lui, sì, sarebbe stata senz'altro quella la mia risposta.

Amavo che si preoccupasse per me, ma sapevo difendermi. Non doveva temere nulla. In poco tempo sarei stata nuovamente accanto a lui.
Così mi inchinai leggermente verso di lui e gli diedi un bacio a fior di labbra, prima di allontanarmi e andare verso il bagno.

Il locale era stra pieno di gente, ma non mi stupiva più di tanto. Sophia aveva messo su un bel posto. La musica era piacevole e mai troppo assordante, il cibo era ottimo e il personale gentilissimo. Doveva essere fierissima di quello che aveva costruito con le sue forze.

Feci per entrare nel bagno delle donne, ma una mano mi picchietò la schiena, così mi girai di scatto, già allarmata per l'avvertimento che Chiesa mi aveva dato poco prima, ma tirai un sospiro di sollievo quando vidi Luca davanti a me.

Mi sorrise in quel suo modo dolce, forse un po' più spento del solito, facendo brillare i suoi occhioni azzurri. Mi sospirò il cuore nel vederlo, era stato importante nella mia vita, oltre che per quello che avevamo condiviso, per ciò che aveva fatto per me.

-Venere, ciao. Ti trovo bene- mi lanciò un'occhiata ma senza nessuna malizia. -Sei qua con Fede, vero?-

Annuii e gli sorrisi di rimando -Ciao, Luca. Ti ringrazio! Sì, siamo seduti nel privè-

Fece un cenno con la testa e per un momento un silenzio imbarazzante calò su di noi. Era plausibile, dopo quello che c'era stato, parlare come se niente fosse, era strano. Così decisi di mettere fine a quella situazione. -Comunque grazie Luca. Per ciò che hai fatto. Non è un gesto che avrebbe fatto chiunque. Mi hai capita molto più di quanto mi sia mai capita io e sei stato in grado di spingermi verso la giusta direzione-

Scosse la mano in aria, come a significare che non dovessi ringraziarlo. Eppure dovevo eccome, non mi sarei mai dimenticata il fatto che aveva messo la mia felicità prima della sua.

-Era la cosa giusta, Venere. Volevo fossi felice e sapevo che solo lui poteva darti la vera facilità. Sei stata importante e non ti dimenticherò mai, non dimenticherò ciò che abbiamo condiviso, ma è giusto così.- mi strinse leggermente la mano, ma mi mollò immediatamente come se quel gesto non gli facesse per nulla bene -Sei nata per lui e lui per te-

Sentire dire quelle parole anche da altri, le faceva sembrare molto più reali. Io e Federico eravamo nati per stare insieme. In passato l'avevo pensato tante volte, ma poi mi ero detta che, seppure fosse così, l'universo non voleva accaddesse.

-Troverai una che ti amerà, Luca. Te lo meriti, sei un ragazzo speciale- sorrisi dolcemente e, alzandomi sulle punte, gli stampai un delicato bacio sulla guancia. Dopo di che, mi allontanai da lui ed entrai nel bagno, senza aggiungere altro.

Sapevo che certe persone, per quanto ti scuotessero la vita, non potevano restare per sempre con te. Lui era stato mandato da me nel momento in cui avevo più bisogno, mi aveva sollevata dal fondo e poi mi aveva dato una nuova possibilità di essere felice. Una nuova possibilità con l'amore della mia vita.

Non l'avrei mai amato come amavo Chiesa, era palese, ma avrei provato per sempre tanta gratitudine e un affetto infinito per lui. L'avrei nominato sempre con un sorriso sincero sulle labbra.

Mi guardai allo specchio, una volta entrata nel bagno, e mi resi conto di quanta luce emanavo. I miei occhi brillavano. Si vedeva lontano un miglio quanto fossi innamorata e quanto Federico Chiesa mi rendesse felice.

In quel preciso istante, mi sentii come se finalmente avessi raggiunto il mio posto nel mondo. Come se finalmente stessi con la mia giusta metà mancante, con colui che mi completava. In quel momento mi sentii come se davvero tutto, finalmente, sarebbe andato per il meglio.

Nota: 02:22 oggi ho aggiornato un po' prima. MIRACOLO. Mi amate, vero?

Vi anticipo già che siamo praticamente alla fine di questa storia. Mancano davvero pochi capitoli, credo due, massimo tre. Mi dispiace tanto finirla, ma ormai i nostri protagonisti sono felici, ne hanno passate tante, stravolgere ancora una volta le cose non avrebbe senso, no?

Però, io continuerò a scrivere e sarei felice se voi continuaste a supportarmi. Il vostro affetto mi sta aiutando davvero tanto e se sono riuscita a mandare avanti questa storia, che esiste dal 2019, è merito del vostro calore.

Il sondaggio che vi ho proposto ieri, è stato stra vinto da Pessina. Perciò sì raga, la prossima storia, che inizierò subito dopo che finirò questa, sarà ufficialmente su Matteo. 🤍

Ora vi saluto, augurandovi buonanotte, e vi chiedo di lasciare un parere sul capitolo e dirmi cosa accadrà ora che siamo alla fine, secondo voi. Vi amo, Ele 🤍

Un altro amore|| Federico ChiesaWhere stories live. Discover now