Capitolo 16

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Yumi afferra altri due pacchetti dove c'è scritto sopra il nome di mia mamma.«Ce ne sono altri... sono per te.»«Per me?»«Sì.»«Oh... che sorpresa.»Mia madre scarta per prima il mio regalo e mi guarda con un sorriso dolce in viso.«Un copri cuscino con sopra una foto tua e di Yumi...»«Babbo Natale è proprio bravo.»Sorrido.Successivamente apre quello di Ayano e rimane sorpresa.
«Ma è una cornice stupenda per una foto altrettanto stupenda!»
«Che foto?» le domando curiosa.
Gira la cornice vedo che al suo interno c'è una foto che ha scattato quando siamo andate io, lei e Yumi a Disneyland.
"Ayano, i tuoi regali sono sempre azzeccati."
Mia mamma sorride e stringe la cornice tra le braccia.


Dopo aver scartato i regali, siamo andati tutti a lavarci il viso, i denti, ci siamo messi i pigiami e siamo andati a letto ma io non riesco proprio a prendere sonno.
Fisso il soffitto della mia stanza senza riuscire a chiudere occhio, ho troppi pensieri per la testa.
"Perché sento questa sensazione dentro di me...? Mi sono già innamorata di lui in così poco? No... non è possibile... ma anche se fosse che ci posso fare? Niente. Lui non appartiene al mio mondo e non posso costringerlo a rimanere qui per un mio capriccio infantile. E se fosse come dice mamma, che a lui piace stare qui ma non me lo dice perché sono determinata a riportarlo indietro? Me lo avrebbe detto... credo..." sospiro passandomi una mano sul viso. "Proprio non ce la faccio a non pensarti, eh? Ma che cavolo mi hai fatto...?" mi metto seduta sul mio letto. "Probabilmente lui non prova le stesse cose ed io sto viaggiando con la fantasia..."
Poso lo sguardo sulla porta.
"Ho bisogno di stare con lui..."

Scendo dal letto ed esco dalla mia porta, chiudo la porta dietro di me, mi avvicino alla sua camera e busso.
Silenzio.
"Magari sta dormendo... è l'una e un quarto."
La porta si apre rivelando Shoto abbastanza vispo.
«Ehi...» mormora.
«Ehi...»
"Perché mi sento così in imbarazzo...?"
«È successo qualcosa...?»
«No... ce...» mi torturo le dita. «Ecco... volevo parlarti...»
«Va bene, vieni dentro.»
Mi fa spazio lasciandomi entrare.
«Grazie.»
Chiude la porta e si siede sul letto.
«Vieni.»
Mi fa cenno di avvicinarmi a lui, annuisco e mi siedo accanto a lui.
«Quando ti senti pronta, io ti ascolto.»
Faccio un profondo respiro.
«È solo che... è una cosa abbastanza importante e delicata.»
Annuisce.
«Non ti metto fretta.»
«Ti spiace abbracciarmi mentre te lo dico?»
La mia richiesta lo lascia sorpreso per qualche secondo ma poi si avvicina maggiormente al muro e picchietta il suo petto, mi avvicino a lui in modo che la mia schiena combaci col suo petto. Come sento le sue braccia intorno al mio corpo sento una sensazione di calore pervadermi.
Lo sento sorridere.
«Così va meglio?»
Annuisco.
«Sì, meglio meglio.»
«Allora... cosa volevi dirmi?»
Sospiro.
«Lo so che ti sembrerà una domanda strana ma: ti piace stare qui? Nel senso, non qui con me o Yumi ma qui, in questo pianeta.»
Scrolla le spalle.
«È identico al mio solo che non ci sono unicità, mi piace.»
"Okay, prossima domanda."
«Quindi... saresti disposto a restare qui...?»
«Domanda interessante.» sorride. «Sì. Sarei anche disposto a restare qui, solo se rimango con te.»
Improvvisamente avvampo di nuovo arrossendo come un'ebete.
«Davvero...? Saresti disposto a rimanere qui per me...?»
«Per te e con te.»
Sorrido.
«Perché non me lo hai detto che saresti anche disposto a rimanere qui?»
«Tu sembravi così convinta nel volermi riportare indietro che mi dispiaceva dirtelo...»
"Proprio come aveva detto mamma... devo darle più ascolto."
«Potevi anche dirmelo.» sorrido.
«Come, ad esempio, che ti avevo fatto il regalo di Natale?»
Arrossisco.
«Okay, magari non le sorprese.»
Ridacchia e mi stringe maggiormente a sé sentendo la sua parte sinistra scaldarmi maggiormente.
«Hai freddo?»
«No... perché?»
«Stai tremando.»
"Il mio corpo reagisce senza che me ne renda conto."
«N-no, non ho freddo... tranquillo.»
Poggia la testa sulla mia spalla sentendo il suo respiro contro la mia pelle causandomi brividi lungo tutto il corpo.
«Se riuscissi a tornare indietro... tu verresti con me?»
Volto lo sguardo verso di lui.
«Nel tuo mondo con te...?»
«Sì. Verresti?»
«Non penso di poter essere utile, non ho unicità.»
«Che fa?» scrolla le spalle. «Ci sono quei casi rari di bambini nati senza quirk.»
«Davvero...?»
Annuisce.
«Sì. È raro ma capita e poi, anche se ne avessi una, non sei costretta ad usarla per essere una eroina.»
Ritraggo le labbra.
«Ci sarei io con te, ti aiuterei ad integrarti.» sorride. «Potrei farti conoscere Midoriya e gli altri miei amici.»
"Effettivamente non sarebbe una cattiva idea... non ho molti amici qui, magari lì sarei accettata per come sono senza dovermi sentire in difetto. Ma... mia madre e mia sorella rimarrebbero qui da sole..."
«Non ti sto chiedendo di abbandonare tutto e venire con me, però se ci fosse questa possibilità, la accetteresti...?»
"Sarebbe anche giusto nei suoi confronti... lui è disposto ad abbandonare tutto per me ed io sono disposta ad abbandonare tutto per lui."
Annuisco.
«Sì. Sarei disposta a venire con te.»
«Davvero? Non stai dicendo una bugia?»
«Sì.» sorrido. «Sai bene che io le bugie non le dico.»
Shoto mi da un bacio sulla guancia continuando a stringermi.

I giorni successivi sono passati in fretta. Natale, Santo Stefano, i giorni prima di Capodanno, l'ultimo dell'anno e la Befana sono arrivati come un soffio di vento.

Con un niente siamo arrivati già a gennaio e Yumi è dovuta tornare dalla sua vera mamma facendomi tornare alla mia routine.
Come sono passate le vacanze Ayano ha già ricominciato a chiedermi di uscire portando anche Shoto con me e, se devo essere sincera, la cosa un po' mi irrita. Ayano sta cominciando a stargli appiccicata e vedo che a Shoto sembrano piacere le sue attenzioni.
"Io giuro che lo rispedisco a casa a calci in culo."

Stiamo andando al bar a fare colazione e Ayano ha allontanato Shoto da me tenendolo sottobraccio e camminandomi di fronte.
"Va be', a 'sto punto ditelo pure che non vi servo più, eh."
Provo a fermarmi per vedere se si accorgono che io sono ferma. Niente."Andiamo Shoto, girati."Lo vedo che sposta la testa per girarmi ma Ayano lo continua a distrarre.Stringo i pugni."Perché fa così male...?"Prendo il cellulare e scrivo ad Ayano.

Vedo che Shoto ti piace così tanto da non accorgerti nemmeno che io non sono più dietro di te.

La vedo in lontananza fermarsi, si guarda intorno ed infine guarda nella mia direzione. Mi fa cenno di raggiungerli ma io replico facendo "no" con la testa.
"Spero che non si notino i miei occhi lucidi."


Mi giro e, a testa bassa, mi incammino verso casa.
Alzo il cappuccio del parka cercando di nascondere il viso, quando sento qualcuno afferrarmi il polso.

«Ehi... perché te ne vai...?»

È Shoto.

«Ho mal di testa...»
«Sicura...?»
«Sì... Preferisco tornare a casa, ma tu puoi restare con Ayano...»
«Se non ti senti bene, vengo con te.»
«No... davvero, resta con lei...»

ExtraterrestreWhere stories live. Discover now