genesis.

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                              ─  ꗃ 

Avvertimento: Questo libro contiene temi alquanto pesanti e  le azioni di alcuni personaggi non dovrebbero essere replicate nella vita reale e prego in ginocchio a chiunque legga questo libro di pensare al propio benessere prima di leggerlo visto che non é buon esempio sul come gestire certe situazioni.
Questa, non é una storia d'amore, questa storia ha soltanto il compito di testimoniare come l'odio possa consumare la vita di qualcuno che ne rimane troppo coinvolto per usicirne da solo.

Alcuni eventi o situtiazioni, sono state ispirate da eventi realmente accaduti e da mie esperinze.

La storia coinvolge gli eventi della storia del remake: Jeff the killer 2015.


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Le strade di Mandeville erano ormai vuote lasciando spazio soltanto a quel tombale silenzio che caratterizzava la sua essenza.
Dopotutto, non dicono che il vero caos è quello che prospera in silenzio..?
Pensai, guardando ancora per poco quel infinito cielo costellato da nuvole e oscurità, non lasciando nemmeno il minimo spazio per far risaltare la Luna.

Ormai, era troppo tardi per ricercare lo splendore della Luna nuova, visto che ormai, sarebbe dovuto divenire giorno.
Il cielo era costellato da nuvole e da un profondo blu scuro, probabilmente era in arrivo un temporale.

La luce del lampione, si sarebbe spenta lasciando concludere il ciclo notturno.
Fra qualche ora, tutte quelle persone si saranno svegliate lasciando indietro il ieri mentre il nuovo giorno da loro la consapevolezza che gli errori del ieri non influiranno sul loro domani.
Odiavo questo posto, odiavo questo stile di vita, fingere che tutto vada bene mentre l'unica cosa che vorresti fare è piangere o probabilmente tirare un cazzotto a qualche imbecille.

Purtroppo, questo è chiamato privilegio e certe cose, a molti qui non sono permesse.
Decidere il giusto o il sbagliato, giustizia o ingiustizia, tutto sembra assurdo.
Ormai, Dio non ha nessun valore ad un non credente, quando l'unico credo è quello del denaro.
L'unico via passare a Mandeville, era questo: Se venivi visto ricco e di buona presenza, era automaticamente un élite, un punto in più se piacevi a Charles Arkensaw, ovvero quello stramaledettissimo sindaco di Mandeville.
La sua faccia sorridente era su ogni manifesto e purtroppo ho l'impeccabile sfortuna di dover essere osservata dalla sua lurida faccia mentre finisco la mia Coca Cola.

Purtroppo, non sapevo perché l'odiavo.
Lui non è mai stato particolarmente cattivo o sgarbato con me.
Forse è il modo in cui fa impazzire la mia matrigna che mi fa uscire fuori di testa, il modo in cui le monta tutti quei complimenti, facendola sempre spingere oltre al suo limite.

Buttando la mia lattina di Coca Cola, mi avviai verso il mio piccolo giardino segreto, sperando che potesse confortarmi com'è sempre riuscito a fare. Era il parco giochi che ormai si era creato un brutta reputazione nel lungo andare, ma a me non importava, bastava soltanto stare attenti alle siringhe utilizzate o ad occasionali sbronzi, ma per il resto, quel "giorno" mi apparteneva completamente. Dopotutto, era il mio compleanno...
Un compleanno, ma almeno era MIO.

Mi ricordavo tutte le vecchie feste che la mia matrigna svolgeva per ottenere l'attenzione dei top di Mandeville, per incontrare ovviamente la famiglia Arkensaw e ogni volta che la vedevo insieme a loro, riuscivo a percepire la sua invidia verso la moglie di egli. Penso, che l'avrebbe direttamente strangolata con la sua collana di perle se non avesse avuto tra le mani quel costosissimo anello che adornava le sue mani olivastre, penso che non ci fosse rapporto più morboso tra lei e i suoi gioielli.

' Jeff the Killer :  𝑇𝐻𝐸 𝐻𝐼𝐷𝐸𝑅 . 'Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ