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Jin...jin.... SEOKJIN!- mi alzo affannato mi guardo in torno -Allora!? Deve sempre svegliarti la mamma la mattina Kim SeokJin?!- huh?! -muoviti e scendi la colazione è pronta e vedi di sbrigarti o farai tardi- dice allontanandosi dal mio letto per poi uscire dalla mia camera e scendere al piano di sotto -...dinuovo!- non posso crederci, era tutto un sogno, tutto! Dall'inizio alla fine! Wh#-Come?! -KIM SEOKJIN!- -SI SI ARRIVO- -MUOVITI- ancora in trans e mezzo deluso decido di lasciar perdere e scendere dal letto per potermi cambiare e poi scendere a fare colazione. Non posso ancora crederci, era tutto un sogno, dove baciavo il ragazzo della mia scuola che mi piace! Anche se ormai sono abituato a certi sogni, non riesco a sognare altro, e se devo anche essere sincero ci sono anche volte in cui mi sveglio con un'erezione mattiniera, da dover poi ovviamente risolvere da solo in bagno, come se non bastasse sta mattina il mio gatto proprio prima di uscire doveva farmi cadere, e quasi non mi si rompevano gli occhiali, per poco non ho perso il pullman, e ora mi trovo seduto ad un essere che non si farà la doccia da due settimane. La mattinata non poteva iniziare peggio.

Finalmente scendo dall'autobus e percorro la solita strada che faccio prima di arrivare a scuola. Salito sul marciapiede, percorro il perimetro della scuola e svoltando l'angolo trovo proprio quello che sta mattina mancava all'appello per una vera giornata che è cominciata di merda. -Hey! Guardate chi c'è...ciao frocetto- ed essendo di poco umore per aver iniziato male la mattina, diciamo che dalla mia bocca non escono parole molto carine, decidendo da solo di rovesciarmi l'intero letame addosso, e complicarmi di più la mattinata. Ormai sapevo di star facendo più tardi del previsto, ma nessuno mi aiutava, nonostante fossi steso lì per terra da un po', nessuno si preoccupava di aiutare quel povero ragazzo dolorante lasciato sanguinare davanti al cancello della scuola, ma certo, a chi vuoi che freghi di gente come me, a questo mondo che vuoi che freghi di vedere qualcuno mezzo morto a terra, a chi vuoi che freghi della guerra o dell'inquinamento, basta che la gente morta sul pavimento venga calpestata senza alcun interesse, basta stare davanti alla TV a dire "che shifo" o "madonna quanto mi dispiace, come viviamo male" siii bravi, e voi è così che aiutate questo mondo, la vostra casa è anche la nostra, il mondo è la nostra vita e noi uomini siamo stati capaci di distruggerla perché lui stesso ha creato una macchina troppo intelligente quanto pericolosa, incapace di autogestirsi ma capace di autodistruggersi...ah! Voi così credete di potervi salvare?! Pensando solo a voi stessi?! AH! Moriremo tutti!
...
Wow, momento perfetto SeokJin per fare discorsi del genere, il dolore ti porta a ragionare più razionalmente?!
A fatica decido di alzarmi e mettermi in piedi, sono già le 9:30 e io ancora sono qua fuori, fanculo a chi vuoi che importi, basta inventare scuse. Raccolsi lo zaino e mezzo moribondo entrai a scuola, metà degli studenti, che si trovarono nel cambio d'ora, mi guardavano spaventati e mezzi curiosi, bravi guardatemi, questo è il risultato delle vostre nulle ed inesistenti azioni, senza badare minimamente alle occhiata c'è e agli scambi di chiacchiere entrai in classe -Buongiorno, scusi il ritardo- -Oh mio Dio, Kim SeokJin cosa hai combinato!- -Perchè non lo chiede allo squadrone di drogati di Kim Taehyung!- -Come ti permetti verme!- uno degli stronzi che mi aveva ammazzato di botte si alza e mi minaccia, mentre il moro mi guarda con la sua solita faccia da apatico incazzato, ma non è l'unico tutta la classe mi guarda chi schifato e chi sorpreso o preoccupato, mi fanno tutti ribrezzo! -Sapete che vi dico, Vaffanculo! A tutti voi! Luride feccie!- dico gettando lo zaino a terra con forza e uscendo di classe sbattendomi la porta alle spalle, stavo iniziando a dare di matto tanto da non sentirmi più presente nemmeno in questo mondo, mentre sentivo quello stronzi urlare altre minacce e la professoressa che gli urlava contro dicendogli che avrebbe preso seri provvedimenti. Ero ad un passo dal mettere piede in bagno quando mi sento afferrare per un braccio, mi volto e incontro il viso dell'ultima persona che avrei voluto incontrare su questa terra -Lasciami!- -Jin...- -Lasciami ho detto che cazzo vuoi?!- dico strattonando il braccio per liberarmi, ma la sua presa è talmente forte che non ci riesco -La professoressa mi ha detto di accompagnarti in farmacia- -...e tu hai acconsentito;- lui mi guarda a bocca aperta, senza sputare fuori una singola parola dalla bocca -Da quando ti importa di me, Kim Taehyung...mi hai sempre lasciato sanguinare sul pavimento mentre i tuoi amici del cazzo mi pestavano, NON...NON HAI MAI FATTO NULLA PER AIUTARMI SE NON GUARDARMI PERDERE I SENSI E ADESSO TE NE ESCI CHE VUOI AIUTA- mi porta una mano sulla bocca per zittirmi e gentilmente mi spinge verso il muro -Shhh sh sh sh sh sh, lascia che ti accompagni in infermeria, dopo ho bisogno di...parlarti meglio di questo, mi dispiace non averti mai aiutato durante questi avvenimenti, ma sappi solo che io ti aiutato più di chiunque altro...- come?! COME?! -Ascolta, non guardarmi così, io non c'entro nulla. Non sono mai stato colui che seguiva o si faceva seguire da Thomas e gli altri, anzi, ho parlato più volte con loro di te...di te Kim SeokJin capito! Di te e di come ti piacchiavano, mi rivoltavo contro loro ogni volta...e ogni volta le prendevo proprio come facevano con te, perché mentre io chiedevo loro di darci un taglio come questa storia di merda senza un significato loro ridevano...di me di te delle loro stesse azioni, se ne infischiavano!...permettermi di aiutarti ora...che posso- lasciò andare la sua mano dalla mia bocca ma mi tenne per il braccio e mi tirò con lui verso l'infermeria. Non spiccicammo parola, io ero sconvolto, non immaginavo una situazione simile e mai l'avrei fatto, grazie a Dio nei corridoi non c'era nessuno, tutti erano a fare lezione e il bidello in pausa.
-Non sono brutte ferite, alcune sono vecchie, si riprenderanno tra non molto, ma non incappare ancora in guai, eri a tanto così dal poterti rompere costola e polso- disse l'infermiera finendo di disinfettarmi la ferita sul volto, d'un tratto si sentii uno squillo provenire dallo studio dell'infermieristica, l'infermiera interruppe il lavoro di disinfettamento che stava attuando sul mio viso, e si alzò a rispondere, Taehyung la seguì con lo sguardo prima che questa sparì nell'altra stanza, poi punto i suoi occhi su di me e non li staccò più, il suo volto era quello apatico di sempre, ma i suoi occhi emanavano dispiacere, era veramente dispiaciuto per quello che mi era successo?! Certo testa di culo te lo ha detto anche prima! -Ragazzi scusate, ma devo andare urgentemente nella sezione F di sopra- disse prendendo con sopraffazione il kit medico, -Ragazzi scusami...- disse però prima riferendosi a Taehyung, -Devi avvolgergli quella sul torace- dice indicando una garza all'interno della credenza, -Fai solo un giro e non stringere troppo, e...circa all'altezza della bocca dello stomaco non più sopra- riesce a dire prina di chiudersi frettolosamente la porta alle spalle, Tae sposta lo sguardo su di me per poi dirigersi a prendere la garza - Ok, ho bisogno che tu ti alzi, spero di fare un bel lavoro, non sono molto pratico in medicina- -Dai tuoi risultati con la prof Leopold l'avevo capito- -Hahah molto divertente- dice avvicinandosi a me mentre srotola la garza, mi sento il cuore palpitare sempre più forte, e quando lui alza lo sguardo su di me e -Sei pronto?- perdo un battito, lui sorride, un altro battito, le sue mani sul mio corpo, ancora uno. Passa la garza tutta intorno al mio stomaco, fasciandomelo completamente; i nostri corpi sono vicini e i nostri volti si sfiorano quasi, una volta finito di fasciarmi lui alza la testa e i nostri sguardi si incontrano, i nostri respiri si incrociano e in un attimo le nostre salive si mischiano, le nostre lingue vanno all'esplorazione l'una della bocca dell'altra e infine incominciano una lotta per chi ha la meglio tra loro. Le mie braccia finiscono dietro al suo collo, le sue si posano sulla mia vita portando a scontrare i nostri bacini l'uno con l'altro, lui avanza, io indietreggio, finiamo per cadere entrambi sul lettino. Tae prende a baciarmi ancora con più foga, eravamo sul lettino dell'infermeria della scuola, ma a entrambi non fregava un accidente stavamo bene insieme e i nostri corpi erano in sintonia tra loro, tutto sembrava funzionare in automatico, come una macchina, dai suoi succhiotti ai miei gemiti, dai suoi baci ai miei ansimi, dalle sue mani sul mio corpo ai miei brividi, dalla sua fretta al mio accompagnamento. I nostri vestiti volano sul pavimento e come ho detto prima a nessuno importa del resto se non di noi stessi, -...prima volta?- annuisco, lo vedo allontanarsi da me e prendere una bustina dal suo pantalone, e poi tornare -P-erchè ne avevi uno nel pantalone?- -Non posso?- -A scuola...e con chi...come avresti potuto sape- -Diciamo che avevo un po' previsto tutto- dice interrompendomi mettendosi il preservativo, -...cosa?- la mia domanda mi muore in gola dopo che lui mi infila due dita in bocca, che io lubrifico con la mia saliva e lecco con la lingua. -Sei pronto?- mi chiede guardandomi negli occhi, io mi limito ad annuire e lui mi rassicura dicendo -Farà abbastanza male all'inizio- come non detto, -Non preoccuparti... se vuoi che mi ferma dimmelo- -...ok-, comincia infilando il dito indice e medio insieme, getto la testa all'indietro e stringo la presa della mia mano sinistra sul lenzuoletto del lettino, mentre l'altra va a graffiare la schiena di Tae, che appoggia le sue labbra sulla mia guancia e mi rassicura che più avanti sarà più piacevole, cominciando a muovere le dita dentro di me, dopo un paio di minuti, alle due dita se ne aggiungono altre due, portandomi a lanciare un forte gemito, mi copro con la mano sinistra la bocca, nel mentre Tae continua a lasciarmi dolci baci sul collo e a battere con un ritmo sempre più veloce con le dita, sento il dolore tramutarsi in piacere, inizio a gemere sempre più forte, fino a quando Tae sostituisce le dita con qualcosa di molto più grande, che mi fa tirare un urlo di dolore
-Shh, abbassa il volume della voce o ci scopriranno- -Ngh! Non ci riesco. Mi fa male Cazzo!-, Tae mi si precipita sulle labbra e inizia a darmi dolci baci per calmarmi, dopo circa due min, gli do il consenso di muoversi e così fa. Continua a spingere, dando movimenti man mano sempre più veloci, provocandomi vari orgasmi di dolore che successivamente si tramutano in orgasmi di piacere.
Mi sento pervaso da un piacere immenso che mi manda tanto all'estasi da credermi in paradiso.
-Ah! Ah! Tae...sto per venire~!- , -Ah-nche io... Jin!~ Veniamo insieme~- detto questo, lui iacula al mio interno ed io sul suo petto. Si adagia su di me, e mi abbraccia con le sue possenti braccia, per poi alzare la testa e guardarmi negli occhi con una luce diversa. Sorride. -mi piaci- dice, per poi congiungere le nostre labbra in un bacio, che ovviamente ricambiai, che parlava più di quanto le parole non possano fare.

Spazio Autrice
Dio solo sa quanto tempo io abbia impiegato prima di ripubblicare. Mi dispiace davvero tanto di essere stata assente mi avrete dato della smarrita, ma io sono fatta così. Scrivo poco lo so, mi impegno a fare di più ogni volta, eppure finisco sempre così. No cari miei non vi abbandono. E mai lo farò. Semmai dovessi essere assente per un po', non sarà perché non ci sono più. Vi A. M O

ONE SHOT BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora