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A volte penso a una cosa: se la vita fosse un gioco, io, y/n y/s, sarei una di quelle persone che vengono fregate a inizio partita.

Questa cosa, però, posso solo pensarla, perché agli occhi degli altri, io sono una di quelle persone che arrivano al traguardo dopo poche mosse.
Una di quelle persone che non conoscono la parola fallimento.

In effetti, se mi guardassi io stessa, la penserei così. Sono un capitano del corpo di ricerca, sto ai piani alti, ho una squadra fedele e non ho mai superato i quindici caduti in battaglia. Sono agile, forte e intelligente.

Ma purtroppo, non posso vedermi come mi vedono gli altri. Io sento i miei pensieri, le mie emozioni e ricordo il mio passato.

Non potrò in ogni caso essere felice. Non qui. Non nel corpo di ricerca.
Tutta colpa di quel fottuto istruttore. Anche ora che non insegna più non lo perdonerò per dove mi ha fatto finire.

Ricordo ancora quel giorno come se fosse stato ieri.

«y/n-chan! Hai visto nelle classifiche finali siamo tra i primi dieci! Possiamo andare insieme nei territori interni!»
«Hai ragione Mia-chan. Andremo nella gendarmeria insieme».
«Promesso?»
«Promesso»
Mia era la mia migliore amica al corpo cadetti e la sera prima della scelta definitiva del corpo ci eravamo fatte quella promessa.
Ma poi era andato storto qualcosa.

«Hey tu!» mi aveva urlato l'istruttore la mattina del giorno dopo.
Quella sera ci sarebbe stato il reclutamento del corpo di ricerca, poi la guarnigione e infine la gendarmeria, accessibile soltanto ai primi dieci nella classifica del corpo cadetti.
«Sì, istruttore?»
«Devi aiutarmi a fare una certa commissione!»
«Certo istruttore!»
Non avevo potuto dire di no, era probabilmente l'ultimo ordine che quell'uomo mi avrebbe dato e, sotto sotto, un po' mi dispiaceva.

«Aiutami a caricare queste casse in quella carrozza!»
«Certo istruttore!»
Mi ero ritrovata davanti una carrozza vuota e al suo fianco una quarantina di scatoloni grandi quasi il doppio di me.

Al tramonto non ero nemmeno a metà degli scatoloni.
«Mi perderò la presentazione del corpo di ricerca, ma non m'importa, dopotutto non entrerò mai in quel corpo di gente che vuole andare a morire»
Era quello ciò che mi ero detta, continuando a caricare gli scatoloni.

«Ah! E questa è l'ultima!»
Avevo sospirato asciugandomi il sudore dalla fronte con il dorso della mano.
Ero ancora appoggiata allo scatolone sulla carrozza quando avevo sentito uno strano rumore.

Poi la voce del mio istruttore, parlava con un uomo al volante
"Ma quando era salito?"
«Dammi i soldi, la ragazza sarà nella tua squadra, e le monete dentro le mie tasche»
«Ecco amico»
Aveva detto l'altra voce.
Ero pietrificata, non avevo fatto in tempo a scendere con un salto della carrozza.
Tutto aveva cominciato a muoversi.
Io ero caduta.
Non avevo capito subito.
Poi mi ero ritrovata nel corpo di ricerca.
Poi avevo capito tutto.

Immaginavo come Shadiss mi avesse comprato, ero la prima in classifica, un soldato del genere sarebbe servito al corpo di ricerca che, in quel periodo, stava passando un momento buio.
Inoltre il comandante Shadiss e il mio istruttore si erano allenati insieme ed erano grandi amici, un patto del genere era sensato tra i due.

Avevo sedici anni quando mi successe tutto questo.
Ora ne ho trenta...eppure stare qui non mi piace ancora del tutto, amo le mie reclute e il mio squadrone, ma odio il fatto di essere stata venduta. Riconosco di essere infantile, ma non ci do importanza.
Sembra che io mi roda il fegato per un capriccio infantile, forse è così.

Ma il vero motivo è un altro: la promessa che avevo fatto a Mia-chan.

Solo l'idea mi fa pensare di essere una pessima amica.

Lei aveva fatto tanto per me.

Lei mi aveva fatto ridere.

E io senza volerlo l'avevo abbandonata.




Angolo Autrice : :
OK boh è una Levi x Reader che fa cagare,, io mi aspetto commenti belli però ah ah ha ah ha ha ha ah
Detto questo
Sayonara~

━━ ❛ 𝐍ot 𝐡ere ❜ , 𝐋. 𝐚ckermanWhere stories live. Discover now