Vivi

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Premessa:

Questa storia è legata a un'altra storia, Wolfen (https://www.wattpad.com/story/265656342-wolfen-vol-1), ma è leggibile tranquillamente senza conoscerla perché riguarda un episodio circoscritto del passato di due personaggi.

Ci sono solo un paio di cose da sapere per non confondersi: siamo in un futuro prossimo, c'è stata una guerra nota come l'Ultima Guerra che è stata in realtà l'inizio di un perenne stato di guerra. L'ambientazione è un piccolo villaggio del Caucaso, regione che sta venendo conquistata dalla Federazione russa. La Russia infatti, in questo futuro immaginario, ha ripreso la sua espansione militare nel Caucaso, quasi una replica dell'invasione dell'Impero zarista nell'Ottocento. 

In ultimo, c'è un elemento soprannaturale perché il narratore è un vulkulaki, un lupo mutaforma, ma al contrario di Wolfen, che è una storia fantasy, qui questo elemento viene appena accennato. Il focus è la violenza che spazza via, in una sola notte, l'infanzia di due bambini.

Buona lettura a chi vuole avventurarsi ^^

Copertina e immagine di apertura sono state realizzate da @HangezZoe! Bellissima, la ringrazio ancora tanto <3

Qui il bollino per il Contest del Volturi's team:

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Vivi


Tekija, Federazione Russa

Quel giorno aveva piovuto poco. La mattina il cielo era apparso grigio, denso di nuvole che si erano andate man mano infittendosi nel corso della giornata per poi sfilacciarsi nel pomeriggio. Salendo verso la parte alta del villaggio, attraverso la strada principale che sembrava voler raggiungere il cielo, Ilyas aveva potuto assistere alla lenta digradazione: il grigio aveva ceduto al rosa, poi al viola, infine al rosso; colori intensi che si erano stemperati mentre la luce avanzava. Presto ogni sfumatura si era dissolta e si era ritrovato in pieno sole. Dalla collina che dava sul fiume si estendeva una coltre biancastra simile a spuma di latte. Qua e là spuntavano ritagli d'azzurro e di verde. Le cime delle montagne, dall'altra parte del fiume, svettavano pallide, indorate di luce rosata.

«La mamma si arrabbierà» disse Aisha e lo tirò per la manica.

«Siamo solo un po' in ritardo» la rassicurò lui. La prese per le ascelle, la sollevò e la fece dondolare. «Non ti piacerebbe avere delle ali?»

Quando si trovava da quella parte del villaggio, sopra la collina, pensava sempre a come sarebbe stato poter volare via.

«Mi fa paura» confessò Aisha e con lo sguardo perlustrò il paesaggio avvolto in quella nebbiolina sottile per volgerlo infine verso di lui. «A te no?»

«No» rispose lui e la sollevò un po' di più, portandosela all'altezza del petto. Era leggera, così minuta, il viso magro su cui la massa dei capelli castani sembrava pesare. Lui aveva dodici anni ed era metà lupo; poteva portare pesi anche maggiori. «E di cosa hai paura poi? Finché ci sono io, non devi aver paura di nulla. Ti reggerò sempre.»

ViviWhere stories live. Discover now