2.

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dopo forse già un'ora di viaggio in pullman, e anche dopo una lunga dormita,tolgo le mie airpods dalle orecchie e guardo semplicemente fuori dal finestrino,finché però non sento qualcuno sedersi sul sedile libero affianco al mio
non mi volto subito,ma qualcuno mi costringe a farlo picchiettandomi sulla spalla
-alla buon'ora!- esclama manuel appena mi giro nella sua direzione
-ciao manu- dico ridacchiando,aprendo le braccia per abbracciarlo -come mai qui?- gli chiedo una volta separati
-dormono tutti lì dietro,prima sono venuto qui ma dormivi anche tu- dice concludendo con una risata
stavo anch'io per aprire bocca,ma una persona mi distrae
un ragazzo di spalle passa fra i sedili passando anche davanti a noi,e l'unica cosa che riesco a vedere bene sono i capelli biondi tendenti al biondo scuro e ovviamente la tuta dell'italia
-ci sei?- chiede manuel schioccandomi le dita davanti al viso,risvegliandomi da quella visione
senza rispondere alla sua ultima domanda,con noncuranza mi concentro sul ragazzo appena passato
-chi è lui?-
-nicolò,nicolò barella-

dopo un intero pomeriggio ad aver sistemato i miei vestiti nella mia camera d'hotel,pensavo finalmente di potermi rilassare,ma uno squillo non me lo permette
"Mamma"
ci risiamo
-pronto mami-
dico io dolcemente
-ciao giorgina, tutto bene lì?-
-alla grande,da te?-
-bene bene- fa un attimo di silenzio per poi riprendere a parlare -senti ma...per caso vuoi tornare? vuoi che ti venga a prendere?-
lo sapevo,la sua protezione,che dopo il divorzio tra lei e papà si è raddoppiata,diventando eccessiva,quasi gelosia
sbuffo sonoramente per poi parlare
-senti mamma,ti ho detto che sto bene qui-
dico decisa
-si ma..- cerca di spiegarsi,ma la interrompo subito
-perché ogni volta che sono con papà mi vuoi con te? con papà se tutto va bene ci passo una settimana al mese,cosa vuoi di più?-
-non ti voglio allontan-
-allora smettila! smettila,perché io sto bene così,e quando dovrò stare con te se voglio verró,ci sentiamo-
concludo io,forse troppo duramente
butto il telefono sul letto non curante della lacrima che mi è scesa dal nervosismo
prontamente vado verso la sottospecie di scrivania in camera,vicino all'ingresso, e prendo un fazzoletto per asciugarmi le lacrime,ma proprio in quel momento sento un vociare fuori dalla camera
-bro sto davanti alla porta..eh si,ce l'ho la play,dai apri...come non ci sei in camera? se busso trovo giovanni? va bene,muoviti-
pochi secondi dopo delle nocche urtano contro la mia porta,beh,forse si sarà sbagliato il ragazzo fuori alla porta,ma ugualmente apro
i miei occhi azzurri si incrociano con due occhi apparentemente marroni
la persona davanti a me stava per dire qualcosa, ma subito dopo chiude bocca,come me che non riesco a dire niente
poco dopo però scuote la testa leggermente,e parla
-scusa,ho sbagliato camera- dice accennando un sorriso, di fatti poco dopo dietro di lui appare un altro ragazzo,suppongo di lorenzo
-oh allora sei vivo!- esclama inizialmente giovanni -ciao giorgia,scusalo-

l'amore sei tu.-nicoló barellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora