"Cosa è successo? Perchè non riusciamo più ad entrare in contatto con lei?" chiese Scott in panico. Gli occhi gli si illuminarono involontariamente di quel rosso brillante, che solo un vero alpha possiede.

"Eccomi, sono arrivato!" disse Stiles arrivando col fiatone, accasciandosi sul tavolo.

"Dove sei stato per tutto questo tempo?" chiese Lydia.

"Oh bhe..la jeep si era rotta.." disse il ragazzo tirando fuori dalla tasca un rotolo di nastro adesivo. "Di cosa si parla?"- chiese con tono di finto interessamento.

"Sofia Venere Aries" rispose Deaton.

"Avete scoperto qualcosa, un segno, hai avvertito la sua presenza Lydia? Qualcuno l'ha sognata? Deaton sai qualcosa?" disse Stiles parlando velocemente.

"Per quanto mi riguarda, io sono solo un veterinario Stiles, ma...si da il caso che sono parecchio informato sull'argomento dei poteri Aries.."

"Quindi?" chiese Allison impaziente.

"Il vostro legame è costituito da legami magnetici di grande intensità. Se qualcuno usasse una grande quantità di energia elettromagnetica, riuscirebbe a rompere questi legami, interrompendo il vostro rapporto, e...portando un souvenir a casa"

"Lo hanno fatto apposta? C'è qualcuno che vuole farle del male, per questo ci hanno voluti separare!" esclamò Lydia impaurita.

"Esattamente..."

"Quindi che si fa? Non ce ne possiamo stare qui, chissà cosa le staranno facendo!" disse Scott.

"Siete pronti a rischiare la vostra vita? Quello che vi sto proponendo di fare, è oltre l'immaginabile!"

"Sofia fa parte del branco...la famiglia non si abbandona!" disse Scott determinato.

"Bene...dobbiamo viaggiare nella sua dimensione"

"Dovrei ancora avere il contatto di un mio vecchio amico...Albus Silente!"

***

Sofia aprì leggermente gli occhi, venendo investita da una forte luce, sorrise, pensando che quell'incubo fosse finito, e si trovava nella familiare infermeria di Hogwarts, con Harry accanto a lei. Quel sorriso svanì all'istante quando vide dov'era.

"Esperimento 01" esclamò una voce. Sofia si girò, in cerca del luogo d'origine, dietro di lei, protetto da un vetro, sedeva Brenner con altre persone.

Si sentiva un forte dolore al petto, la rabbia scorreva imperterrita nella vene, si sentiva di nuovo piena di potere...troppo potere, non riusciva a controllarlo. La testa le girava, fu la voce di qualcuno, una voce melodiosa maschile, che le era familiare quanto lontana, ad attirare la sua attenzione. 

Alex Aries dal paradiso, vegliava sulla sua bambina. Se fosse rimasta in vita, le avrebbe detto tutto quello che doveva sapere sui pericoli dei poteri Aries, in caso contrario...l'avrebbe protetta da un posto migliore, affianco a lui, la moglie e i genitori di Harry.

"Allora Sofia,  vedi quel pallone? Disintegralo!" esclamò Brenner con voce decisa, un piccolo puntino rosso si intravedeva tra tutte quelle persone, la stavano registrando. 

"Cosa? Perche sono qui? Io-" 

Una forte scarica elettrica le arrivò alle tempie, Sofia urlò di dolore, accasciandosi a terra.

"Prima regola, tu non chiedi. Tu fai" disse Brenner, Sofia cercò il supporto di tutte quelle persone che erano davanti a lei, ma a nessuno importava di lei. Tutti indossavano lunghi camici bianchi, espressioni apatiche, intenti a fare il proprio lavoro, senza importarsi di lei. Era solo un'oggetto...

𝐆𝐫𝐞𝐞𝐧 𝐄𝐲𝐞𝐬||𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫||Where stories live. Discover now