Capitolo 3

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Pov Kaoru:
"Ehi come ti chiami?" una voce mi riportò alla realtà mentre guardavo l'orizzonte dalla finestra dell'aula, un ragazzo con dei capelli verdi arriffati mi sorrideva porgendomi la mano per salutarmi. "K...Kaoru...Sakurayashiki Kaoru" dissi porgendola mano in modo goffo, "bè piacere Kaoru, puoi chiamarmi Kojiro" disse lui afferrandomi la mano e scuotendola con vigore. Rimasi leggermente ipnotizzato dal suo modo di fare, nessuno aveva mai "scherzato" tanto con me; "non ti ho mai visto in tutta la suola, sei nuovo giusto? Vuoi un tour dell'istituto? Sono sempre disponibile per questo genere di cose"
"oh...oh sì va bene, grazie" risposi distogliendo lo guardo, detto ciò sorrise e tornò al suo banco, proprio dietro il mio.
^skip time^
Ed eccomi li, seduto sul muretto della scuola da solo, con il mio skate affianco, come al solito. Sentivo come se mi fossi dimenticato qualcosa ma se l'avevo scordato probabilmente in era importante: "Ehi mi hai dato buca! Eravamo d'accordo sul tour dell'istituto!" una voce mi urlò da dietro correndomi incontro; Kojiro, o almeno credevo si chiamasse così.
"Ah giusto...scusa me ne sono dimenticato" dissi distogliendo lo sguoardo, il rpimo giorno e già do fastidio alle persone intorno a me, era l'unica cosa che non speravo...
"Ehi amico tranquillo, spesso le ragazze non si presentano ai miei appuntamenti, sono abituato...eh?" il suo occhio ricadde sul mio skate:
"Anche tu?"
"cosa?"
"Anche tu vai in skate?"
"Diciamo di sì, i miei genitori me l'hanno comprato quando hanno avuto una promozione e non hanno più potuto portarmi in giro. Probabilmente pensando fosse una sottospecie di mezzo di trasporto portatile" dissi prendendo il mio skate nero e rosa in mano,
"comunque sono alle prime armi, so a malapena saltare sinceramente"
"Ehi, vieni. Facciamoci un giro" disse piazzandosi davanti a me mettendosi lo skate sotto i piedi e facendomi cenno; "sei sicuro?"
"certo! Forza salta su".
Non ero mai andato in skate in quel modo (le poche volte che c'ero andato) e non era del tutto terribile e difficile come pensavo: questo ragazzo manteneva un'andatura lenta e mi rimaneva vicino, quasi come se mi guidasse. "Ci fermiamo sotto quel ponte ok? Li vicino c'è anche un piccolo bar" dissi indicando il posto, "ok, fai strada".
Ed eccoci li, seduti sul muretto sotto il ponte con una bibita in mano parlando del più e del meno:
"quindi sei italiano?"
"si, anche  se da parte di padre sono giapponese" mi rispore ridendo
"figo"
"cosa?
"il modo in cui ti mostri e figo Kojiro, sembri proprio un tipo apposto" dissi accennando un sorriso
"credo che tu stia cercando di farmi un complimento ma non ne sono totalmente sicuro" mi rispose confuso, senza volerlo fece cadere la sua lattina a terra in un modo molto goffo; non riuscì a trattenere le risate a scoppiai a ridere, sembrava perplesso dalla mia reazione anche se dopo si mise a ridere anche lui. Non ridevo così con qualcuno da troppo tempo, mi sentivo bene con lui.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~Angolino Curioso~~~~Questo capitolo è totalmente ambientato nel passato, quando scriverò cose così userò lo stesso modo di scrittura di questo capitolo

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~~~~~~Angolino Curioso~~~~
Questo capitolo è totalmente ambientato nel passato, quando scriverò cose così userò lo stesso modo di scrittura di questo capitolo. Spero vi sia piaciuto, grazie della letteratura💓

🩷Il mio sposo perfetto💚Matchablossom (JoexCherryBlossom)Where stories live. Discover now